Savennières, Savennières Roche aux Moines e Coulée de Serrant
Tre diverse AOC accomunate da un unico vitigno, lo Chenin blanc.
Siamo nella regione vitivinicola dell’Anjou-Saumur, l’Appellation Savennières si sviluppa sul territorio di tre comuni (Savennières, Bouchemaine e La Possonnière) posti sulla riva destra del fiume Loira, a Sud della città di Angers.
Sono 150 gli ettari vitati appartenenti a questa denominazione, se li dividono 30 aziende che nel loro insieme producono annualmente circa 3.900 ettolitri di vino bianco fermo (circa 520.000 bottiglie).
La viticoltura s’era sviluppata in queste zone quando vennero costruite le abbazie ed è poi proseguita nel tempo sino ai giorni nostri, il vitigno utilizzato è lo Chenin blanc ed il disciplinare di produzione prevede unicamente vini fermi la maggior parte dei quali vengono prodotti secchi anche se sono pure consentiti i demisec ed i moelleaux.
I suoli sono poco profondi, composti da scisti di arenaria, rioliti (vene vulcaniche) e sabbie eoliane mentre il clima permette lo sviluppo di una vegetazione mediterranea, i vigneti sono situati su affioramenti rocciosi sulle colline ventilate che s’affacciano sulle rive della Loira.
Nel territorio di questa denominazione si trovano due altre Aoc con specifici disciplinari di produzione, si tratta delle Aoc Coulée de Serrant e Aoc Savennières Roches aux Moines.
Durante il press tour Val de Loire Millésime 2023, tenutosi a fine aprile, abbiamo avuto l’opportunità d’assaggiare una ventina di vini di queste denominazioni, ecco quant’abbiamo maggiormente apprezzato (i vini sono elencati in ordine di preferenza).
La Coulée de Serrant è un’Aoc Monopole, sette ettari di vigneti di proprietà della famiglia Joly.
Il vigneto è situato su ripidi pendii che guardano la Loira, i vigneti hanno un’età media di 35-40 anni ma vi si trovano anche ceppi d’oltre 80 anni che forniscono le marze per i rinnovi d’impianto, la densità d’impianto varia dai 4.800 ai 6.700 ceppi/ettaro, il terreno su cui poggiano le viti è assai sottile (da 20 a 40 centimetri) ed è posto su un suolo composto da scisto rosso molto drenante.
La resa è bassissima, circa 20-25 ettolitri/ha, anche se il disciplinare di produzione consente 40hl/ha.
La vendemmia viene effettuata in più passaggi, raccogliendo unicamente uva a piena maturazione, preferibilmente attaccata dalla botritis cinerea.
La vinificazione s’effettua in botti da 500 litri, solo in minima parte nuove e la produzione è di 20.000-25.000 bottiglie/anno.
– Vignobles de la Coulée de Serrant – Coulée de Serrant 2021
Buona intensità, fieno, frutta a polpa gialla.
Buona struttura, intenso e sapido, frutto giallo, pesca gialla, accenni di fieno, lunga persistenza.
L’Aoc Roche aux Moines si trova nel comune di Savennières, i suoi suoli sono prevalentemente composti da formazioni scistose e scisto-arenarie, il clima è il medesimo dell’Aoc Savennières e l’esposizione in pieno Sud della collina dove si trovano i 25 ettari di vigneti garantisce una perfetta maturazione delle uve.
La produzione annuale è di 490 ettolitri (65.000 bottiglie) ed i produttori sono unicamente sei.
La resa massima di vino per ettaro è molto più bassa rispetto a quella del Savennières che è di 50 hl/ha, qui non si possono infatti superare i 30 ettolitri/ha.
Il nome Roche aux Moines è in uso sin dal XII secolo, da quando, nel 1130, Chevalier Buhard proprietario di questa collina dominata da una roccia, la donò ai monaci dell’Abbazia di San Nicola ad Angers che vi piantarono le viti necessarie alla produzione di vino per le loro necessità.
– Domaines aux Moines – Domaines aux Moines 2020
Paglierino, intenso, bel frutto fresco, pera e nespole.
Buona struttura, succoso, accenni fumé, legno dolce, frutto giallo maturo, nespole, lunga la persistenza.
Savennières
– Loïc Mahé – Equilibre 2019
Buona intensità olfattiva, nespole, legno dolce.
Succoso e sapido, bel frutto, pesca gialla, lunga persistenza.
– Château du Breuil – Savennières 2020
Buona intensità, frutta a polpa gialla, accenni nocciolati.
Buona struttura, morbido e sapido, legno dolce, note nocciolate, accenni piccanti, buona la persistenza.
– Château d’Epiré – Le Hu-Boyau 2019
Buona intensità olfattiva, frutta a polpa bianca, pesca, pera, leggeri accenni d’idrocarburi.
Fresco e succoso, di discreta struttura, buona vena acida, frutta a polpa bianca, pera, accenni d’agrumi, buona la persistenza.
– Domaine Des Deux Arcs – 2021
Bel naso, pulito ed intenso, frutta a polpa gialla, pesca, note vanigliate e nocciolate.
Morbido e strutturato, legno dolce, leggeri accenni piccanti, zenzero, lunga la persistenza.
– Domaine FL – Le Parc 2019
Buona intensità, bel frutto, pesca gialla, leggere note di zenzero.
Buona struttura, sapido, legno dolce, leggeri accenni piccanti, buona la persistenza.
– Domaine de la Bergerie – Clos le Grand Beaupréeau 2018
Buona intensità, frutto giallo maturo, leggeri accenni pungenti.
Dotato di buona struttura, fresco, pesca gialla e legno dolce, note piccanti, buona la persistenza.
– Château Pierre-Bise – Clos de la Coulaine 2020
Di buona intensità olfattiva, pesca gialla, note tropicali.
Morbido e succoso, succo di pesca, discreta vena acida e lunga persistenza.
– Domaine du Petit Métris – Clos de la Marche 2020
Buona intensità olfattiva, pesca bianca, pera, leggera nota pungente.
Fresco, sapido e succoso, bel frutto, pera, pesca, mela, lunga la persistenza.
– Château de Plaisance – 2021
Bel naso, intenso, fresco, verticale, frutta a polpa bianca, accenni d’agrumi.
Buona la sua struttura, sapido e succoso, buona la vena acida, leggere note piccanti, accenni di zenzero, buona la persistenza.
– Moulin de Chauvigné – Clos Brochard 2021
Buona l’intensità olfattiva, pesca bianca, accenni d’agrumi, legger note piccanti.
Dotato di buona struttura, morbido, pesca bianca matura, nocciolato, vanigliato, buona la persistenza.
Lorenzo Colombo