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Centorame, vini del territorio teramano

Casoli è una frazione del comune di Atri, in provincia di Teramo, qui, a pochi chilometri di distanza dal Mar Adriatico si trova l’Azienda Agricola Centorame di Lamberto Vannucci.

Ci siamo stati a inizio Marzo, in occasione dell’Anteprima dei vini della Docg Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane (evento del quale abbiamo scritto qui) ed abbiamo così potuto degustare alcuni dei vini prodotti tra i quali assai interessante s’è rivelata una verticale del vino di punta, ovvero il Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg “Castellum Vetus”.

L’azienda nasce ufficialmente nel 1987 ad opera del padre di Lamberto, anche se già negli anni Sessanta il nonno coltivata quattro ettari di terreno dove si trovavano olivi, alberi da frutta e vigne, è però solamente nel 2002 che Lamberto decide di vinificare in proprio e commercializzare con propria etichetta.
Attualmente l’azienda può contare su tredici ettari di vigna, tre ad uliveto, uno ad alberi di ciliegio mentre su un altro ettaro e mezzo sono situati i pannelli per l’impianto fotovoltaico che garantisce il fabbisogno energetico aziendale.

I vitigni coltivati sono quelli tipici del territorio, Montepulciano e Trebbiano in primis, ma anche Pecorino e Passerina, mentre le etichette prodotte sono una dozzina per un totale di circa 100.000 bottiglie annue il 40% delle quali vengono esportate.
Circa 10.000 sono le bottiglie di Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane.

 – Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg “Castellum Vetus”: la verticale
Frutto di uve Montepulciano in purezza provenienti da un vigneto di 27 anni d’età situato a 200 metri d’altitudine su suolo franco argilloso con esposizione Est-Ovest, il sistema d’allevamento è a Pergola abruzzese con densità d’impianto di 1.660 ceppi/ettaro e con resa di 80 q.li/ha.
Il vino s’affina per 15 mesi in barriques di rovere francese e successivamente per un anno in bottiglia, quattro le annate degustate.

2017 – Color granato-rubino di discreta intensità.
Media l’intensità olfattiva, bello il frutto rosso maturo, leggere note balsamiche.
Strutturato e succoso, con buona trama tannica, accenni piccanti, pepati, lunga la sua persistenza.
Ancora molto giovane.

 – 2008 – Color granato di discreta profondità.
Naso un poco rustico, sentori selvatici, accenni floreali, si apre attendendolo nel bicchiere.
Asciutto, tannino un poco secchino, sentori di radici e rabarbaro, chiude leggermente amarognolo.

2007 – Granato, profondo e luminoso.
Bel naso, intenso ed elegante, frutto nitido e pulito, balsamico, note vanigliate.
Succoso e strutturato, fresco ed asciutto, bella trama tannica, note piccanti, sentori di bastoncino di liquirizia, buona la sua persistenza.

2006 – Profondo il colore, molto bello.
Intenso al naso, accenni balsamici e di legno dolce, leggere note selvatiche.
Dotato di buona struttura, fresco, sentori di bastoncino di liquirizia, note piccanti, lunga la sua persistenza.

Tra i quattro vini degustati abbiamo preferito le due annate più vecchie, ovvero la 2006 e la 2007, dove abbiamo trovato vini ancora freschi ed in piena maturità, molto (troppo) giovane il vino del 2017, mentre quello dell’annata 2018 l’abbiamo trovato sottotono, forse a causa di una bottiglia problematica.

Oltre a questa verticale abbiamo potuto degustare altri vini, eccoli:

 – Trebbiano d’Abruzzo Doc “Castellum Vetus” 2018
Il vigneto, di 27 anni d’età è situato a 200 metri d’altitudine su suolo franco argilloso, il sistema d’allevamento è a tendone con potatura a Guyot e con densità d’impianto di 1.600 ceppi/ettaro, la resa è di 90 q.li/ha.
Dopo una criomacerazione di 48 ore il mosto fermenta in tonneaux da cinque ettolitri dove poi il vino sosta in affinamento per 10 mesi ai quali ne seguono altri sei di riposo in bottiglia.

Il colore è giallo paglierino di buona intensità.
Mediamente intenso al naso dove si colgono sentori di frutta a polpa gialla.
Strutturato, asciutto, con leggeri accenni tannici e note fumé, buona la sua persistenza.

 – Cerasuolo d’Abruzzo “San Michele” 2021
Le uve, Montepulciano in purezza, provengono da un vigneto di 21 anni d’età situato a 220 metri d’altitudine con esposizione Est su suolo franco argilloso, il sistema d’allevamento è a Tendone con potatura a Guyot e la densità d’impianto è di 1.660 ceppi/ettaro con resa di 100 q.li/ha.
Fermentazione con macerazione per 16 ore sulle vinacce, affinamento per tre mesi in vasche d’acciaio e per due mesi in bottiglia.

Color cerasuolo scarico.
Naso di buona intensità dove emergono sentori di frutti di bosco.
fresco, sapido e succoso, con un bel frutto ed una lunga persistenza.
Piacevolissima la beva.

 – Montepulciano d’Abruzzo “Liberamente” 2020
Da uve Montepulciano in purezza provenienti da un vigneto posto a 220 metri d’altitudine su suolo franco argilloso con esposizione Est-Ovest, viene prodotto senz’alcuna aggiunta di solfiti.

Color rubino luminoso di buona intensità.
Pulito al naso, mediamente intenso, vi si coglie un frutto rosso maturo.
Succoso e di discreta struttura, fresco ed asciutto, vi troviamo un bel frutto ed una nota piccante che rimanda al pepe, molto buona la sua persistenza.
Lorenzo Colombo

Nota: la foto del Cerasuolo è presa dal sito aziendale, di conseguenza l’annata non corrisponde a quanto effettivamente degustato.