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Custoza: Contemporary Blend

Il Custoza è un vino che viene prodotto in nove comuni della provincia di Verona, Sommacampagna, Valeggio sul Mincio, Pastrengo, Peschiera del Garda, Villa franca di Verona, Sona, Lazise, Castelnuovo e Bussolengo, questi sono situati a Sud-Est del Lago di Garda e ad ovest della città di Verona.

Si tratta di 1.400 ettari vitati, divisi tra 480 viticoltori, le cantine vinificatrici sono 72 alle quali s’aggiungono 110 imbottigliatori, nel loro insieme producono annualmente circa 11 milioni di bottiglie.

Prende il nome da Custoza, frazione di Sommacampagna, si tratta di un vino frutto di un complesso blend di tre diversi vitigni, Garganega, Trebbianello (biotipo del Tocai Friulano) e Bianca Fernanda, clone locale del Cortese, ciascuno di questi tre vitigni non può superare il 45% del blend, e nel loro insieme le tre uve debbono rappresentare almeno il 70% del vino.
Ad esse possono essere aggiunte sino un 30% di Malvasia, Riesling e Manzoni bianco, questo fa si che in base all’utilizzo ed alle proporzioni tra i vari vitigni potremo trovare vini assai diversi tra loro anche se il suolo è abbastanza omogeneo, di natura morenica, con presenza di ghiaia, ciottoli, sassi, sabbia e frammenti di roccia.
Il clima in genere è di tipo mediterraneo, influenzato dal lago, perlomeno per quanto riguarda le zone più vicine ad esso.

Durante la Milano Wine Week abbiamo partecipato ad una masterclass condotta da Eros Teboni, durante la quale abbiamo potuto assaggia otto di questi vini, confermando il nostro pensiero, ovvero che sovente i vini sono assai diversi tra loro.

Quasi tutti i vini ci sono piaciuti e facciamo molta fatica a metterli in ordine di preferenza avendo valutato molti di essi con un medesimo punteggio.

Ecco quindi quant’abbiamo assaggiato in ordine di servizio:

 – Cantina di Custoza – Val dei Molini 2022
Si tratta di un blend tra Tocai Friulano, Garganega, Trebbiano Toscano, Cortese e Chardonnay, i vigneti sono ubicati a Sommacampagna, Custoza e Valeggio sul Mincio.
Fermentazione ed affinamento si svolgono in vasche d’acciaio.

Color giallo paglierino luminoso.
Intenso al naso, pulito, frutta a polpa gialla, pesca, note floreali, leggeri accenni piccanti.
Sapido e strutturato, carnoso, frutta a polpa gialla accenni piccanti, buona vena acida/agrumata, lunga la persistenza.

 – Azienda Agricola Le Muraglie – Vicentini 2022
Blend tra Garganega, Trebbiano, Tocai, Fernanda, Malvasia e Chardonnay provenienti da un vigneto situato a Valeggio sul Mincio.
Fermentazione in vasche d’acciaio, sosta sui lieviti con ripetuti rimontaggi.

Paglierino di buona intensità.
Intenso al naso, frutta a polpa gialla, nocciolato, vanigliato.
Strutturato, succoso, piccante, zenzero, accenni vegetali, buona vena acida e lunga persistenza.

 – Gorgo – San Michelin 2022
Garganega, Cortese, Trebbiano e Riesling provenienti dal Vigneto San Michelin compongono questo vino, il vigneto ha 40 anni d’età ed è potato ad archetto.
Frutto di una vendemmia tardiva, dopo la pressatura il mosto fermenta in vasche acciaio dove il vino rimane sulle fecce fini fino all’imbottigliamento.

Color paglierino luminoso.
Bel naso, delicato ed elegante, frutta a polpa gialla, zucchero vanigliato.
Buona struttura, sapido, leggere note piccanti, leggermente pepato, leggere note vegetali, buona la vena acida e lunga la persistenza.

