Soave Cru: il futuro è dei piccoli
Venerdì 17 giugno, in coda alla manifestazione “Vulcania” è stato presentato alla stampa il progetto SOAVECRU.
La giornata è iniziata con un minitour che ha portato la stampa accreditata a visitare alcuni vigneti dei soci -sono sedici le aziende coinvolte in questo progetto-, e in uno di questi è stato illustrata la sperimentazione in atto per portare ad un’agricoltura sempre più sostenibile utilizzando, per il controllo della cicalina, sia il metodo della confusione sessuale, sia attraverso l’uso del “bacillo thuringiensis” che impedisce alle larve di nutrirsi. Si tende in questo modo a rendere il vigneto sempre più amico dell’ambiente, inoltre i soci di Soavecru si stanno sperimentando anche tecniche innovative con l’uso di oli essenziali provenienti da Israele e anche in cantina si sta lavorando per l’eliminazione dell’anidride solforosa, aderendo al disciplinare FreeWine.
Nel Palazzo Vescovile di Monteforte d’Alpone, si è quindi tenuta la conferenza stampa, introdotta dalle parole di Carlo Tessari, sindaco della cittadina “Monteforte d’Alpone lo scorso autunno si è fatto conoscere per i tristi fatti di cronaca legati all’alluvione; ora vogliamo riaccendere una speranza. Ci piacerebbe che Palazzo Vescovile, che oggi è stato la sede della presentazione di Soavecru, divenisse un centro permanete per la valorizzazione dell’enologia locale”.
Soavrecru nasce con l’obiettivo di rendere protagoniste le aziende di piccole dimensioni che credono nel Soave, inteso come prodotto di qualità che può vantare ben 80 anni di storia.
Per farlo l’associazione ha intrapreso un programma originale: “Abbiamo deciso di partire dalla nostra ricchezza, ovvero la nostra esperienza e il nostro sapere, per condividerla con gli altri” afferma Sandro Gini, presidente dell’associazione “Non vogliamo perdere le caratteristiche di viticoltori legati al proprio territorio, per questo nello statuto vi è l’obbligo di rimanere aziende di piccole dimensioni. Vogliamo dare più valore ai nostri vini e per farlo abbiamo messo a punto un programma. Oggi, a soli due mesi dalla prima presentazione, abbiamo esposto i primi fatti.”
Prossimo passo sarà la formazione aperta a tutti che partirà all’inizio di novembre con i corsi di Terra Viva “Soavecru nasce all’insegna della formazione e della condivisione. Questa è la nostra forza” ha commentato Paolo Zardini in rappresentanza di Terra Viva.
In chiusura si sono potuti assaggiare i vini dei soci aderenti accompagnati da prodotti tipici veronesi.
Lorenzo Colombo
pubblicato in origine su www.vinealia.org
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