Diletta Tonello, una passione per la Durella
L’ultima volta che avevamo scritto in merito ai vini di Diletta Tonello è stato nel novembre dello scorso anno quando, in occasione dell’evento Durello and Friends 2022, avevamo degustato due annate del Lessini Durello Doc “Io Teti” (vedi).
L’occasione d’assaggiare le ultime annate prodotte da quest’azienda di Montorso Vicentino s’è presentata lunedì 18 settembre, quando, a Milano, il distributore Proposta Vini ha presentato parte del suo ampio catalogo.
Abbiamo potuto così degustare, oltre ai Lessini Durello Metodo Classico di Diletta, anche altri vini che mai prima d’ora avevamo assaggiato.
Il primo di questi è stato l’Igt Veneto Bianco Frizzante “Marachelle”, un ancestrale, o vino col fondo, prodotto abbinando alla Durella lo Chardonnay, quest’ultima uva serve a mitigare l’irruenza acida della Durella ed a donare un po’ di volume al vino che viene ottenuto tramite una seconda fermentazione in bottiglia, dove rimane per almeno 3 mesi sui lieviti.
Le uve, provenienti da vigneti situati su suolo di natura vulcanica, vengono vendemmiate a fine settembre.
Il colore è paglierino-verdolino scarico, leggermente velato.
Buona la sua intensità olfattiva, si colgono note agrumate, frutta a polpa bianca, pesca e sentori birrosi dati dalla permanenza sui lieviti.
Fresco alla bocca, di corpo leggero, con sentori di mela e pesca bianca, piacevolissima la sua beva.
Passiamo poi ai Metodo Classico, sempre prodotti da uva Durella in purezza, ne abbiamo assaggiati due, entrambi millesimati, l’Extra Brut “io Teti” e la Riserva Extra Brut “Io Aura”.
– Lessini Durello Doc “Io Teti” Extra Brut 2019
L’uva viene pressata intera e fermenta in acciaio a temperatura controllata.
Una volta imbottigliato il vino rimane sui lieviti per 36 mesi.
Dopo la sboccatura segue un riposo di almeno 3 mesi, prima della commercializzazione.
Paglierino.
Bel naso, intenso e fresco, frutta a polpa bianca, note d’agrumi.
Mediamente strutturato, sapido e dalla spiccata vena acida, quasi citrino, sentori di lime e pompelmo, buona la sua persistenza.
– Lessini Durello Doc Riserva Extra Brut Non Dosato “Io Aura” 2017
L’uva, selezionata in vigna, viene raccolta a fine settembre, dopo la pressatura fermenta in acciaio a temperatura controllata.
La base di riserva è data da una selezione delle migliori vasche.
Una volta imbottigliato il vino rimane sui lieviti per 60 mesi.
Dopo la sboccatura segue un riposo di almeno tre mesi prima di essere commercializzato.
Color giallo paglierino.
Bel naso, ampio, elegante e di buona complessità, frutta a polpa bianca e gialla, agrumi maturi.
Sapido e con spiccata vena acida, bel frutto, buona la struttura e lunga la persistenza. Gran bel prodotto.
In conclusione assaggiamo due vini fermi, il primo è il Monti Lessini Doc “Io Cloe” 2021, sempre prodotto con uva Durella.
Dopo la pressatura soffice delle uve intere il mosto viene illimpidito staticamente tramite raffreddamento, segue la fermentazione a temperatura controllata.
Il vino s’affina poi in botti di cemento per almeno un anno, seguito da un analogo periodo di sosta in bottiglia.
Color paglierino scarico.
Non molto intenso al naso, frutta a polpa gialla, pesca e mela.
Discretamente strutturato, fresco e sapido, buona vena acida, agrumi, mela un poco acerba.
Infine un vino prodotto con uva Garganega, si tratta dell’Igt Veneto Garganega “Io Eos” 2021
L’uva viene raccolta in cassette, nelle quali rimane ad appassire per circa un mese.
Dopo la diraspatura viene lasciata in pressa a macerare sulle bucce per almeno 16 ore, viene quindi pressata e, dopo che il mosto s’è illimpidito inizia la fermentazione. Il vino poi affina in botti di cemento per almeno un anno ed una volta imbottigliato prosegue per qualche mese il suo affinamento.
Paglierino di media intensità.
Buona la sua intensità olfattiva, Note vegetali, erba secca, fieno, erbe officinali.
Discretamente strutturato, note vegetali, chiude leggermente amarognolo.
Lorenzo Colombo