Asolo Wine Tasting
Nella prima settimana del mese di maggio siamo stati invitati ad un press tour ad Asolo, in occasione della sesta edizione dell’Asolo Wine Tasting; non era certamente la prima volta che ci recavamo in questa cittadina, definita dal Carducci la “Città dei 100 orizzonti”, ma era invece la prima volta che approfondivamo la conoscenza dei vini che qui si producono.
Il Consorzio Vini Asolo Montello, nato nel 1985, si occupa della promozione di tre denominazioni, ovvero dell’Asolo Prosecco Docg, del Montello Rosso Docg e del Montello-Colli Asolani Doc; pur non essendoci potuti fermare, causa impegni, per il vero e proprio “Asolo Wine Tasting”, ovvero il banco d’assaggio che si teneva domenica mattina presso Palazzo Beltramini, dov’erano presenti ben venticinque aziende del territorio, durante il nostro, seppur breve soggiorno, siamo comunque riusciti ad assaggiare un discreto numero di campioni, non solo d’Asolo Prosecco, ma anche di altri vini, sia rossi che bianchi.
E’ comunque d’obbligo iniziare dall’Asolo Prosecco Superiore Docg alla cui produzione sono dedicati circa 1.350 ettari su una superficie vitata totale di 1.840.
L’universo Prosecco
Probabilmente il consumatore non esperto di vini non ha le idee molto chiare su cosa significhi Prosecco.
L’idea è che si tratti di un vino, spumante o frizzante, o addirittura che Prosecco significhi spumante in genere. Qualcuno conoscerà magari il termine Valdobbiadene, o magari Cartizze, senza però ben comprendere le eventuali differenze.
In realtà l’universo Prosecco è ben più complesso e prevede, dopo le ultime revisioni dei disciplinari di produzione, tre distinte denominazioni: Prosecco Doc, Conegliano-Valdobbiadene Prosecco Docg ed Asolo Prosecco Docg.
Se si osserva l’andamento produttivo del Prosecco nella sua totalità nel corso degli ultimi anni c’è da rimanere quasi increduli: secondo la Federdoc il Prosecco Doc è passato dagli 863.000 ettolitri del 2009 ai 2.241.000 del 2014, facendone la denominazione più produttiva d’Italia (il Chianti Docg segue al secondo posto con 823.000 ettolitri); il Conegliano-Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg ha avuto una progressione dai 413.000 ettolitri del 2009 ai 606.000 del 2014 e l’Asolo Prosecco Superiore Docg negli stessi anni è passato dai 10.000 ai 50.000 ettolitri. Quest’ultimi dati, ribadiamo, risalgono all’annata 2014, piuttosto difficile dal punto di vista produttivo.
Se osserviamo più in dettaglio quanto fornito dal Consorzio Vini Asolo Montello, la crescita dell’Asolo Prosecco Docg appare ancor più stupefacente, pur rimanendo, all’interno dei tre “Prosecco” la denominazione più piccola.
Il trend 2013-2016 registra infatti un incremento del 569%, passando dagli 8.674 ettolitri (1.156.000 bottiglie) ai 58.062 ettolitri (7.741.700 bottiglie), con un potenziale, quando tutti i vigneti (1.342 ettari) saranno a regime, di quasi 20 milioni di bottiglie.
Attualmente fanno parte del Consorzio 57 produttori che coprono l’85% della superficie vitata, mentre le aziende che imbottigliano sono 41.
Montello e Colli asolani
Pur non essendo un territorio molto vasto (gli ettari vitati delle tre denominazioni sono 1.840) la composizione dei suoli tra le varie zone è assai diversa:
La zona dei Colli Asolani presenta un terreno costituito per lo più da “marne calcaree”, rocce sedimentate nel tempo e costituite in prevalenza da calcare frammisto a materiale argilloso e ciottoloso più sottile chiamato “roccia arenaria”.
