Concorso Pinot Nero di Egna
E’ la seconda volta che partecipiamo in veste di giudici a questo concorso enologico, riservato ai Pinot Nero prodotti in Italia, giunto alla sua nona edizione, preludio alla manifestazione delle Giornate del Pinot Nero di Egna (http://www.blauburgunder.it/).
Il metodo di degustazione, (vedi: http://www.vinealia.org/website.asp?ID=8326), già di per sé assai diverso rispetto alla maggior parte degli altri concorsi è stato ulteriormente affinato comportando maggiori impegni gestionali da parte degli organizzatori.
I diciannove commissari, solitamente presenti nelle precedenti edizioni, sono stati sostituiti da diciannove commissioni di degustazione, composte da tre membri ciascuna, indicativamente un enologo, un produttore e un cosiddetto esperto (giornalista, assaggiatore, sommelier etc.) in modo da proporre giudici con esperienze diverse.
Ogni commissario valutava individualmente i campioni proposti, seguiva quindi una discussione interna a ciascuna minicommissione, dalla quale doveva uscire un’unica valutazione, che possibilmente non fosse la pura media matematica, ma piuttosto, come acutamente detto nella presentazione, il frutto di “un’elevata intelligenza sociale”.
Da notare che, a differenza della maggior parte dei concorsi enologici, qui non si utilizza nessun tipo di scheda di valutazione, ma il giudizio, espresso su scala centesimale, è libero, e scevro da qualsiasi schema, inoltre i giudici sono invitati ad utilizzare la più ampia scala possibile, ne risulta che, alcuni prodotti caratterizzati da pur minimi difetti, vengano valutati con punteggi veramente bassi, fatto abbastanza insolito in un concorso.
Ecco il link, per chi volesse approfondire il metodo utilizzato, corredato dalle motivazioni che hanno portato al suo utilizzo: http://www.blauburgunder.it/metodo.php.
E’ rimasto naturalmente il “sistema di valutazione dei valutatori” –in questo caso delle commissioni- con l’esclusione dei giudizi, di quelle risultate poco attendibili, utilizzando il metodo della riproposizione dei medesimi campioni, analizzando le differenza valutative sugli stessi.
Abbiamo ritenuto questa scelta molto interessante, poiché dava la possibilità non solo di un confronto, ma anche di poter rivedere la propria prima impressione, alla luce delle discussioni che seguivano; pensiamo infatti che questo possa portare ad una crescita dei giudici, vista proprio alla luce di un confronto.
Decisamente utile poi la possibilità di avere più vini contemporaneamente – erano serviti in batterie da cinque- nel bicchiere, potendone così valutare l’evoluzione nel tempo, cosa che solitamente non avviene negli altri concorsi, dove generalmente si assaggia un campione alla volta, facendo così spesso emergere i vini dall’impatto più immediato.
Altra differenza fondamentale, rispetto alla quasi totalità degli altri concorsi enologici, è data dal fatto di fornire l’elenco completo dei vini partecipanti, e non solamente quello dei vincitori- quest’anno i campioni in assaggio erano settantanove-, e dall’invio ai commissari, dopo alcuni giorni, dell’elenco dei vini degustati, unito alle valutazioni proprie e di quelle degli altri commissari, altra particolarità che certamente aiuta il degustatore a crescere.
La premiazione dei vini vincitori avverrà il 20 ed il 21 maggio a Egna, durante la 12ª edizione delle Giornate Altoatesine del Pinot Nero, durante le quali si potranno assaggiare tutti i vini presentati al concorso, oltre a partecipare a numerose degustazioni guidate dedicate a questo difficile vitigno/vino.
Lorenzo Colombo
pubblicato in origine su www.vinealia.org
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!