I vini bianchi (e quelli rosa) delle coste toscane
I nostri migliori assaggi
La scorsa settimana avevamo iniziato il racconto relativo ai nostri migliori assaggi di vini rossi della costa toscana degustati durante Vini delle Coste a Lucca (vedi) evidenziando che si trattava di un evento diverso dall’Anteprima Vini della Costa e che il direttivo di quest’ultima associazione, che sin’allora aveva organizzato quest’ultimo evento, non forniva il patrocinio a questa nuova manifestazione.
Ci pare quindi doveroso riportare anche il commento di Alessandra Guidi, proprietaria di Event Service organizzatrice dell’evento Vini delle Coste.
Vini delle Coste nasce con l’obiettivo di dare voce alle storie dei vignaioli che producono vini dai propri vigneti. La scelta di realizzare l’evento al Real Collegio, nel cuore di Lucca, ha permesso di fare conoscere anche aziende molto piccole, che praticano spesso una viticoltura eroica, in gran parte biologiche e biodinamiche. Siamo soddisfatti del risultato di questa prima edizione e stiamo già guardando al futuro. L’obiettivo, per il prossimo anno, sarà avere una rappresentanza di aziende provenienti da tutte le coste italiane e introdurre ospiti provenienti dall’Estero.
Veniamo ora all’assaggio della trentina di vini bianchi prodotti nelle province toscane che s’affacciano sul mare presenti presso la Press Room durante l’evento Vini delle Coste, li abbiamo assaggiati tutti, con le stesse modalità adottate per quelli rossi , ovvero a bottiglie coperte (vedi).
Alcuni dei vini degustati risultavano frutto di vinificazioni particolari, soprattutto di macerazione sulle bucce e/o di particolari contenitori (diversi dalle vasche d’acciaio) per la fermentazione e/o l’affinamento, ragione per cui ci pare indispensabile fornire alcune informazioni che ne possano spiegare le caratteristiche organolettiche.
I vini , suddivisi per provincia, sono elencati in ordine di preferenza.
Grosseto – Nove i vini in lista, otto quelli effettivamente presenti
Diversi i vini a base Vermentino, vitigno sempre più diffuso nel grossetano.
1 – Igt Toscana “Scoglio Nero” 2021 – Tenuta Isola nel Giglio
Ansonica in purezza.
Le uve vengono diraspate e fatte fermentare senza pressatura in contenitori di acciaio. La macerazione sulle bucce si protrae per tutta a fase di fermentazione alcolica e a seconda del grado di maturazione, può protrarsi anche nella successiva fase di affinamento sulle fecce fini. Una parte del vino ottenuto viene fatto maturare in barriques di secondo e terzo passaggio, mentre la restante parte affina in contenitori in gres.
Il vino s’affina per 30 mesi, 18 dei quali in bottiglia.
Oro antico, intenso e luminoso.
Intenso al naso, frutta secca, mandorle, mela, molto particolare e interessante. Asciutto, alcolico, note tanniche, frutta secca, castagne, buona la persistenza. Assai particolare.
2 – Doc Maremma Toscana “Fonte di Bestiale” 2023 – Az. Agr. Bragaglia
60% Chardonnay, 40% Viognier
Giallo paglierino dorato luminoso, molto bello.
Buona intensità olfattiva, balsamico, frutta a polpa gialla, pesca, note tropicali. Buona struttura, succoso, asciutto, bella vena acida, lunga la persistenza su sentori di nespole.
3 – Doc Monteregio Massa Marittima Vermentino 2024 – Suveraia
Vermentino
Giallo paglierino luminoso, non molto intenso.
Buona intensità olfattiva, erbe officinali, frutta a polpa bianca e gialla.
Asciutto, fresco, sapido, bel frutto, succoso, buona la persistenza.
4 – Doc Maremma Toscana “Pagliatura” 2024 – Fattoria di Magliano
Vermentino
Paglierino tendente al verdolino, luminoso.
Naso di buona intensità, frutta a polpa bianca, pesca, pera, pulito, note floreali, fragrante.