Il Montello, invece, compreso tra Cornuda, Montebelluna e Nervesa della Battaglia, si caratterizza per i suoi suoli rossastri. “Terra Rossa” è il termine con cui si indicano questi suoli evoluti su rocce calcaree”. Questa colorazione è data dai componenti ferrosi contenuti nella roccia madre di cui è composto il terreno.
In queste due zone si producono il Montello Rosso Docg ed il Montello-Colli Asolani Doc, oltre ad alcuni vini ad Igt.
Il primo (previsto anche nella tipologia Superiore) è praticamente un classico taglio bordolese che prevede l’utilizzo di cabernet sauvignon (40% – 70%) e merlot (30% – 60%) con la possibilità di altri vitigni a bacca rossa sino ad un massimo del 15%.
La Doc invece permette l’utilizzo di diversi vitigni, sia a bacca bianca che rossa, oltre a prevedere la sottozona “Venegazzù” che prevede, quest’ultima, anche la tipologia Superiore e dove rientrano in gioco i vitigni bodolesi: cabernet sauvignon e franc, carmenere e merlot.
Tra i vitigni previsti nella Doc Montello-Colli Asolani ne troviamo uno diffuso unicamente in questa zona ed iscritto nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite unicamente nel 2007, di tratta della Recantina che occupa una superficie vitata inferiore ai dieci ettari.
Di questo vitigno a bacca nera, citato sin dal 1600 dall’Agostinetti come una tra le migliori varietà del trevigiano e praticamente scomparo nel periodo postfilosserico, pare esistano due sottovarietà: la Recantina dal peccolo (peduncolo) scuro e quella dal peccolo rosso.
Come scritto all’inizio, sono stati numerosi i vini degustati nell’ambito di diverse occasioni, andiamo quindi a menzionarne unicamente una parte, ovvero quelli che maggiormente abbiamo apprezzato, suddividendoli in ordine di preferenza in ciascuna specifica categoria.
Asolo Prosecco Superiore Docg (tra parentesi il residuo zuccherino)
Questa denominazione, alla quale è stata riconosciuta la Docg nel 2009, è l’unica, nell’ambito dei “Prosecco” a prevedere -dal 2014- la tipologia Extra Brut.
L’uva utilizzata è ovviamente la Glera (min.85%).
– Vini Costa – “Ardiva” Asolo Prosecco Superiore DOCG Extra Brut 2016
Paglierino-verdolino scarico. Intenso al naso, tipico, pera, mela. Fresco, intenso, sentori di mela fresca, effervescenza decisa, asciutto, cremoso, sapido, buona la persistenza.
– Cantina Montelliana – Asolo Prosecco Superiore DOCG Extra Brut 2016 (6 g/l)
Verdolino scarico, luminoso. Buona l’intensità olfattiva, sentori di pera, solforosa. Intenso al pera, sapido, asciutto, buona la persistenza.
Tipologia Brut
– Bottiglia Consortile – Asolo Prosecco Superiore DOCG Brut 2015 (9 g/l)
Le uve per la produzione di questo vino provengono da vigneti siti in Monfumo, la presa di spuma si protrae per 90 giorni utilizzando lieviti indigeni.
Verdolino luminoso. Buona intensità, lieviti, pera e mela in sottofondo. Fresco, leggermente aromatico, bella vena acido, sapido, chiusura lunga persistenza.
– Tenuta Amadio – Asolo Prosecco Superiore Docg Brut 2016 (8 g/l)
Di buona intensità olfattiva, tipico (sentori di pera), leggera nota sulfurea.
Cremoso al palato, sapido, fresco, fruttato (pera), di buona tipicità e lunga persistenza.
Tipologia Extra Dry
– Tenuta Amadio – Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Dry 2016 (14 g/l)
Buona l’intensità olfattiva, sentori di pera, il vino fresco e pulito, presenta una buona tipicità.
Fresco, fruttato (pera), succoso e pulito alla bocca, molto buone sia la tipicità che la persistenza.
Molto buono.
