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Château de la Gravelle

AOC Muscadet Sèvre et Maine Sur Lies 2018

L’AOC Muscadet Sèvre et Maine di trova nella regione viticola della Loira e più precisamente nella sua parte più occidentale, ovvero i Pays Nantais.
L’AOC Muscadet Sèvre et Maine (il nome deriva dai due fiumi che attraversano il territorio: la Sèvre  Nantais ed il Maine) è la più importante, sia in termini di estensione vitata come pure per quanto riguarda la produzione, delle tre Appellations che utilizzano il nome Muscadet.
Quest’ultima infatti può contare su 6.130 ettari vitati distribuiti su 23 comuni, a Sud-Est della città di Nantes, suddivisi tra 425 vignerons, con una produzione media di circa 263.000 ettolitri/anno.

Le caratteristiche dei suoli sono molto eterogenee, e passano dalle rocce eruttive e metamorfiche del massiccio armoricano con soprattutto gneiss agli scisti di mica, rocce verdi e in misura minore granito.
Il clima è di natura temperato oceanico con precipitazioni distribuite durante tutto l’anno, le sue sfumature derivano soprattutto dalla maggiore o minore distanza dalla costa, dalla Loira o da altri fiumi.

L’Appellation può beneficiare della menzione “Sur lie”, questo metodo, nato all’inizio del ‘900, deriva dall’abitudine delle famiglie di conservare la lor miglior botte, senza effettuare travasi, per celebrare eventi famigliari.
Il disciplinare dei “Sur lie”, applicabile a tutte le tre denominazioni del Muscadet, prevede, che dopo la sosta invernale sui lieviti i vini vengano imbottigliati a partire dal 1° marzo ed entro il 31 dicembre dell’anno successivo alla vendemmia.

Il vitigno utilizzato è il Melon de Bourgogne, introdotto nella regione di Nantes in seguito alle gelate del 1709 che ha distrutto tutte le viti. Questo vitigno, originario della Borgogna ha trovato la sua vocazione adattandosi meravigliosamente al terroir di Nantais.

Ma veniamo a Château del la Gravelle, una delle più antiche proprietà del Muscadet, situato a Gorges si estendeva nel passato su 300 ettari vitati, dopo le frammentazioni avvenute nel corso degli anni ne sono rimasti 17, situati s’una collina sulla cui cima si trova un mulino a vento raffigurato sulle etichette dei vini.

I vigneti della proprietà si trovano su suoli costituiti da roccia vulcanica ricoperta da uno strato di 40 centimetri d’argilla. Le viti hanno 65 anni e danno una resa è di circa 50 ettolitri/ettaro.

Il vino da noi degustato dopo la fermentazione alcolica riposa sui suoi lieviti per tutto l’inverno fino all’imbottigliamento a fine marzo.

Si presenta con un intenso color giallo dorato; intenso anche al naso dove si colgono sentori di erbe aromatiche, di frutto giallo maturo e note agrumate e tropicali di ananas.
Fresco e sapido al palato dove tornano i sentori di frutta tropicale, lunga la sua persistenza.
Lorenzo Colombo