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Antica Hirpinia, interpretazioni d’Aglianico

Avevamo assaggiato i vini prodotti con uve Aglianico da quest’azienda nel mese di febbraio del 2023 (vedi), mentre più recentemente avevamo avuto il piacere di degustare i vini bianchi, prodotti con uve Coda di Volpe, Falanghina, Greco di Tufo e Fiano (vedi), ora invece ci accingiamo ad assaggiare la nuova produzione di Irpina Aglianico e di Taurasi e la prima cosa che ci balza all’occhio sono le nuove etichette.

Ma veniamo all’assaggio di questi due vini che ci sono molto piaciuti

Irpinia Aglianico Doc 2019
Questo è uno dei vini che avevamo assaggiato nel febbraio 2023, andiamo quindi a vedere se e com’è eventualmente cambiato a distanza di oltre 18 mesi anche perché si tratta quasi certamente di un lotto diverso, non solo per il cambio d’etichetta ma anche perché la scheda tecnica riporta informazioni differenti rispetto a quant’avevamo riferito lo scorso anno.

Le uve provengono da un vigneto certificato biologico situato nel comune di Fontanarosa, in località Piana delle mele, il sistema d’allevamento è a Cordone speronato con densità d’impianto di 4.000 ceppi per ettaro e con una resa di 80 quintali/ha.

La fermentazione si svolge in vasche d’acciaio con una macerazione sulle bucce di un paio di settimane, e l’affinamento avviene in barriques di rovere francese e in botti da 80 hl per un periodo di 12 mesi, le due masse vengono quindi assemblate in serbatoi di acciaio.

Color granato, profondo e luminoso.
Buona la sua intensità olfattiva, note balsamiche, vanigliate e mentolate, sentori di liquirizia e prugne secche, accenni di radici, elegante.
Dotato di buona struttura, asciutto, trama tannica importante ma in equilibrio, frutta dolce a bacca scura, vaniglia, caffè e cioccolato, accenni di pepe, lunga la persistenza con fin di bocca su sentori di liquirizia.

 – Taurasi Docg 2018
Le uve provengono dallo stesso vigneto dell’Irpinia Aglianico, la fermentazione -che prevede una macerazione sulle bucce di 20-25 giorni- si svolge in vasche d’acciaio mentre l’affinamento avviene per il 60% del vino in botti da 80 ettolitri per 18 mesi e per il restante 40% in barriques per 12 mesi dopo di che s’effettua l’assemblaggio in vasche d’acciaio, dopo l’imbottigliamento il vino riposa per sei mesi prima della commercializzazione.

Profondissimo e luminoso il colore, unghia purpurea.
Bel naso, intenso, elegante, balsamico, frutta a bacca scura, spezie scure, vaniglia, liquirizia dolce forte, accenni di radici dolci.
Strutturato intenso, fresco, sapido e succoso, buona la trama tannica, frutta a bacca scura, more, leggere note piccanti, spezie, vaniglia, accenni di caffè, lunga la persistenza su note piacevolmente amaricanti.
Notevole.
Lorenzo Colombo