, , ,

Podere Il Castellaccio

La storia de Il Castellaccio ha inizio negli anni Sessanta del secolo scorso, quando Luigi Corradini, nonno di Alessandro Scappini -l’attuale proprietario- acquista questa tenuta situata sulla collina di Segalari, a circa in chilometro a Nord-Est di Castagneto Carducci.

In un periodo in cui la fama di Bolgheri era ancora da venire, Luigi mette a dimora le tipiche uve toscane, Sangiovese ovviamente, ma anche Pugnitello e Foglia Tonda, vitigni ancor’oggi utilizzati da Alessandro nella composizione dei vini aziendali.

Alessandro Scappini

La fondazione dell’azienda “Podere Il Castellaccio” -certificata biologica dal 2020- è però assai più recente e risale al 2009, ad opera di Alessandro che, nel 2011, mette il commercio l’Igt Toscana Dinostro, un Sangiovese in purezza, al quale segue l’Igt Toscana Valénte frutto di un blend tra Sangiovese, Pugnitello e Foglia Tonda.

Nel 2014 vengono acquistati nuovi vigneti lungo la via bolgherese, e nel 2016 esce il primo Bolgheri Doc, l’Orio, prodotto con Cabernet franc, Merlot e Syrah.

Il Cabernet franc è un vitigno che piace molto ad Alessandro -anche a noi per la verità-, tanto che ha da poco messo a dimora un nuovo impianto allevato ad alberello con questo vitigno sulla collina di Segalari, nei pressi della struttura aziendale.

Inoltre, sempre con questo vitigno -con una piccola percentuale di Pugnitello-, viene prodotto il Bolgheri Superiore “Il Castellaccio”, vino che purtroppo non abbiamo potuto assaggiare essendo già andato esaurito data la sua limitata produzione (1.440 bottiglie/anno), speriamo di poterlo degustare in altra occasione.

Attualmente l’azienda s’estende s’una quindicina d’ettari, suddivisi tra vigneti, oliveti e bosco, oltre al vino vi si produce olio, c’è un piccolo allevamento di cavalli e dal 2015 è attiva una struttura ricettiva composta da sei appartamenti.

Ci siamo stati qualche giorno dopo ferragosto e Alessandro ci ha fatto assaggiare la maggior parte dei vini prodotti.

Ecco le nostre impressioni.

 – Igt Costa Toscana Vermentino “Ardiglione” 2022
Le uve provengono da un vigneto di 15-20 anni d’età situato a 100 metri d’altitudine con esposizione Est-Ovest, su suolo argilloso con scisti di galestro, condotto a Guyot ha una densità di 5.000 ceppi/ha ed una resa di 70-80 q.li/ha.

La lavorazione del vino è un poco particolare, la maggior parte delle uve vengono fermentate, dopo diraspatura e pigiatura, in vasche d’acciaio tramite lieviti selezionati, una piccola parte, d’uva più matura, fermenta e s’affina in barriques sui lieviti. Dopo l’assemblaggio e la filtrazione il vino viene imbottigliato.
Sono 3.000 le bottiglie prodotte.

Color giallo paglierino di media intensità.
Buona la sua intensità olfattiva, vi cogliamo sentori di macchia mediterranea, note d’agrumi, fiori gialli ed accenni di frutta a polpa gialla, mela.
Sapido, morbido e di buona struttura, presenta leggeri accenni tannici e un’acidità un poco citrina, sentori d’agrumi freschi e di frutta gialla.

 – Igt Toscana “Valénte” 2019
Blend tra Sangiovese, Pugnitello e Foglia Tonda provenienti da vigneti situati a 160 metri d’altitudine su suolo galestroso, le vigne hanno 50 anni d’età e sono allevate parte a Cordone speronato e parte a Guyot con densità di 5.000 ceppi/ettaro con esposizione Nord-Sud.
La resa è di 50 q.li/ha.

La vendemmia s’effettua tra fine settembre ed i primi d’ottobre, ogni vitigno viene fermentato separatamente in botti di rovere sloveno tramite lieviti indigeni.
L’affinamento avviene in botti dove il vino sosta per 12 mesi, seguiti da un analogo periodo in bottiglia prima della commercializzazione.
Sono 8.000 le bottiglie prodotte.

Rubino-granato di media intensità.
Un poco chiuso al naso, s’apre su sentori di frutta rossa un poco selvatica, accenni di spezie dolci, cioccolato e caffè, note mentolate.
Mediamente strutturato, fresco, asciutto e succoso, leggere note piccanti e speziate, chiodi di garofano, tornano i sentori di cioccolato e caffè, buona la sua persistenza.
Un vino molto gastronomico, originale e particolare.

 – Bolgheri “Orio” 2022 (Assaggiato in anteprima)
Cabernet franc, Merlot e Syrah provenienti da un vigneti situati a 140 metri d’altitudine su suoli sabbiosi ed argillosi allevati a Cordone speronato con densità di 5.000 ceppi/ettaro, l’età delle vigna varia dai 10 a 20 anni e la resa è di 80 q.li/ha.

Fermentazione in vasche d’acciaio ed affinamento per un minimo di 12 mesi in tonneaux di rovere francese, seguono sei mesi di sosta in bottiglia.
Sono 15.000 le bottiglie prodotte annualmente.

Molto bello il colore, rubino brillante e luminoso di media intensità.
Intenso al naso, fresco e verticale, frutta rossa fresca, ciliegia e prugna, leggere note vegetali che rimandano al peperone.
Di media struttura, fresco, sapido e succoso, buona verticalità, bel frutto, ciliegia, leggere note vegetali (di nuovo un leggero sentore di peperone), accenni pepati, lunga la sua persistenza.

 – Igt Toscana Pugnitello “Somatico” 2021
Le uve provengono da un vigneto di 50 anni d’età situato su suolo composto da scisto galestro, l’altitudine è di 160 metri slm e l’esposizione Nord/Sud.
Il sistema d’allevamento è a Guyot con resa di 40 q.li/ha.

La vendemmia s’effettua la prima settimana d’ottobre, la fermentazione si svolge in vasche di cemento tramite lieviti indigeni e l’affinamento del vino viene effettuato in tonneaux dove sosta per 12 mesi ai quali ne seguono ulteriori 12 di riposo in bottiglia.
Sono solamente 1.200 le bottiglie prodotte annualmente.

Purpureo, intenso e luminoso, colora il bicchiere.
Intenso al naso dove cogliamo note selvatiche, frutta a bacca scura, more, origano e timo.
Strutturato, asciutto, accenni selvatici, note piccanti, frutta a bacca scura, tabacco, cioccolato mentolato, trama tannica importante.
Lorenzo Colombo

1 commento

Trackbacks & Pingbacks

  1. […] settimana fa avevamo scritto in merito ai vini di Podere Il Castellaccio (vedi), azienda che avevamo avuto l’opportunità di visitare qualche giorno dopo […]

I commenti sono chiusi.