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Perbruno 2013 – I Giusti & Zanza

L’azienda
Quando si parla di vino in Toscana l’associazione immediata è quella coi grandi rossi del senese, Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano, Chianti Classico (in comune con la provincia di Firenze), con il bolgherese, con la Maremma del Morellino di Scansano, magari anche col Carmignano, ma ci sono zone meno famose che vantano produzioni di tutto rispetto e che in diversi casi sono in grado di fornire vini di assoluto valore.

E’ il caso della provincia di Pisa che pur vantando unicamente poco più del 4% della superficie vitata della Toscana (meno di 2.600 ettari a fronte dei quasi 60.000 della regione – a titolo di confronto la provincia di Siena ne conta oltre 20.000 e quella di Firenze poco meno di 17.000), può annoverare alcune aziende d’assoluto valore.

Una di queste è l’azienda I Giusti & Zanza, fondata nel 1996 da Bruno Giusti ristrutturando una vecchia cantina a Fauglia nell’entroterra pisano.

L’azienda attualmente guidata da Paolo Giusti, figlio di Bruno, dispone di 17 ettari di vigne con età dai 20 ai 50 anni, condotte in regime biologico e con una particolare attenzione alla biodinamica (si utilizzano ad esempio i composti 500 e 501), la densità d’impianto è molto elevata e varia dai 7.000 ai 10.000 ceppi/ettaro e la resa è di circa 600 grammi per pianta.
Numerose le varietà dei vitigni, soprattutto internazionali e a bacca rossa come Cabernet sauvignon e franc, Merlot, Syrah, Petit Verdot, non manca però il Sangiovese,  inoltre vi troviamo Alicante e, per i vitigni a bacca bianca, Semillon e Trebbiano toscano.
La produzione annuale è di circa 100.000 bottiglie suddivise su sei diverse etichette delle quali unicamente una di vino bianco.

Il vino
Il vino che abbiamo degustato è l’Igt Toscana Rosso “Perbruno” 2013 prodotto con uve Syrah provenienti da un singolo vigneto messo a dimora nel 1999 su suolo sabbioso di medio impasto.
Bruno Giusti, fondatore dell’azienda è venuto a mancare nel settembre 2003 proprio quando veniva effettuata la prima vendemmia dello Syrah ed a lui è stato quindi dedicato questo vino.
L’affinamento si svolge in tonneaux di rovere francese da 300 e 500 litri dove il vino sosta per circa 12 mesi, una volta assemblato riposa quindi in una vasca di cemento prima dell’imbottigliamento.

Integro il suo colore, profondo, color prugna con unghia tendente al granato.
Intenso al naso, ampio, vi si colgono note balsamiche e di legno dolce, spezie dolci, cannella, cuoio, sottobosco, tabacco dolce, accenni pepati, prugna matura, more.
Strutturato ed intenso, asciutto, frutto rosso speziato, vaniglia e cannella, pepato, liquirizia forte, radici, accenni di caffè e cioccolato fondente, tannino deciso, buona la persistenza.
Lorenzo Colombo