Lorenzo Colombo Blog Io e il vino
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Montelvini

Asolo Prosecco Superiore Docg Millesimato Extra Brut 2016 Collezione Serenitatis

La Docg Asolo-Prosecco, oltre ad essere la più piccola (e probabilmente la meno conosciuta) delle tre denominazioni del Prosecco (le altre due sono: Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg e Prosecco Doc) è l’unica che prevede la possibilità di produrre la tipologia “Extra Brut”.
Questa particolarità è stata sancita dal nuovo disciplinare di produzione, varato nel 2014 e costituisce un unicum essendo tradizionalmente il Prosecco (Spumante) prodotto nelle tipologie Extra Dry e Dry e, solo più recentemente anche come Brut.
In realtà la maggior parte di questi “Prosecco Brut” (almeno quelli da noi assaggiati) pur appartenendo correttamente a questa tipologia, sono giocati con un contenuto zuccherino spesso vicino al limite superiore consentito (12 g/l, con una tolleranza di +3 g/l), questo fa si che dal punto di vista organolettico possono praticamente essere assimilati a molti Extra Dry (12 -17 g/l, con una tolleranza di +/-3g/l).
Ben diverso è il caso degli Extra Brut, dove il contenuto zuccherino è assai più limitato (max. 6g/l con una tolleranza di +3 g/l).
Per ora non sono molti in verità gli Asolo Prosecco Superiore Docg prodotti in questa tipologia, però le tendenze del mercato spingono verso spumanti più secchi e non è quindi detto che questa scelta non si riveli in futuro vincente.

Dopo questa lunga premessa veniamo infine al vino che abbiamo avuto occasione di degustare.

E’ prodotto dalla Montelvini, una grande azienda situata a Volpago del Montello, di proprietà di Armando Serena che tra l’altro è il presidente del Consorzio Vini Asolo Montello.
L’azienda, la cui produzione annua è di circa 1.500.000 bottiglie è specializzata in “Spumanti”  la maggior parte dei quali  “Prosecco”, di tutte e tre le denominazioni previste.
Del solo Asolo Prosecco Docg ce ne son ben otto etichette.

Noi abbiamo assaggiato l’Asolo Prosecco Superiore Docg Millesimato Extra Brut 2016 appartenente alla Collezione Serenitatis, la più presigiosa.

Eccovi le nostre impressioni:

Il vino si presenta con un color verdolino luminoso e con bella effervescenza: le bollicine sono sottili e numerose.
Pulito e fresco al naso dove emergono sentori di frutta a polpa bianca, pera e mela in primis, si colgono inoltre note d’agrumi e accenni floreali, buona la sua intensità.
Asciutto e fresco al palato, morbido, tornano decise le note fruttate, oltre alle già citate pera, mela ed agrumi si percepisce anche un accenno di melone, buona la sua vena acida come pure la persistenza.
Lorenzo Colombo

http://www.montelvini.it/
pubblicato in origine su www.vinealia.org