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Tintilia del Molise Rosato Doc “Rosator” 2018 – Az. Agr. Cianfagna

La tintilia è un vitigno sorto agli onori della cronaca da poco tempo, anche se in realtà pare sia arrivato in Molise, proveniente dalla Spagna, ad opera dei Borboni e, nell’’800 era assai diffuso, spingendosi anche nel vicino Abruzzo e nel Sannio.
Caduto in disuso nel dopo fillossera, vuoi perché non molto produttivo, vuoi perché la viticoltura s’era spostata in zone più pianeggianti, subì un’ulteriore della sua superficie vitata nel secondo dopoguerra, con lo spopolamento delle zone interne collinari.

Si ricomincia a parlare di tintilia verso la fine degli anni ’80, dopo lo scandalo del metanolo, vengono compiuti diversi studi sul vitigno, anche coll’ausilio dell’Università del Molise e finalmente, nel 2002, viene iscritto nel registro Nazionale delle Varietà di Vite.
Gli ettari vitati nel 2010 (data dell’ultimo censimento agricolo) risultavano essere 111 ed il vitigno può essere utilizzato in due vini a denominazione: Tintilia del Molise e Pentro d’Isernia, ed in due ad IGT: Terre degli Osci e Rotae.

Ormai sono diversi i produttori che stanno puntando su questo vitigno e nel 2017, sette cantine molisane – tra cui l’azienda Cianfagna- hanno costituito il Consorzio di Tutela della Tintilia del Molise.

L’Azienda Agricola Cianfagna

Cianfagna- Vigneti

Seppur dedita alla produzione agricola sin dal 1860, l’azienda Cianfagna nasce nel 1999 ad opera di Vincenzo Cianfagna.
Attualmente sono cinque gli ettari vitati, quattro a tintilia ed uno ad aglianico, situati nel comune di Acquaviva Collecroce in provincia di Campobasso, a 500 metri slm; l’altitudine e la particolare ventilazione garantiscono uno sbalzo termico tra giorno e notte che può arrivare anche a 15°C, favorendo così la concentrazioni di profumi ed aromi nell’uva.
Il suolo è di prevalente natura argillosa ed il sistema d’allevamento è a Cordone speronato.

Il vino

Per la produzione di questo vino le uve di tintilia vengono raccolte anticipatamente, il particolare colore del vino è dato dalla macerazione sulle bucce che si protrae per 24-36 ore, la fermentazione, a bassa temperatura, viene svolta tramite l’utilizzo dei soli lieviti indigeni.

Intenso il colore che è un insieme di rosa-granato-ramato intenso-buccia di cipolla aranciata.
Buona l’intensità olfattiva, si colgono sentori di fieno, tabacco dolce, piccoli frutti rossi macerati.
Fresco e fruttato alla bocca, ciliegia, fragole e lamponi macerati, agrumi maturi (arancio), buone sia la struttura come pure la vena acida e la persistenza, chiude con un leggero accenno aromatico che rimanda alle rose.
Lorenzo Colombo

1 commento

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  1. […] I vigneti si sviluppano su 35 ettari, dove trovano dimora la Tintilia, vitigno simbolo del Molise, oltre a Montepulciano, Falanghiana e Trebbiano. Da queste uve si ricavano nove vini, tra i quali due diverse interpretazioni della Tintilia, il vitigno simbolo del Molise per il quale vi rimandiamo a quanto scritto in precedenza qui. […]

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