Fresco, pesca bianca, sottile, succoso, delicato, buona la persistenza.
4 – Igt Toscana “Unnè” 2021 – Poggio Levante
Vermentino in purezza
Vinificazione in botte grande dove il vino poi sosta per nove mesi sui lieviti.
Giallo paglierino dorato, luminoso.
Buona intensità olfattiva, erbe officinali, frutta tropicale, pesca gialla, leggera nota piccante.
Fresco, intenso, note tropicali, buona struttura, lunga la persistenza.
6 – Igt Toscana “Verment’oro” 2023 – Sequerciani
Vermentino macerato
Fermentato con lieviti indigeni in vasche di acciaio, prosegue quindi la macerazione a contatto con le bucce in giare di terracotta, una piccola parte completa l’affinamento in barriques di acacia.
Color tra l’oro antico e l’ambra.
Intenso al naso, note macerative, mela matura, succo di mela, sidro.
Buona struttura, mela, buccia di mela, note tanniche, leggera pungenza.
Livorno – Quattro i vini in lista, tre quelli presenti
1 – Igt Toscana “Hermia” 2023 – Agr. Arrighi
Viognier in purezza
Lunga macerazione a contatto con le bucce in anfore da 800 litri e successivo affinamento di 5 mesi in bottiglia.
Giallo paglierino luminoso con riflessi dorati, molto bello.
Intenso al naso, frutta a polpa gialla, sentori d’agrumi maturi, ampio, buona eleganza.
Buona struttura, succoso, sapido, bella vena acida, Buon eleganza, leggerissimi accenni tannici, lunga la persistenza, accenni piccanti leggeri.
2 – Doc Bolgheri Bianco “Bell’Aia” 2023 – Bell’Aia (San Felice)
70% Vermentino, 30% Viognier
Giallo paglierino luminoso con riflessi dorati, molto bello.
Intenso al naso, frutta tropicale, pesca gialla matura.
Buona struttura, succoso, pesca gialla, succoso, lunga la persistenza.
3 – Igt Toscana “Valerius” 2023 – Agr. Arrighi
Ansonica in purezza
Lunga macerazione sulle bucce in anfore di terracotta.
Giallo paglierino dorato, luminoso.
Bel naso, intenso, frutta a polpa gialla, pesca, leggere note tropicali.
Buona struttura, succoso, leggeri e piacevoli accenni piccanti, buona vena acida, lunga la persistenza.
Pisa – Cinque i vini in lista, tutti presenti
1 – Igt Costa Toscana “Vacevoli” 2023 – Tenuta di Montefoscoli
Vermentino, Viognier, Petit Manseng
Le uve di Vermentino e Viognier vengono diraspate, pigiate e lasciate macerare brevemente a bassa temperatura, il mosto viene quindi vinificato in barrique di rovere francese di primo passaggio con periodici bâtonnage, le uve di Petit Manseng vengono invece vinificate in acciaio.
Le masse vengono assemblate ed affinano in anfora di Cocciopesto fino all’imbottigliamento.
Giallo paglierino di buona intensità, leggeri riflessi verdognoli.
Buona intensità olfattiva, erbe aromatiche, frutta a polpa gialla, buona eleganza. Buona struttura, succoso, asciutto, elegante, frutta a polpa gialla fresca, lunga la persistenza.
2 – Igt Costa Toscana “Fontemaggiore” 2023 – Tenuta di Montefoscoli
Vermentino in purezza
Una parte del mosto fiore fermenta in anfora di Cocciopesto ed il resto in acciaio con periodici bâtonnage. Le masse vengono quindi assemblate ed affinano in acciaio fino all’imbottigliamento.
Paglierino tendente al verdolino, luminoso.
Intenso al naso, fresco, erbe aromatiche, agrumi freschi.
Buona struttura, succoso, leggere note piccanti, accenni di pompelmo, bella vena acida, lunga la persistenza.
3 – Igt Toscana “V” 2024 – La Palaie
100% Viognier
Verdolino luminoso non molto intenso.
