Antica Hirpinia: degustare i vini dove vengono prodotti
Abbiamo più volte scritto in merito ai vini di quest’azienda ma questa volta è diverso, ci siamo infatti stati, ed abbiamo visto i luoghi dai quali provengono le loro uve e la cantina dove vengono prodotti.
Si è trattato di una visita breve ma intensa che ci ha fatto riscoprire un territorio nel quale eravamo stati l’ultima volta oltre una ventina d’anni fa.
Assai interessante la visita ai vigneti d’Aglianico, situati a Fontanarosa a 400 metri d’altitudine, messi a dimora nel 2002 hanno una densità d’impianto di 3.500 ceppi/ettaro e sono condotti in regime biologico, la loro resa è di 50-60 q.li/ettaro.

La vite di 120 anni
Siamo stati poi a Lapio dove le vigne di trovano a 780 metri d’altitudine, qui abbiamo visitato due vigneti di Fiano, uno giovane di quattro anni d’età ed uno assai più vecchio, messo a dimora 45 anni fa, nel mezzo di questo si trova un’enorme vite di 120 anni.
L’azienda
Come avevamo scritto nei precedenti articoli (vedi qui, qui e qui) l’azienda è stata rilevata da tre soci che detengono l’85% delle quote, mentre il restante 15% è distribuito tra 68 soci conferitori.
Vengono vinificate unicamente le uve di proprietà dei soci con esclusione del Greco, vitigno che viene acquistato da un conferitore (non socio) storico.
La cantina è sovradimensionata ed ha una capacità produttiva di 40.000 ettolitri, dotata delle più moderne attrezzature dispone di numerose vasche di cemento e di alcune attrezzature, ereditate dalla precedente gestione, attualmente non usate, tra queste un rotovinificatore e quattro autoclavi per spumantizzazione con una capacità totale di 400 q.li.
In cantina è anche conservata la prima bottiglia di Taurasi Docg prodotta ed uscita per l’appunto da questa azienda.
Due le linee produttive, l’Antica Hirpinia, destinata esclusivamente al canale Ho.Re.Ca. e la Anno Domini 1590.
La maggior parte della produzione viene venduta sul mercato italiano mentre il 30% viene esportato.

Ingresso del castello
Prima di passare alla degustazione dei vini vogliamo fare un cenno alla visita al castello di Taurasi ed al bellissimo centro storico in fase di ristrutturazione -era stato infatti stato abbandonato dopo il terremoto dell’Irpinia- la visita al castello -sede dell’Enoteca Regionale e del Museo Archeologico- ed al borgo è stata guidata dall’architetto Giovanni Caspariello.
I vini
Avevamo già assaggiato tutti questi vini -tranne il Rosato- delle stesse annate in diverse occasioni, ma riassaggiarli a distanza di qualche mese ed in alcuni casi di qualche anno è sempre un’esperienza formativa per noi degustatori.
Si scoprono sempre dei particolari che ci erano sfuggiti, si hanno a volte delle conferme ed altre volte dei ripensamenti si quanto scritto in precedenza, ma soprattutto si ha la possibilità di verificare la loro evoluzione.
Ecco quindi che con piacere ci accingiamo a riassaggiarli, mentre per avere maggiori informazioni non avete che d’accedere ai precedenti articoli, ovvero qui, qui e ancora qui.
Nota: prendete con le molle le sfumature del colore, purtroppo l’illuminazione nella nostra postazione non era perfetta, altra cosa riguarda la temperatura dei vini rossi, essendosi tenuta la degustazione in cantina la temperatura era piuttosto bassa, andando così ad accentuarne le durezze.
I vini bianchi
– Irpinia Coda di Volpe Doc 2023
Color giallo paglierino luminoso.
Discretamente intenso al naso dove abbiamo colto sentori d’erbe aromatiche, fieno, frutta a polpa gialla e mandorla in confetto.
Fresco e decisamente sapido -caratteristica quest’ultima che abbiamo ritrovato nella maggior parte dei vini, soprattutto in quelli bianchi- presenta una buona succosità, sentori di nespole e leggerissimi accenni tannici, lunga la sua persistenza.
10 euro il suo prezzo in cantina.