 – Corte Fornello – Superiore “Riflesso” 2021
La composizione di questo vino prevede 50% Garganega, 20% Chardonnay, 10% Tocai, 10% Fernanda, 10% Trebbiano, i vigneti si trovano su un suolo ricco di materiale scheletrico, tipico delle colline moreniche.
La resa è di 70 ettolitri/ettaro e la vendemmia s’effettua a fine ottobre.
Dopo una macerazione sulle bucce di 24 ore il mosto fermenta in vasche d’acciaio, mentre l’affinamento si svolge parte in acciaio parte in barrique per 6/8 mesi.

Color paglierino di discreta intensità.
Mediamente intenso al naso, frutta a polpa bianca, sentori vanigliati 4e di zucchero vanigliato, leggeri accenni piccanti.
Dotato di buona struttura, con spiccata vena acida, verticale e minerale, leggermente piccante, note sulfuree, lunga la persistenza.
Un vino molto particolare, da collocarsi tra i migliori assaggiati.

 – Tamburino Sardo – La Guglia 2021
Trebbiano, Garganega, Malvasia, Cortese e Incrocio Manzoni, vendemmia tardiva, appassimento delle uve per 30-50 giorni, affinamento per otto mesi in vasche d’acciaio.

Color paglierino intenso con riflessi dorati.
Discretamente intenso al naso, frutta a polpa gialla, note tropicali, sentori vanigliati, legno dolce.
Dotato di buona struttura e spiccata vena acida, succoso, note piccanti in evidenza, arancio, buona la persistenza.

 – Cavalchina – Amedeo 2019
Garganega, Fernanda (clone di Cortese), Trebbianello (clone di Tocai), Trebbiano toscano, le uve vengono vinificate separatamente e con procedure diverse tra loro, dopo l’assemblaggio il vino s’affina per qualche tempo in bottiglia.
Il nome del vino è quello del principe Amedeo di Savoia, ferito durante la Terza Guerra d’Indipendenza, nel 1866, presso la Cavalchina.

Giallo paglierino con riflessi dorati di buona intensità.
Buona l’intensità olfattiva, frutta tropicale, note d’idrocarburi, evoluto.
Sentori idrocarburici evidenti, note piccanti.
Un vino che ci è parso un po’ troppo evoluto.

 – Albino Piona – Superiore “Campo del Selese” 2018
40% Garganega, 30% Trebbiano, 15% Trebbianello e 15% tra Pinot bianco e Incrocio Manzoni, i vigneti, che hanno un’età di 25-30 anni, sono situati tra i 150 ed i 200 metri d’altitudine e danno una resa di 80 q.li/ha.

La fermentazione si svolge in vasche d’acciaio con una parte di Garganega che fermenta in barili di rovere francese, dopo l’assemblaggio il vino rimane per un anno sulle fecce fini prima d’essere imbottigliato.

Giallo dorato, intenso e luminoso.
Discretamente intenso al naso, note balsamiche, zucchero vanigliato, legno dolce, accenni di pasticceria.
Strutturato, succoso, frutta tropicale, piccante, spiccata vena acida, legno percepibile, lunga la sua persistenza.

 – Le Vigne di San Pietro – Superiore “San Pietro” 2016
Tipico blend tra Garganega, Trebbiano, Cortese e Manzoni bianco, le uve provengono da un vigneto di mezzo ettaro d’estensione che ha una densità d’impianto di 6.600 ceppi/ha.
La fermentazione si svolge in vasche d’acciaio mentre l’affinamento prevede sei mesi in tonneaux ed altrettanti in bottiglia.
le bottiglie prodotte sono 2.600.

Molto bello il colore, giallo dorato intenso e luminoso.
Buona la sua intensità olfattiva, zucchero vanigliato, vaniglia, accenni di pasticceria.
Strutturato, piccante, zenzero, note pepate, citrino, buona vena acida, leggeri accenni tannici, lunga la sua persistenza.
nonostante l’età ci pare che abbia ancora da trovare un perfetto equilibrio tra le sue componenti.
Lorenzo Colombo