Fresco, agrumato, frutta a polpa bianca, pesca, pera.
Fresco, asciutto, agrumi freschi, un poco leggero di corpo, buona vena acida, sapido, buona la persistenza.
4 – Igt Costa Toscana “Damabianca” 2023 – Marina Romin (Sorelle Palazzi)
Colombana bianco
Macerazione sulle bucce
Paglierino dorato luminoso.
Intenso al naso, leggere note macerative, mela, erbe aromatiche.
Buona struttura, accenni tannici, asciutto, sentori di sidro, buccia di mela, buona la persistenza, bella la vena acida.
5 – Igt Toscana “Nero in Bianco” 2024 – Fattoria Uccelliera
Sangiovese vinificato in bianco
Color platino, leggerissimi accenni tendenti al rosa.
Frutti di bosco, accenni di ciliegia, intenso, pulito.
Discreta struttura, spiccata vena acida, leggere note tanniche, buona la persistenza.
Lucca – 13 i vini in lista, 11 quelli presenti
Anche in questo caso Lucca è la provincia che presentava più vini, ma, come per i vini rossi, anche in quelli bianchi ci spiace constatare che sono pochi i campioni che abbiamo ritenuto meritassero una recensione.
1 – Doc Montecarlo “Montecarlo bianco” 2024 – Fattoria del Teso
Complesso blend di Vermentino, Trebbiano, Chardonnay, Sauvignon blanc, Pinot blanc
La maturazione del vino avviene per sei mesi parte in vasche d’acciaio e parte in cemento.
Paglierino dorato luminoso, molto bello.
Intenso al naso, frutta a polpa gialla, pesca gialla, frutta tropicale, frutta dolce. Buona struttura, morbido e succoso, sapido, bel frutto, buona vena acida, accenni d’agrumi, leggere note piccanti di zenzero, buona l’eleganza.
2 – Igt Toscana “Maestà della Formica” 2023 – Maestà della Formica
Riesling renano
Giallo paglierino luminoso di buona intensità.
Discreta intensità olfattiva, frutta tropicale, leggere note d’idrocarburi.
Buona struttura, frutta tropicale dolce, leggere note piccanti di zenzero, buona vena acida, asciutto il fin di bocca.
3 – Igt Toscana “Il Volto Bianco” 2024 – Tenuta I Masi
Trebbiano, Vermentino, Chardonnay
Le uve vengono diraspate a mano e pressate con i piedi.
Color tra l’oro antico ed il ramato, assai velato.
Intenso al naso, mela matura, mela cotta, macerativo.
Note di calvados, mela matura, alcolico, lunga la persistenza. Assai particolare.
4 – Igt Toscana “Gioia” 2024 – Villa Santo Stefano
Vermentino
Paglierino di media intensità con leggeri riflessi verdognoli.
Intenso al naso, leggera pungenza, pesca bianca, agrumi.
Fresco, accenni vegetali, erbe aromatiche, spiccata vena acida-agrumata, chiude su sentori di salvia.
Vini rosa
Solamente quattro i vini presenti, di tre diverse province
Pisa
– Igt Toscana “La Prima Volta” 2024 – Fattoria Uccelliera
50% Sangiovese, 50% Canaiolo
Salmone tendente al ramato.
Buona intensità olfattiva, tabacco, fieno, erbe essiccate.
Media struttura, sapido, tabacco, agrumi maturi, buona vena acida, buona persistenza.
Grosseto
– Igt Toscana “Femmina” 2024 – Suveraia
Sangiovese
Rosa corallo di media intensità.
Bel naso, pulito, fresco, frutti di bosco, pesca rosa, arancio maturo.
Fresco, succoso, fragolina di bosco, di struttura leggera, agrumato, acidità citrina, buona la persistenza.
Lorenzo Colombo
Nota: le foto delle bottiglie sono tratte dai vari siti aziendali, di conseguenza le annate riportate possono non corrispondere a quanto effettivamente assaggiato.