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Verticale storica di Madame Martis

L’azienda Maso Martis nasce nel 1990, nel senso che Roberta Giuriali ed Antonio Stelzer iniziano a produrre vino in proprio in quell’anno e sin da subito si dedicano principalmente agli spumanti Metodo Classico.

Tra le diverse tipologie di Trento Doc prodotte spicca, come vino di punta, il “Madame Martis” Brut Riserva Millesimato prodotto in pochissimi esemplari, a partire dal 1999.
Contrariamente alla maggior parte dei Trento Doc, qui il vitigno principale è il Pinot nero (70%), al quale s’aggiungono il 25% di Chardonnay ed il 5% di Pinot meunier. Lo Chardonnay fermenta e sosta in barriques sino al momento del tiraggio, almeno otto anni la sosta sui lieviti in bottiglia.
Questa formula è rimasta costante nel tempo, da notare invece l’incremento del residuo zuccherino nel corso degli anni, si è infatti passati dai 3,5 g/i del 1999, rimasti uguali nell’annata 2001, ai 4,0 g/l del 2003, 5,0 g/l del 2005, 5,5 g/l del 2007 sino ai 7,5 g/l dell’ultima annata, la 2009, questo però non ci è parso molto percepibile al palato, essendo sempre ben bilanciato dalla nota acida.

Veniamo alla degustazione, avvenuta durante lo scorso Vinitaly e guidata da Alessandra Caroni, responsabile di WineSoul.

2007 – Tiraggio maggio 2008, sboccatura marzo 2017 – Bottiglie prodotte 1.000
Maturazione abbastanza precoce per quest’annata, tanto ché tutte le uve per il Madame Martis sono state raccolte tra l’11 ed il 18 agosto.

Giallo carico luminoso, dorato.
Discreta l’intensità olfattiva, note tostate di nocciole, frutta secca, pesca gialla matura.
Strutturato, tostato, sapido e molto fresco, buona la vena acida, tornano i sentori di frutta secca, di nocciole e di frutta gialla, lunghissima la persistenza. 90/100

2005 – Tiraggio maggio 2006, sboccatura aprile e ottobre 2015 – Bottiglie prodotte 1.000
Annata piuttosto piovosa il ché ha ritardato la maturazione delle uve che sono state vendemmiate tra il 4 ed il 9 di settembre.

Giallo dorato intenso, luminoso.
Meno tostato del precedente vino (ritroviamo comunque le nocciole tostate), sentori di fieno.
Intenso, di buona struttura, sapido, minerale, note tostate con accenni vegetali di fieno, lunghissima la persistenza. 87-88/100

2003 – Tiraggio maggio 2004, sboccatura luglio 2012 – Bottiglie prodotte 500
Annata decisamente calda (si sente anche nel vino), per evitare perdita d’acidità la vendemmia si è svolta tra il 14 ed il 18 agosto, inoltre non è stata effettuata la fermentazione malolattica sulla base spumante.

Giallo dorato, intenso e luminoso.
Un poco chiuso all’inizio, sentori di lieviti, legno percepibile, leggeri e piacevoli accenni ossidativi che rimandano alla mela.
Intenso e strutturato, succoso e sapido, si ripresentano le leggere note ossidative (mela, buccia di mela), lunga la sua persistenza. 87/100

2001 – Tiraggio giugno 2002, sboccatura giugno 2010 – Bottiglie prodotte 500
Un’estate non troppo calda ha permesso di lasciar maturare le uve sino alla prima decade di settembre per quanto riguarda lo Chardonnay e sino alla seconda decade per quanto riguarda i Pinots.

Color oro, molto intenso, luminoso.
Un poco chiuso, s’apre quindi su sentori di fieno, frutta secca, nocciole, mela matura.
Intenso e succoso, freschissimo, con belle vena acida, agrumi maturi, eleganti accenni ossidativi, lunghissima la persistenza. Notevole. 93/100

1999 – Tiraggio aprile 2000, sboccatura maggio 2008 – Bottiglie prodotte 500
Bellissima annata la 1999, la vendemmia per tutte le uve del Madame Martis si è svolta nella prima decade di settembre.

Color oro antico.
Un poco chiuso, di media intensità, note tostate e di buccia di mela.
Intenso, accenni ossidativi sostenuti da una spiccata vena acida, fresco, tostato, lunghissima la persistenza.
In forma smagliante, nonostante l’età. L’abbiamo preferito alla bocca. 90-91/100

2009 (in anteprima) – Tiraggio maggio 2010, sboccatura febbraio 2019 – Bottiglie prodotte 2.680
Nuovamente vendemmia agostana per il 2009, le uve sono state raccolte tra il 17 ed il 21 agosto.

Giallo dorato scarico, luminoso.
Bel naso, pulito, fresco, intenso, agrumato, sentori di pesca bianca e confetto.
Fresco, intenso, agrumato (arancio maturo), succoso, sentori di lieviti, lunghissima la persistenza. 92-93/100
Lorenzo Colombo