Garantito IGP: Cinque vini per scoprire i segreti di Bolgheri..Divino

Credit Guado al Melo
Mentre sto scrivendo questo articolo la mia timeline di Facebook è quasi invasa dalle bellissime immagini della cena che il Consorzio dei vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia DOC ha organizzato nuovamente presso i 5 chilometri di cipressi secolari del suggestivo viale che conduce a Bolgheri. L’evento, assolutamente glamour, si è inserito all’interno della prima edizione di Bolgheri Divino, manifestazione organizzata dai produttori della DOC per raccontare a che punto è il vino del loro territorio.
Non avendo possibilità di partecipare né alla cena né alla presentazione presso il Castello della Gherardesca di Castagneto Carducci, mi sono imbarcato da Roma per buttarmi dentro la Degustazione Diffusa prevista all’interno di sette importanti cantine della DOC: Campo alle Comete, Guado al Melo, Donna Olimpia 1898, Michele Satta, Ornellaia, Tenuta Argentiera e Tenuta Guado al Tasso.
Visto le fasce orarie strettissime (un’ora max per location) ed una organizzazione del tasting per banchi d’assaggio, con almeno due o tre tipologie di vino per azienda compresi i campioni di botte, non sono riuscito ad andare dappertutto e, perciò, a bere il 100% dei Bolgheri DOC presenti.
Prima di andare ai miei cinque migliori assaggi l’idea che mi sono fatto, in generale, è che col passare del tempo, e forse anche delle mode, i produttori di Bolgheri stiano prendendo sempre più consapevolezza della forza del loro territorio i cui caratteri mediterranei, costieri, vanno interpretati come punti di forza limitando al tempo stesso “goffagini” enologiche che, soprattutto in passato, avevano standardizzato la produzione dei vini bolgheresi verso una eccessiva opulenza, anche a livello di immagine, che probabilmente non ha totalmente pagato, per come la vedo io, secondo le aspettative.
Dei circa 40 assaggi che ho fatto sul totale di oltre 60 aziende presenti all’interno della Degustazione Diffusa, questi sono stati i miei preferiti!
Andrea Petrini