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Montepulciano d’Abruzzo Doc Tasting

Nel pomeriggio di venerdì 1 marzo, nell’ambito dell’Abruzzo Wine Experience, dedicata ai vini rossi abruzzesi, s’è tenuto il Montepulciano d’Abruzzo Doc Tasting che prevedeva la possibilità di degustare 71 vini, 13 dei quali Riserva.

I vini erano divisi per sottozone provinciali, 17 i Terre di Chieti, 12 i Colline Pescaresi, 25 Teramo, quattro Terre dell’Aquila, mentre per quanto riguarda le Riserva erano disponibili sei Terre di Chieti, due Colline Pescaresi, un Teramo, due Teate e due Terre dei Vestini.

Non abbiamo assaggiato tutti i vini proposti ma ci siamo limitati a degustare i Terre di Chieti e le Riserva, per un totale di 30 campioni.

Prima di passare ai vini degustati diventa importante fornire alcune informazioni, soprattutto alla luce dei cambiamenti avvenuti lo scorso anno, quando è stato presentato il “Modello Abruzzo” che tra le altre cose ha modificato i disciplinari delle Doc regionali cercando una maggior semplificazione e dando una maggiore identità alle sottozone.

Soffermandoci unicamente sul Montepulciano d’Abruzzo il nuovo disciplinare di produzione, inserito nella Gazzetta Ufficiale il 2 febbraio 2023, prevede ora le seguenti sottozone:

 – “Casauria” o “Terre di Casauria” anche riserva
– “Terre dei Vestini” anche riserva
– “Alto Tirino” anche riserva
– “Terre dei Peligni” anche riserva
– “Teate” anche riserva
– “Terre di Chieti” superiore e riserva
– “Terre Aquilane” o “Terre de L’Aquila” superiore e riserva
– “Colline Pescaresi” superiore e riserva
– “San Martino sulla Marrucina” superiore e riserva

Ognuna di queste sottozone s’avvale di uno specifico sotto-disciplinare che ne stabilisce, oltre ai confini territoriali, anche altitudini dei vigneti e regole agronomiche come la densità d’impianto e le rese per ettaro e regole di cantina, come resa uva/vino, gradazione alcolica, periodo d’invecchiamento etc.

Montepulciano d’Abruzzo Doc Terre di Chieti
La sottozona Terre di Chieti è la più vasta tra le varie sottozone del Montepulciano d’Abruzzo, d’altra parte la provincia Chieti vanta la più ampia superficie vitata della regione, qui infatti, secondo i dati ISTAT risultavano, nel 2019, ben 22.940 ettari di vigne su un totale regionale di 29.530 ettari, ovvero oltre il 77% del vigneto Abruzzo.

17 i vini in degustazione, 10 dell’annata 2022, due dell’annata 2021 e cinque della 2020.

I vini sono stati da noi degustati alla cieca, motivo per cui andiamo a riportare le valutazioni assegnate.
Queste valutazioni potrebbero sembrare alte, rispetto a quelle assegnate ai Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg nel precedente articolo (vedi) ma vanno lette in modo relativo, ovvero sono specifiche per ogni tipologia di vino.

Nel complesso abbiamo trovato dei vini di buona qualità, anche se piuttosto omogenei e mancanti un poco di grinta e personalità.
Buono in genere il frutto come pure la trama tannica, in molti vini abbiamo colto sentori di liquirizia e di radice di liquirizia.

Vigneti Radica Bio 2022 – Vigneti Radica
Purpureo-violaceo, intenso e luminoso.
Balsamico, buona eleganza, bel frutto, accenni di liquirizia.
Discreta struttura, succoso, bella trama tannica, bastoncino di liquirizia, buona la persistenza. 87/100

Monovarietale 2020 – Nododivino
Profondo e luminoso il colore, molto bello.
Buona intensità, leggere note d’erbe aromatiche, buon frutto, leggeri accenni di radici.
Fresco, media struttura, bella trama tannica, radice di liquirizia, buona la persistenza. 86-87/100

Ulisse 2022 – Tenuta Ulisse
Purpureo-violaceo, intenso e luminoso.
Buona intensità olfattiva, ciliegia matura, bel frutto, accenni di caramella alla frutta.
Buona struttura, bella trama tannica, succoso, radice di liquirizia, lunga la persistenza. 86-87/100

Bio 2022 – Jasci & Marchesani
Profondo e luminoso il colore, molto bello.
Buona intensità, note balsamiche e vanigliate, bel frutto, pulito.
Buona struttura, bella trama tannica, leggermente asciugante, bastoncino di liquirizia, buona la persistenza. 86

 – Torre Vinaria 2020 – Cantina Frentana
Profondo e luminoso il colore, molto bello.
Discreta intensità olfattiva, accenni di bastoncino di liquirizia, leggere note balsamiche.
Media struttura, succoso, bella trama tannica, bastoncino di liquirizia, buona la persistenza. 85-86

Angizia 2022 – Cantina Cerretano
Profondo e luminoso il colore, molto bello.
Media intensità olfattiva, note balsamiche, legno dolce, bel frutto rosso dolce, prugna e ciliegia.
Buona struttura, fresco, bella trama tannica, bastoncino di liquirizia, buona la persistenza. 85-86

Lupus 2022 – Azienda Tilli
Purpureo-violaceo, intenso e luminoso, molto bello.
Buona intensità olfattiva, frutto maturo, ciliegia, prugna, more.
Buona struttura, succoso, fresco, bella trama tannica, buon frutto, lunga persistenza.  85-86

Ducaminimo 2022 – Cascina del Colle
Profondo e luminoso il colore, molto bello.
Buona intensità olfattiva, macchia mediterranea.
Discreta struttura, succoso, tannino un poco asciugante, legno percepibile, discreta la persistenza. 84-85

Insetti Bio 2022 – Cantina Tollo
Purpureo-violaceo, intenso e luminoso.
Discreta intensità olfattiva, macchia mediterranea.
Discreta struttura, fresco e succoso, buona vena acida, tannino leggermente vegetale, buona la persistenza. 84-85

E le Riserva?
Stessa cosa -in merito alla qualità- non possiamo dire delle Riserva, qui le aspettative erano maggiori e di conseguenza siamo stati un poco più critici nelle nostre valutazioni.
Dei 13 vini assaggiati solamente due hanno raggiunto la soglia degli 84-85/100, si tratta di:

Montepulciano d’Abruzzo Teate Riserva “Torrepasso” 2020 dell’azienda Nododivino, vino al quale abbiamo assegnato 85/100 e del Montepulciano d’Abruzzo Colline Pescaresi Riserva “Tre Saggi” 2020 di Talamonti al quale abbiamo dato 84-85/100.

Torrepasso 2020 – Nododivino
Profondissimo il colore, molto bello.
Note balsamiche e di legno dolce, cioccolato al latte.
Media struttura, asciutto, radici, leggermente asciugante, buona la persistenza.

Tre Saggi 2020 – Talamonti
Molto bello il colore, purpureo, profondo e luminoso.
Balsamico, frutto rosso, buona trama tannica, asciutto, accenni di legno, buona la persistenza.
Lorenzo Colombo