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Zorzettig e la selezione Myò

Caso vuole che la degustazione delle nuove annate dei vini della selezione Myò dell’azienda Zorzettig si sia tenuta presso il ristorante Verso, che solamente due giorni prima, ovvero il 14 novembre ha ottenuto in un solo colpo il riconoscimento delle due stelle da parte della Guida Michelin.
Complimenti quindi ai fratelli Marco e Remo Capitaneo che ora debbono gestire e mantenere questo importante (ed ingombrante) riconoscimento, ma dalle preparazioni che abbiamo potuto gustare durante la presentazione dei vini di Annalisa Zorzettig, siamo più che sicuri che assolveranno tranquillamente quest’impegnativa prova.
Unico piccolo (ma non troppo) appunto allo staff del ristorante è dato dal fatto che purtroppo i vini sono stati penalizzati dai bicchieri che sapevano in maniera netta di cartone, non certamente una buona presentazione per un ristorante, per di più stellato.

Ma veniamo ai vini, alcuni dei quali avevamo già assaggiato un paio d’anni addietro, si trattava ovviamente di annate diverse e precisamente la 2019 per Friulano e Pinot Bianco e 2018 per I Fiori di Leonie, vi rimandiamo quindi a quell’articolo (vedi) per quanto riguarda le informazioni su queste tipologie di vini, sulla linea Myò e sull’azienda.

I vini degustati

 – Friuli Colli Orientali Pinot Bianco “Myò”2021
Si presenta nel bicchiere con un color giallo paglierino luminoso di buona intensità.
Bel naso, dove cogliamo sentori di frutta a polpa bianca con la pesca in evidenza.
Fresco, sapido e succoso, mediamente strutturato, vi ritroviamo un bel frutto unito a sentori d’erbe aromatiche, buona la sua persistenza.

 – Friuli Colli Orientali Friulano “Myò” 2021
Il colore è giallo paglierino luminoso di buona intensità.
Discretamente intenso al naso che s’esprime su sentori di frutta a polpa gialla e su accenni d’erbe officinali.
Sapido e succoso, di media struttura, frutta a polpa gialla, mela, buona la sua persistenza con fin di bocca leggermente ammandorlato.

 – Friuli Colli Orientali Sauvignon “Myò” 2021
Le uve provengono da tre distinte zone, La part alta dei Colli di Spessa e d’Ipplis e la parte pedecollinare dei Colli di Novacuzzo.
I vigneti hanno dai 20 ai 50 anni d’età e sono allevati a Guyot e a Doppio capovolto con densità di 4.000 ceppi/ha.
La fermentazione s’effettua per l’85% della massa in vasche d’acciaio e per la parte rimanente in barriques francesi, negli stessi contenitori il vino s’affina per sei mesi prima d’essere assemblato in vasche d’acciaio dove sosta per altri sei mesi, seguita da un ugual tempo in bottiglia.

Color paglierino luminoso di buona intensità.
Pulito, tipico, vi cogliamo un’esplosione di frutta tropicale, ananas, melone maturo.
Dotato di buona struttura, succoso, con frutta tropicale in evidenza, succo d’ananas, acidità agrumata, lunga la persistenza.
Negli ultimi tempi, e con vini come questo, ci stiamo ricredendo (in parte) sul fatto che il Sauvignon blanc non sia da collocarsi tra i nostri vitigni preferiti.

 – Friuli Colli Orientali “Myò” “I Fiori di Leonie” 2020
Color giallo paglierino luminoso con riflessi dorati.
Al naso cogliamo leggere note vanigliate e aromatiche, poi frutta a polpa gialla.
Sapido, di discreta struttura, frutta a polpa gialla, media la persistenza.

Friuli Colli Orientali Schioppettino “Myò” 2019
Le uve provengono dalle zone pedecollinari dei Colli di Spessa e di Novacuzzo, i vigneti sono posti su suoli composti da “Ponca” (marne e arenarie disgregate), le vigne, che hanno un’età media di 30 anni sono allevate a Guyot e doppio capovolto con densità di 4.000 ceppi/ha.
La fermentazione si svolge in vasche d’acciaio mentre l’affinamento prevede per un terzo del vino l’uso di barriques, per un terzo quello di tonneaux e per l’altro terzo di botti di rovere di Slavonia, il tutto per 18 mesi, dopo l’assemblaggio seguono ulteriori sei mesi di sosta in bottiglia.

Rubino-granato di discreta intensità.
Buona la sua intensità olfattiva, frutta rossa fresca, ciliegia, note floreali di fiori rossi, accenni di legno dolce.
Fresco e sapido al palato, succoso, di media struttura, bella trama tannica con tannino delicato, asciutto, lunga la persistenza.
Un vino di non grande complessità ma di piacevolissima beva.

 – Friuli Colli Orientali Pignolo “Myò” 2016
I vigneti, di trent’anni d’età, si trovano nella fascia pedecollinare dei Colli di Spessa e sono allevati a doppio capovolto e a Guyot con densità di 4.000 ceppi/ha.
Fermentazione e maturazione del vino seguono gli stessi procedimenti dello Schioppettino.

Color rubino-granato di media intensità.
Buona la sua intensità olfattiva, leggere note balsamiche, accenni vegetali, ricordi di legno.
Asciutto, con tannino ben presente ed un poco verde, note vegetali, peperone, accenni piccanti, pepato, buona la persistenza.
Nonostante abbia sette anni sulle spalle, siamo ancora di fronte ad un vino molto (troppo) giovane, che ancora deve trovare un suo preciso equilibrio.

 – Friuli Colli Orientali Picolit “Myò” 2019
Le uve provengono dalla parte alta dei Colli di Spessa, i vigneti hanno un’età media di 30 anni e sono allevati a Guyot con densità di 4.000 ceppi/ha.
La vendemmia s’effettua a metà ottobre e le uve vengono poste ad appassire in cassette sino alla fine di novembre, dopo la pressatura il mosto fermenta in barriques sino a primavera, quindi s’affina negli stessi contenitori per un anno, seguono sei mesi di sosta in bottiglia prima della commercializzazione.

Oro antico il colore, luminoso.
Bel naso, intenso e complesso, crema pasticcera, accenni di canditi.
Morbido e fresco, canditi, frutta tropicale, zenzero, lunga la sua persistenza.
Notevole.
Lorenzo Colombo