– Villa Giustiniani – Asolo Prosecco Superiore DOCG Extra Dry 2016 (17 g/l)
Verdolino scarico luminoso. Buona intensità olfattiva, pulito, pera Williams. Buona effervescenza, fresco, sapido, buona persistenza, pera e mela.
– Meridiana – Prosecco Superiore DOCG Extra Dry “Iaya” 2016 (17 g/l)
Verdolino scarico luminoso. Intenso al naso, pera matura. Intenso, effervescenza decisa, pera matura, accenni d’agrumi, buona la persistenza.
Spumanti
– Pat del Colmèl – “Vecchio vitigno Rabbiosa” Rabbiosa Metodo Classico Vino Autoctono Fermentazione naturale in bottiglia, sboccatura a 30 mesi (un poco difficile classificare questo vino, riproduciamo quindi quanto riportato sulla scheda tecnica).
Il vitigno, il cui nome è “Rabiosa” parrebbe essere un parente della Durella.
Opalescente alla vista (si tratta di un vino “col fondo”, anche se non capiamo a questo punto cosa significhi “sboccatura a 30 mesi”, a meno che non s’intenda “sosta di 30 mesi sui lieviti”).
Interessante il naso, di buona intensità, con sentori di lieviti e buccia di mela. Fresco e sapido al palato, intenso, vi ritroviamo i sentori di lieviti e di buccia di mela, spiccata la vena acida e buona la persistenza. Molto interessante.
– Cirotto – Manzoni Bianco Doc Montello e Colli Asolani “Sogno” Metodo Classico Dosaggio Zero 2012
Color paglierino luminoso.
Al naso presenta sentori di lieviti, nocciole tostate, accenni mielosi, fiori d’acacia ed una leggera nota aromatica.
Intenso alla bocca, cremoso, sapido, con spiccata vena acida, presenta note tostate ed una lunga persistenza sulla quale chiude con leggere note amaricanti.
Decisamente curioso.
Vini bianchi
– Cirotto – Manzoni Bianco Igt Colli Trevigiani “Costalunga” 2015
Color verdolino scarico. Intenso al naso, con accenni aromatici e note floreali (acacia), buona l’eleganza.
Fresco, sapido e minerale alla bocca, con leggere note amarognole e lunga persistenza. Vino interessante e particolare.
– Sartor Emilio – Montello Rosso Superiore DOCG “Campo del Prà” 2013 (50% Cabernet Sauvignon, 25% Merlot, 20% Cabernet franc, 5% Malbec)
Rubino-granato profondo e luminoso. Peperone (tipico del Cabernet franc), buona l’intensità olfattiva, buona eleganza. Elegante, sapido di buona struttura, lunga la persistenza. Notevole.
– Loredan Gasparini – Doc Montello Venegazzù Superiore “Capo di Stato” 2012 (Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc ed Malbec)
Rubino profondo e luminoso, molto bello. Elegante, peperone, balsamico, buona complessità, leggeri accenni animali. Molto elegante, balsamico, sentori vegetali di peperone, lunga la persistenza.
– Case Paolin – Montello Colli Asolani Rosso DOC “San Carlo” 2012 (60% Cabernet Sauvignon, 20% Cabernet Franc e 20% Merlot).
Rubino-purpureo, luminoso. Frutto rosso maturo, note dolci, note surmature. Buona struttura, bella trama tannica, ciliegia matura, leggere note surmature e dolci. Lunga la persistenza su sentori di liquirizia dolce.
– Giusti dal Col – Recantina “Augusto” 2015
Rubino con unghia violacea. Fruttato-speziato. Speziato, sapido, lunga la persistenza.
– Pat del Colmèl – Montello e Colli Asolani Recantina Doc 2012
Il colore è rubino-violaceo, profondo e luminoso. Bel naso, fruttato-speziato, interessante. Fresco, asciutto, tannico, piccantino, fruttato, con buona persistenza. Curioso.
Lorenzo Colombo
pubblicato in origine su www.vinealia.org