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Divin Orcia 2009

Foto di Virgilio Pronzati, tratta dal sito Tigullio Vino.it

Anche quest’anno siamo stati in Val d’Orcia per il tradizionale appuntamento di DIVIN ORCIA, che questa volta si è svolto a San Giovanni d’Asso, abbinato alla Mostra mercato del tartufo bianco, e di conseguenza anticipato di un mese rispetto allo scorso anno.
Purtroppo l’eccessiva durata di un pranzo, anche se di qualità, ci ha impedito di poter assaggiare gli altri vini che i vari produttori presentavano nella sale del Museo del Tartufo, situato al piano terra del Castello di San Giovanni d’Asso; non è mancata invece la possibilità di visitare alcune aziende del territorio, delle quali riferiremo comunque in altra occasione.

Un’informazione che recepiamo con molto piacere è la proposta di modifica del disciplinare, con l’introduzione della tipologia Orcia Sangiovese, anche Riserva , questo significa che si comincia a credere sempre più nelle potenzialità di questo vitigno, e, con la tipologia Riserva, che richiede un periodo d’affinamento di almeno trenta mesi, di cui ventiquattro in legno, che esiste l’intenzione di produrre anche vini longevi ed importanti, in grado di competere, ma non di scimmiottare, perlomeno ce l’auguriamo, con i più blasonati ed ingombranti vicini di Montalcino e Montepulciano, staremo a vedere tra qualche anno.
In merito alle informazioni sulla zona e sui vini che vi si producono vi rimandiamo a quanto scritto in occasione dell’evento dello scorso anno.
Ora dedichiamoci invece all’analisi dei campioni assaggiati.

LA DEGUSTAZIONE
Ventidue i vini presentati nella degustazione riservata alla stampa, lo stesso numero della scorsa edizione; quattro le annate disponibili, nove vini erano infatti del 2007, otto dell’annata 2006, tre del 2005 e due del 2008, un paio di produttori presentavano lo stesso vino in due diverse annate, inoltre erano presenti alcuni campioni già presentati nella scorsa edizione, e questo ci ha dato la possibilità di verificarne l’evoluzione.
Grande variabilità nella composizione dei vini, la parte del leone la fa ovviamente il Sangiovese, previsto dal disciplinare di produzione in percentuale minima del sessanta percento, tra gli altri vitigni utilizzati notiamo una prevalenza di Merlot e Cabernet Sauvignon, ma anche la presenza di vitigni prettamente toscani, come Colorino, Canaiolo e Malvasia Nera, ed in un caso dello Syrah; ci ha fatto molto piacere trovare il Sangiovese in purezza in ben sette vini, ed in altri sei la sua presenza in percentuale superiore all’ottantacinque percento, segno che i produttori iniziano sempre più a credere in questo grande e soprattutto locale vitigno.

Di seguito le nostre opinioni sui vini degustati, rigorosamente alla cieca, iniziando dai più giovani per giungere a quelli più maturi; quest’anno elenchiamo, fornendone una breve descrizione, i vini più apprezzati seguendo l’ordine di preferenza, come solitamente facciamo, ma anche in base all’annata. Di ciascun vino forniamo, oltre alla nostra valutazione in centesimi, il prezzo franco cantina (indicato sulla lista dei vini fornitaci) ed il numero di bottiglie prodotto.
Prima però volevamo fare alcune considerazioni: la prima è che nel complesso abbiamo trovato vini di buona qualità, oltre la metà dei campioni presentati ha ottenuto valutazioni lusinghiere, ed in alcuni casi abbiamo assegnato dei punteggi parecchio elevati, rispetto al nostro standard; un altro buon numero di prodotti si colloca su una fascia qualitativa media, senza riuscire a dare quel plus che li possa far salire, sempre a nostro parere, nella categoria dei grandi vini; alcuni prodotti, pochi per la verità ci hanno un poco deluso, e questo è avvenuto soprattutto per l’annata 2007, che complessivamente non ci ha entusiasmato, l’ultima annotazione riguarda l’utilizzo dei cosiddetti vitigni internazionali, che quando sono usati in percentuali elevate si fanno sentire, un poco a discapito della “tipicità”.

ANNATA 2008- 
 – Orcia Rosso Doc, di Azienda Agricola Il Pero (Radicofani), Sangiovese in purezza: Profondo, intenso, quasi nero il colore, con unghia violacea. Al naso frutto maturo ed accenni speziati. Di discreta struttura alla bocca, con un buon frutto maturo ed accenni vegetali, buona la persistenza. € 6,00 – 84/100

Selvarella Colleoni, di Azienda Agricola Santa Maria (Montalcino), Sangiovese in purezza: Dal color rubino scarico, di buona luminosità. Buona l’intensità olfattiva, con note animali ed accenni vegetali. Fruttato alla bocca (ciliegia), fresco, pulito, con tannino dolce ed un accenno di piccantezza; un vino semplice e di facile beva, che abbiamo maggiormente apprezzato alla bocca. Bott. 1.333 – € 9,00 – 82-83/100

