Osteria dell’Acquabella: mangiar milanese a Milano
Ma allora esistono ancora le vecchie osterie milanesi!?
E’ proprio così che ci immaginiamo un’osteria milanese di una volta, quelle osterie degli anni ’50 e ’60 ed anche dei primi anni ’70 che poi piano piano sono scomparse fagocitate dapprima da cucine d’altre regioni, poi da fast food ed in seguito da cucine d’altri paesi, cinesi, giapponesi, sudamericane etc.
Basta cercare su Google Maps un ristorante in zona e ne avrete subito un’idea.
L’Osteria dell’Acquabella si trova in Via San Rocco, in zona Porta Romana, ci siamo stati, casualmente, un lunedì mezzogiorno di metà luglio e subito siamo rimasti affascinati dall’ambiente d’altri tempi e dal menù che ci ha ricordato molti di quei piatti che si potevano gustare negli anni del boom economico non solo nelle trattorie famigliari, ma che venivano preparati normalmente dalle famiglie milanesi e brianzole.
Chi, milanese o brianzolo, non si ricorda – ci riferiamo a coloro nati negli anni ’50 e ’60 il classico antipasto composto da affettati misti -salame, coppa, pancetta, cacciatori, servito con insalata russa, nervetti, sottaceti?
E per quanto riguarda i primi piatti i vari risotti? Alla milanese, al salto, mantecato col vino.
E poi le zuppe? Di fagioli, di cipolle, il minestrone, la tipica pasta e fagioli.
Ed il risotto con ossobuco? Piatto unico, principe della domenica.

Antipasto Acquabella
E i mondeghili? Tipiche polpette una volta preparate con la carne avanzata la domenica.
Non dimentichiamo poi la (vera) Cotoletta alla milanese, quella di vitello con l’osso, rigorosamente cotta nel burro, non quelle finte che ora si danno ai bambini, ovvero petto di pollo impanato, o quelle, assai più economiche di maiale.

Risotto con ossobuco
E poi la Casoeûla, piatto tipico per eccellenza, la Trippa alla milanese, i Rognoncini, il Fegato, il Vitello tonnato. E la polenta e gorgonzola, la così detta “bistecca del magutt” (la bistecca del muratore)?

Cotoletta alla milanese
Ed il Salame al cioccolato per dessert? E il Tiramisù?
Ebbene tutti questi piatti (dipende ovviamente dalla stagione) e molti altri in quest’Osteria li potete trovare o per meglio dire ritrovare, in un percorso gastronomico del tempo che fu.
Nel nostro pranzo non ci siamo fatti mancare l’Antipasto Acquabella (affettati misti, nervetti ed insalata russa), l’Ossobuco alla milanese (con risotto allo zafferano cotto al punto giusto), la Cotoletta alla milanese, asciutta, assolutamente non untuosa, le Zucchine come contorno, le Polpettine al sugo.

Polpette al sugo
E per rimanere in tema ci abbiamo abbinato un San Colombano Rosso frizzante, un vino “ch’el buscia” come specificato sulla carta dei vini.
L’Osteria dell’Acquabella
Il nome le deriva da una delle tante rogge che un tempo scorrevano nelle periferie di Milano, negli anni ’50 (guarda caso) il locale, che allora si trovava in Piazzale Susa, viene rilevato da Mario Artuso che ne fa un luogo per il pasto di mezzogiorno per operai ed impiegati delle varie fabbriche della zona, mantenendo però la funzione tipica delle osterie, ovvero luogo di mescita di vino e gioco delle carte.

Zucchine
Dopo quasi trent’anni Mario si ritira ed il locale passa ad altra gestione.
Nel 2003 però Liliana, Massimo e Daniela, figli di Mario rilevano il locale e gli ridanno l’impronta che aveva una volta. Un graditissimo ritorno ed un tuffo nel passato.
Lorenzo Colombo