I vini bianchi
– Irpinia Falanghina Doc 2023 (La prima annata di produzione è stata la 2015)
Color paglierino luminoso di buona intensità.
Buona l’intensità olfattiva dove emergono sentori d’agrumi, fresco e pulito, vi cogliamo note di frutta a polpa bianca, mela e pera e accenni floreali.
Fresco al palato, sapido e succoso, con buona vena acida, si percepiscono sentori di frutta a polpa bianca, note d’agrumi leggermente acerbi, e leggere note vegetali che rimandano al fieno ed alle erbe aromatiche, buona la sua persistenza.
Viene venduto in azienda allo stesso prezzo del Coda di Volpe.
– Fiano d’Avellino Docg 2023
Color giallo paglierino di media intensità.
Bel naso, intenso, emergono sentori di frutta a polpa gialla, pesca, leggeri accenni tropicali e di fiori gialli.
Dotato di buona struttura, asciutto, sapido e succoso, presenta una buona vena acida e leggeri accenni piccanti, buona la sua persistenza.
Il suo prezzo in cantina è di 13 euro.
– Greco di Tufo Docg 2023
Color giallo paglierino tendente al dorato, luminoso.
Naso di buona intensità, elegante, frutta a polpa gialla e accenni d’erbe aromatiche.
Succoso, sapido, di buona struttura, pesca gialla ed erbe aromatiche, lunga la sua persistenza.
Un bel vino, venduto allo stesso prezzo del Fiano.

Vasche di cemento
– Fiano d’Avellino Riserva 2022
Color giallo paglierino di buona intensità.
Buona la sua intensità olfattiva, presenta sentori vanigliati e di nocciole, di frutta a polpa gialla, note tropicali e di fiori gialli.
Intenso e strutturato, sapido, con buona vena acida, note vanigliate e leggeri ricordi dati dal legno (legno dolce), accenni piccanti che rimandano allo zenzero, lunga la sua persistenza.
15 euro il suo prezzo in cantina.
Il vino rosa

Taurasi Docg, la bottiglia n.1
– Irpinia Rosato Doc 2023
Si tratta dell’unico vino che ancora non avevamo assaggiato, viene prodotto con uve Aglianico provenienti da vigneti situati nell’Irpinia centrale, i suoli sono di natura vulcanica con argilla e calcare.
Il sistema d’allevamento è a Cordone speronato con densità d’impianto di 4.500 ceppi/ettari e la resa è di 60 q.li/ha.
La vendemmia viene effettuata manualmente nel mese d’ottobre e le uve vengono sottoposte ad una pressatura soffice con contatto delle bucce per poche ore, la vinificazione e l’affinamento si svolgono in vasche d’acciaio dove il vino poi sosta per quattro mesi prima d’essere imbottigliato, è alla sua prima annata di produzione.
Color ramato scarico.
Bel naso, di buona intensità, presenta accenni di tabacco dolce, frutta secca ed erbe officinali.
Fresco, sapido e succoso, leggere note tanniche, sentori d’erbe aromatiche, buona la sua persistenza.
Il suo prezzo in cantina è di 10 euro.
I vini rossi
– Irpinia Aglianico Doc 2023
Color rubino, profondo e luminoso.
Intenso al naso, frutta a bacca scura, ciliegia, sentori di radici ed accenni vegetali di legno verde.
Dotato di buona struttura e buona vena acida, sentori di radici e di pellicina di castagne, tannino un poco asciugante.
13 euro il suo prezzo in cantina
Nota: come scritto all’inizio i vini rossi sono stati serviti a temperatura piuttosto bassa e questo ha certamente influito sulla percezione delle componenti amare e tanniche degli stessi.

I vini rossi
– Taurasi Docg 2018
Profondo il suo colore.
Discretamente intenso al naso, balsamico, frutta rossa matura, ciliegia e prugne, accenni di radici.
Strutturato, asciutto, con bella vena acida e buona trama tannica, sentori di radici e liquirizia, lunga la sua persistenza.
Bel vino da prezzo interessante (18 euro in cantina).
– Taurasi Riserva Docg 2014
Molto bello il colore, profondo e luminoso.
Intenso al naso, ampio ed elegante, balsamico, presenta note terziarie di sottobosco e humus, ancora ben presente la nota di frutta rossa dolce e matura, soprattutto prugna.
Dotato di buona struttura, trama tannica ancora bel presente ma completamente integrata nell’insieme del vino, sentori di liquirizia, lunghissima la sua persistenza.
Un vino di grande qualità, dal notevole equilibrio complessivo.
35 euro il suo prezzo, sempre in azienda.
Lorenzo Colombo