Khaos Wine Collection – Pratello
Khaos Wine Collection è una linea produttiva dell’azienda Pratello che comprende cinque vini frutto di particolari lavorazioni e che con queste parole vengono presentati da Vincenzo Bertola, proprietario dell’azienda, che li ha fortemente voluti “Passione, Anima e Orgoglio, sono sentimenti che danno vita a queste grandi Espressioni di Vino”.
E dobbiamo dire che, piacciano o meno, questi vini non passano di certo inosservati.
Noi li abbiamo degustati, assieme ad altri, durante una nostra visita in azienda a fine ottobre, ma prima di parlare dei vini riteniamo opportuno fornire alcuni dati sull’azienda Pratello.
Attualmente ha un’estensione di 140 ettari, 90 dei quali a vigneto tra Valtenesi e Lugana per una produzione di circa 650.000 – 700.000 bottiglie anno, vi si trovano inoltre oliveti, frutteti, orti e pascoli per allevamenti ed infine un agriturismo con alloggi e ristorante.
I vitigni coltivati sono numerosi, come pure le etichette prodotte, in Valtenesi e comunque sulla sponda bresciana del Garda, su suoli morenici, ciottolosi e calcarei si coltiva il Groppello, Marzemino, Barbera, Rebo, Merlot e Syrah per quanto riguarda i vitigni a bacca rossa e Riesling, Manzoni bianco, Pinot grigio, Chardonnay ed Erbamat per quelli a bacca bianca.
Nella zona del Lugana, su suoli argillosi ricchi di Sali minerali la fa ovviamente da padrone la Turbiana (Trebbiano di Lugana), ma anche Chardonnay e Tuchi (l’ex Tocai Friulano) utilizzato per la produzione del San Martino della Battaglia.
Ma veniamo ai Khaos, vini assai particolari che riportano sul retro di ogni bottiglia la data d’imbottigliamento.
Il vitigno (potrebbe) essere un clone del Tocai Friulano), il vigneto è situato a 230 metri d’altitudine su suolo morenico, ciottoloso con media presenza di calcare, la densità d’impianto è di 4.800 ceppi/ettaro e la resa è di 0,8 Kg/ceppo.
Fermentazione ed affinamento in vasche d’acciaio dove il vino sosta sui propri lieviti con periodici batonnage per un anno al quale seguono 18 mesi di affinamento in bottiglia.
Messo in bottiglia il 15 luglio 2020.
Bel naso, rigoroso, intenso, verticale, minerale, presenta leggeri accenni idrocarburici.
Fresco, sapido, asciutto, minerale, sassoso, dotato di notevole verticalità e lunga persistenza.
Un vino assai particolare che ci è piaciuto assai.
Tutti i vini che seguono sono prodotti con uve provenienti da vigneti situati a 300 metri d’altitudine su suoli di natura morenica, ciottolosi, con alta percentuale di calcare, la densità d’impianto è di 4.800 ceppi/ettaro e la resa è di 0,8 Kg/ceppo.
Uve provenienti dal vigneto Brusadilì, la fermentazione alcolica s’effettua in barriques nuove per circa un mese, il vino viene quindi travasato in barriques usate dove s’affina per circa un anno al quale segue un ulteriore anno di sosta in bottiglia.
Il vino è stato imbottigliato il 16 marzo 2022.
Color giallo oro, luminoso.
Bel naso, intenso, sentori balsamici, legno dolce, zucchero vanigliato.
Dotato di buona struttura, sapido, succoso e morbido, note vanigliate e nocciolate, buona la persistenza.
Uve selezionate dal vigneto Brusadilì, diraspatura e leggera pigiatura, fermentazione con lieviti indigeni in anfore Tava da 1.600 litri con macerazione sulle bucce sino a metà febbraio 2017, senza aggiunta di solforosa. Svinatura e travaso in vasche d’acciaio, seguono due anni di sosta in bottiglia.
Messo in bottiglia il 29 gennaio 2020.
Molto bello il colore, giallo-oro, luminoso.
Bel naso, intenso ed elegante, frutta gialla matura, pesca gialla.
Mediamente strutturato, note tanniche, lunga la sua persistenza.
Assai curioso il fatto che, nonostante abbia macerato sulle bucce per diversi mesi, non si colgano assolutamente le tipiche note macerative, né per quanto riguarda il colore, solitamente tendente all’aranciato, né i sentori di buccia di mela o di mela matura, unico segnale della lunga permanenza sulle bucce ci viene dato dalle note tanniche del vino.
Prodotto con uve Syrah, la fermentazione viene effettuata in barriques nuove per circa un mese, il vino viene quindi travasato in tonneaux usati dove rimane per due anni, segue un ulteriore anno d’affinamento in bottiglia.
Messo in bottiglia il 29 gennaio 2020.
Un vino assai particolare già dal colore, una via di mezzo tra il rame e l’aranciato.
Anche al naso è assai curioso, vi cogliamo infatti sentori d’erbe secche e di distillato, ci ha ricordato un Vermouth.
Stessa sensazione l’abbiamo avuta alla bocca, dove troviamo una media struttura e nuovamente i sentori di Vermouth e d’erbe aromatiche.
Prodotto con uve della varietà Groppello gentile, la fermentazione si svolge tramite lieviti indigeni in vasche d’acciaio con macerazione di 22 giorni, l’affinamento s’effettua in anfore di terracotta non smaltata Tava da 1.600 litri per due anni, seguono ulteriori due anni di sosta in bottiglia.
Messo in bottiglia il 13 luglio 2020.
Color granato scarico.
Intenso al naso, presenta sentori di radici e d’erbe secche.
Mediamente strutturato, sapido, sottile ed elegante, note amaricanti e lunghissima persistenza.
Altro vino che ci è molto piaciuto e che ha tratti ci ha ricordato una Schiava altoatesina.
Lorenzo Colombo