Alla scoperta dell’Amarone con Le Famiglie Storiche (2ª parte)
Caratteristiche colturali e organolettiche dei vitigni storici, loro diffusione e influenza nei diversi stili di Amarone
Nel secondo incontro con le Famiglie Storiche si è parlato dei vitigni tradizionali utilizzati nella composizione dell’Amarone e sulla loro influenza sulle caratteristiche organolettiche che andranno a conferire ai vini.
Nicola Frasson ha evidenziato le caratteristiche di Corvina e Corvinone, i due principali vitigni nella composizione dell’Amarone, entrambe vitigni dotati di una carica colorante non molto elevata, caratterizzati dall’aspetto olfattivo giocato su profumi di frutta rossa selvatica, ciliegia in primis e da note floreali e speziate che rimandano al pepe, bianco nella Corvina e nero nel Corvinone.
Mentre ha definito meno interessante la Rondinella, vitigno dalla produzione costante negli anni e facile da gestire, ma di non grande interesse per la produzione degli Amarone (secondo lui ovviamente).
Ci si è inoltre soffermati sul cambiamento avvenuto negli ultimi anni nel processo di appassimento delle uve, svolto in passato in fruttai posti in collina e condizionato di conseguenza dall’andamento climatico, mentre, la maggior parte di questa fondamentale operazione viene effettuata nella maggior parte dei casi in locali condizionati, dove temperatura ed umidità possono essere gestite in maniera assai precisa, secondo le esigenze dei vari produttori.
Oltre a Frasson erano presenti all’incontro Sabrina Tedeschi, Alessandro Venturini e Raffaele Boscaini (Masi) con i rispettivi vini.
Come nella Masterclass della scorsa settimana (vedi) sono stati presentati tre vini dell’ultima annata -in questo caso la 2015- e tre che rappresentano il principale Amarone aziendale di annate diverse.
Ecco dunque i vini, nel loro ordine di presentazione:
L’annata 2015
– Masi – Amarone della Valpolicella Classico Docg “Costasera” 2015 – 15% Vol.
70% Corvina 25% Rondinella 5% Molinara
I vigneti, situati in diversi comuni della Valpolicella Classica sono volti a Ovest, Sud-Ovest, guardano quindi al tramonto, da qui il nome del vino, i suoli sono in parte calcarei ed in parte basaltici.
La vendemmia s’effettua tra la fine di settembre e l’inizio d’ottobre, le uve riposano quindi in fruttaio sino a fine gennaio, la fermentazione alcolica viene svolta o in botti di rovere o in vasche d’acciaio con una macerazione di 45 giorni, l’80% del vino s’affina quindi in botti di grandi dimensioni, mentre la parte rimanente in piccoli fusti in parte nuovi, il tutto per una trentina di mesi.
Il colore è un rubino-granato luminoso di media intensità.
Bel naso, intenso ed ampio, con profumi che spaziano dal fruttato (ciliegia matura) allo speziato (pepe), si colgono inoltre note balsamiche, spezie dolci ed accenni terrosi di sottobosco.
Asciutto al palato, sapido e con bella trama tannica, sentori di ciliegia sotto spirito, pepe e cannella, note di liquirizia sulla lunga persistenza.
– Venturini – Amarone della Valpolicella Classico Docg “Campo Masua” 2015 – 16,5% Vol.
Corvina 70%, Rondinella 20%, Corvinone 10%
I vigneti, allevati a Pergola trentina con densità di 3.000 ceppi/ettaro si trovano a 250 metri d’altitudine con esposizione Sud-Ovest su suoli di natura calcarea, l’età media delle viti è di 30 anni e la resa media è di 60 q.li/ettaro.
La vendemmia si effettua nella seconda settimana di settembre e l’appassimento si protrae sino al mese di febbraio, la vinificazione prevede una macerazione sulle bucce di 45 giorni, dopo la svinatura il vino s’affina per 36 mesi parte in botti e parte in tonneaux.
Si presenta con un color granato di buona intensità.
Ampio ed elegante al naso dove si coglie un frutto rosso surmaturo, note balsamiche e da distillato, sentori di spezie dolci, vaniglia e cannella ma anche pepe.
Morbido al palato, con trama tannica presente ma discreta, buona nota alcolica, leggeri accenni piccanti che rimandano al pepe, frutta a bacca rossa, ciliegie mature e prugne, chiude con lunga persistenza su sentori di radici.
– Tedeschi – Amarone della Valpolicella Docg “Marne 180” 2015 – 16,5% Vol.
35% Corvina, 35% Corvinone, 20% Rondinella, 10% Rossignola, Oseleta, Negrara, Dindarella
Iniziamo dal nome che sta ad indicare sia la natura del suolo dove si trovano i vigneti, ovvero le marne, che l’esposizione, da Sud-Ovest a Sud-Est, cioè 180°.
Le uve provengono da diversi vigneti situati sulle colline di Mezzano e Tregnano, l’età media dei quali è di circa 20 anni, i suoli sono argilloso-calcarei, composti da marne, il sistema d’allevamento è a Guyot con densità di 5.500 ceppi/ettaro e con resa di 80 q.li/ettaro.
La vendemmia si svolge tra la fine di settembre e l’inizio d’ottobre e l’appassimento delle uve si protrae per circa quattro mesi, la vinificazione prevede una lunga macerazione che può arrivare anche ai due mesi mentre l’affinamento viene effettuato in botti di rovere per 30 mesi.
Color granato compatto, di buona intensità.
