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Sartieri 1931: Atelier del vino in Oltrepò Pavese

Abbiamo recentemente avuto l’occasione d’assaggiare i vini prodotti da questa giovane realtà oltrepadana, giovane nel senso che è nata nel 2020, anche se la storia dei Saviotti -proprietari dell’azienda Sartieri 1931– nel mondo del vino può vantare cent’anni d’età.

La famiglia Saviotti: Valerio, Enrica e Mario

La storia di Sartieri 1931 inizia infatti negli anni ’20 del secolo scorso, quando due amici che portano lo stesso cognome: Ernesto e Paolino Saviotti uniscono i loro vigneti a costituire un’unica azienda, ma a
causa della seconda guerra mondiale il tutto si arena.
Alla fine degli anni ‘70, Mario, figlio d’Ernesto ed Enrica, figlia di Paolino si sposano e negli anni 2000 torna in Oltrepò Vitale Perucchini, zio d’Enrica che insieme alla nipote decidono di riscostruire l’azienda di famiglia.

L’azienda Sartieri 1931 (il 1931 è l’anno di nascita di Vitale Perucchini), oggi condotta da Enrica e Mario Saviotti e dal figlio Valerio, dispone di 40 ettari, dei quali 20 a vigneto in Località Cà del Sarto, nel comune di Borgoratto Mormorolo, le vigne, nelle quali sono presenti sia vitigni locali che internazionali: Barbera, Cabernet Sauvignon, Croatina, Merlot, Pinot Grigio, Pinot Nero, Riesling Renano, sono state messe a dimora tra il 1978 ed il 2018.

La produzione attuale è di circa 30.000 bottiglie/anno -anche se il potenziale è di 100.000 bottiglie- suddivise in dieci etichette.
I nomi del vini prendono spunto dalla sartoria, non per nulla la località dove si trovano i vigneti si chiama Cà del Sarto ed i Saviotti definiscono la loro azienda come “Atelier del vino in Oltrepò Pavese”.

Prossimamente i Saviotti apriranno a Casteggio un wine bistrot dove sarà possibile degustare -oltre che acquistare- i vini di Sartieri 1931 accompagnati da prodotti del territorio oltrepadano, l’acquisto dei vini sarà inoltre possibile attraverso un e-commerce.

I vini

Tra i vini presentati ne abbiamo scelti due, ovvero quelli che maggiormente abbiamo apprezzato, si tratta di un Metodo Classico prodotto da uve Pinot nero e di una Croatina, entrambi vitigni principe del territorio oltrepadano.

Ecco le nostre sintetiche impressioni:

Première – VSQ Metodo Classico Pinot Nero Brut
Da uve Pinot nero in purezza provenienti da vigneti messi a dimora nel 1980, 1985 e 2010, resa per ettaro 90 q.li.
Vendemmia tra fine agosto ed inizio settembre, affinamento in bottiglie 36 mesi, zucchero residuo 3 g/litro.

Paglierino luminoso.
Bel naso, intenso, fresco e pulito, con sentori di crosta di pane e di frutta a polpa gialla.
Buona l’effervescenza, fresco e decisamente sapido. Fruttato, agrumato, lunga la sua persistenza. 87

 – Suit – Provincia di Pavia Igt Croatina 2017
Le uve provengono da un vigneto messo a dimora nel 2005, la resa è di 50 q.li/ettaro.
Appassimento in pianta per 15 giorni, fermentazione in vasche d’acciaio ed affinamento in barriques francesi per sei mesi ai quali seguono ulteriori 12 mesi di sosta in bottiglia.

Bello il colore, purpureo luminoso.
Buona l’intensità olfattiva, vi si colgono note balsamiche ed un frutto rosso speziato.
Discretamente strutturato, succoso, con un bel frutto e leggeri accenni piccanti, buona vena acida e tannini in equilibrio, lunga la sua persistenza.
Lorenzo Colombo

Sartieri 1931 – Atelier del vino in Oltrepò Pavese (sartieriwines.it)