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Perdera Monica di Sardegna Dop 2021 Argiolas

Il vitigno
Assai meno conosciuta al grande pubblico rispetto al Cannonau la Monica è, con i suoi 2.300 ettari, il terzo vitigno della Sardegna (dopo Cannonau e Vermentino) per estensione vitata e la sua superficie è molto cresciuta negli ultimi 12 anni (il censimento agricolo del 2010 ne contava 1.400 ettari).

Lo troviamo presente in tutta la regione anche se la maggior parte dei vigneti si trovano nella provincia del Sud Sardegna e nella città metropolitana di Cagliari.
Oltre che nella denominazione che prende il suo nome, Monica di Sardegna, può essere utilizzato in altre due Doc, Cagliari e Mandrolisai ed in tutti i 15 vini ad Igp della regione.

Pare, come molti altri vitigni della Sardegna, essere originario della Spagna, portato in regione dai Camaldolesi nell’XI secolo

L’azienda
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando nel 1939 Antonio Argiolas fondò l’azienda partendo da un podere di tre ettari situato a Sediana, non lontano da Cagliari.
Ora la quarta generazione, Valentina, Francesca e Antonio, nipoti di Antonio Argiolas, assieme ai loro genitori, di ettari ne gestiscono ben 250, distribuiti in cinque diverse località, per una produzione annuale di 2.500.000 bottiglie.

Il vino
I vigneti sono situati su suolo calcareo-argilloso, la fermentazione prevede un contatto con le bucce di 8-10 giorni, l’affinamento del vino s’effettua in vasche di cemento.

Color granato di discreta intensità.
Buona l’intensità olfattiva, vi cogliamo sentori di sottobosco, frutto rosso selvatico, erbe officinali.
Mediamente strutturato, succoso, tannino delicato, piacevolmente amaricante, bella vena acida, sentori di liquirizia, lunga persistenza.
Un vino dalla facile e piacevolissima beva.
Lorenzo Colombo