Fresco al naso, con sentori mentolati ed accenni vegetali che rimandano al finocchietto selvatico, al sedano ed al peperone, note di salamoia.
Decisamente fresco anche al palato dove ritroviamo i sentori vegetali e d’erbe aromatiche percepiti al naso uniti a note piccanti che rimandano al pepe, buona la trama tannica e lunga la sua persistenza.
Un vino piuttosto diverso dai due precedenti, connotato da una spiccata freschezza.
Le altre annate
– Masi – Amarone della Valpolicella Classico Docg “Campolongo di Torbe” 2012 – 16% Vol.
70% Corvina, 25% Rondinella, 5% Molinara
Le uve provengono da un singolo vigneto -che dà nome al vino- situato nel comune di Negrar, si trova tra i 375 ed i 400 metri d’altitudine su suoli calcareo-marnosi e basaltici, le viti sono collocate su balze sostenute da marone (i tipici muretti a secco della Valpolicella) e sono esposte a Sud-Ovest.
La vendemmia viene effettuata tra la fine di settembre e l’inizio d’ottobre, le uve rimangono in appassimento sino alla metà del mese di febbraio, la fermentazione si svolge in botti di grandi dimensioni con una macerazione di 45 giorni mentre l’affinamento viene effettuato in botti da 30-40 ettolitri per il 60% del vino e in fusti da 600 litri, parzialmente nuovi, per la parte rimanente, il tutto per tre anni.
Profondo e compatto il colore.
Intenso al naso, balsamico ed elegante, vi si colgono un dolce e maturo frutto rosso, prugne secche, note terrose di sottobosco, olive, sedano, erbe officinali.
Vino maturo alla bocca, con sentori di surmaturazione, rinfrescato però da una bella vena acida e da una buona trama tannica, sentori di liquirizia forte e di radici, lunga la sua persistenza.
– Venturini – Amarone della Valpolicella Classico Riserva Doc 2009 – 16,5% Vol.
Corvina 70%, Rondinella 25%, Molinara 5%
Rispetto al “Campo Mausa” cambia la resa per ettaro, ridotta a 35 quintali, l’epoca di vendemmia che è più avanzata (prima metà d’ottobre), le uve vengono pigiate nel mese di gennaio e la macerazione si protrae per 45 giorni, ben cinque anni la durata dell’affinamento in legno ai quali segue un ulteriore anno di sosta in bottiglia.
Color granato con unghia aranciata.
Elegante e balsamico al naso, con note aromatiche e sentori di legno dolce e spezie dolci, prugne secche, castagne, ciliegie, cioccolato e caramella al caffè.
Fresco e verticale, con tannino deciso, frutto scuro, ritroviamo le note di cioccolato e caramella al caffè, leggermente vegetale, lungo il fin di bocca su sentori di bastoncino di liquirizia.
Pur essendo il più datato tra i vini in assaggio sembra assai più giovane rispetto alla sua reale età.
– Tedeschi – Amarone della Valpolicella Classico Riserva “Capitel Monte Olmi” 2015 – 17% Vol.
30% Corvina, 30% Corvinone, 30% Rondinella, 10% Oseleta, Negrara, Dindarella, Croatina e Forselina
Il nome del vino deriva dal vigneto dal quale provengono le sue uve, situato a Pedemonte ha un’estensione di 2,5 ettari ed esposizione a Sud-Ovest.
Posizionato su terrazzamenti adotta come sistema d’allevamento la tradizionale Pergola trentina, con densità di 3.500 ceppi/ettaro, con resa di 60 q.li/ettaro, i suoli, di natura morenica, sono argillosi-calcarei.
Già negli anni ’60 del secolo scorso Renzo Tedeschi aveva iniziato a vinificare separatamente le uve di questo vigneto avendone individuate le potenzialità e facendone così uno dei primi Cru della Valpolicella.
la vendemmia s’effettua in genere tra la fine di settembre e l’inizio d’ottobre e l’appassimento in fruttatio dura circa quattro mesi, la vinificazione prevede una prolungata macerazione che può arrivare anche ai due mesi, l’affinamento si svolge in botti di rovere si Slavonia di grandi dimensioni per almeno quattro anni.
Compatto e profondo il colore, unghia color prugna.
Molto profumato al naso, floreale, balsamico, mentolato, con sentori vanigliati e leggeri accenni vegetali.
Fresco al palato, deciso il suo ingresso alla bocca, si colgono ciliegie asprigne e sentori mentolati, con note piccanti di pepe e peperone, tannino deciso, lunga la persistenza su sentori di amaro alle erbe.
Come nell’altro vino dell’azienda anche in questo troviamo una grande freschezza e meno rotondità rispetto ai due vini precedenti.
In conclusione:
Molto interessante anche questa seconda degustazione degli Amarone delle Famiglie Storiche, tra le cose che abbiamo colto va segnalata la differenza netta riscontrata tra lo stile dei vini dell’Azienda Tedeschi rispetto a quelli delle altre due aziende, maggior freschezza e verticalità, sentori leggermente vegetali, note floreali.
Ci ha molto colpito inoltre la Riserva di Venturini, un vino che non dimostrava affatto la sua età, ancora fresco e vibrante e siamo certi che in una degustazione alla cieca difficilmente sarebbe stato riconosciuto come il più “vecchio” tra quelli degustati, mentre i vini di Masi ci sono parsi più aperti e maturi.
Rimaniamo quindi in attesa del prossimo appuntamento, per proseguire questo interessante confronto.
Lorenzo Colombo
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