ANNATA 2007
Petruccino, di Podere Forte (Castiglione d’Orcia), 80% Sangiovese e 20% Cabernet Sauvignon: : Il colore è rubino-violaceo luminoso e di buona intensità, molto bello. Al naso, di buona intensità, si nota un frutto netto e pulito, decisamente elegante. Alla bocca si individua immediatamente una buona struttura, si percepisce un frutto speziato ed un accenno di legno, lunga la persistenza. Un vino notevole, certamente tra i migliori assaggi, anche il prezzo non è da meno. Bott. 5.000 – € 22,00 – 87-88/100

Tenuta Belsedere Orcia Doc, di Azienda Agricola Belsedere (Trequanda), 80% Sangiovese, 10% Merlot e 10% Cabernet Sauvignon: Dal color rubino-violaceo di buona intensità, luminoso. Bel naso, dotato di buona intensità , pulito, con frutto rosso e note di smalto, si percepiscono inoltre accenni di castagna. Di media struttura alla bocca, con frutto speziato ed accenni vegetali, il legno è percepibile e la persistenza notevole. Bott. 57.000 – € 7,50 – 85++ la nostra valutazione.

ANNATA 2006
Petrucci, di Podere Forte (Castiglione d’Orcia), Sangiovese in purezza: Molto bello il colore, rubino luminoso di media intensità. Pulito ed elegante al naso, con sentori balsamici, note di vaniglia ed accenni di castagna, legno ben fuso. Elegante anche alla bocca, equilibrato, con un buon frutto e legno ancora percepibile, buona la persistenza. Un vino tutto giocato sull’eleganza, dove si attende che si smussino un poco le note date dal legno, e questo lo farà il tempo, ai vertici tra le nostre valutazioni; ultima annotazione: il prezzo è molto elevato. Bott. 2.000 – € 60,00 – 88+ la nostra valutazione.

Banditone Rosso Doc Orcia, di Azienda Agricola Campotondo (Castiglione d’Orcia), 90% Sangiovese ed il rimanente Merlot e Colorino: Color rubino-granato, luminoso e di media intensità. Media anche l’intensità olfattiva, pulito ed elegante, con sentori di frutto maturo; un bel naso. Buona la struttura alla bocca, come pure il frutto speziato, tannino deciso ma ben fuso e buona persistenza. Un prodotto notevole, anche rapportato al suo prezzo. Bott. 4.000 – € 7,50 – 88 meno il nostro giudizio.

Sesterzo, di Azienda Agricola Poggio Grande (Castiglione d’Orcia), Sangiovese in purezza: Granato di media intensità, con riflessi rubino. Complesso al naso, con note fruttate, sentori di tabacco ed accenni animali (cuoio). Media l’intensità alla bocca, buona la sua complessità, sapido, con note terziarie ed accenni di castagna. Ci è molto piaciuto, l’abbiamo definito un vino senza troppi accenni di modernità, e con una buona tipicità, se ha senso parlare di tipicità in una zona così vasta. 5.600 le bottiglie prodotte – € 9,00 – 85++ il nostro voto.

Frasi, di Capitoni Marco Azienda Agraria (Pienza), 90% Sangiovese, 8% Canaiolo e 2% Colorino: Color granato di media intensità, con lance rubino. Pulito al naso, elegante, non molto intenso, con accenni di smalto. Pulito anche alla bocca, con una buona speziatura, tannino asciutto ma mai fastidioso, note di castagna; un vino non molto complesso ma di piacevolissima beva. Bott. 4.000 – € 9,40 – 85 meno la nostra valutazione.

Arcere, di Azienda Agricola Poggio al Vento (Castiglione d’Orcia), 85% Sangiovese e 15% Cabernet Sauvignon: Rubino luminoso di buona intensità, molto bello. Al naso frutto rosso maturo, note di spezie dolci ed accenni animali. Un po’ troppo marcato dal legno alla bocca, con tannino asciutto e buona persistenza. Peccato per il troppo legno. Bott. 8.000 – € 8,00 – 83/100

Dongiovanni Orcia Rosso, di Azienda Agricola La Canonica (San Giovanni d’Asso), 90% Sangiovese Grosso e 10% Colorino: Color rubino-granato, intenso e luminoso, molto bello. Intenso al naso, con sentori di smalto e di erbe officinali. Buona la struttura alla bocca, tannino deciso ma mai fastidioso, sentori di smalto, media la persistenza. Bott. 3.000 – € 9,50 – 82+ il nostro voto.

ANNATA 2005
Curzio, di Azienda Agricola Sante Marie (San Quirico d’Orcia), Sangiovese in purezza: Granato intenso con riflessi rubino, luminoso. Pulito e molto elegante al naso, con accenni di castagna. Elegante ed equilibrato anche alla bocca, con una media struttura ed una notevole persistenza. Un vino molto elegante, al quale abbiamo assegnato la più alta valutazione, decisamente interessante il prezzo. Bott. 6.000 – € 9,00 – 88-89/100

Adone, di Azienda Agricola Sante Marie (San Quirico d’Orcia), 70% Sangiovese e 30% Merlot: Granato mediamente intenso con ricordi rubino, luminoso. Mediamente intenso al naso pulito e di buona eleganza. Non molto strutturato alla bocca, buona l’eleganza, equilibrato e con un tannino ben fuso. Bott. 6.000 – € 8,00 – 85-86/100

Invidia, di Azienda Agricola Trequanda (Trequanda), 60% Sangiovese, 40% tra Cabernet, Merlot ed altri: Rubino-violaceo di buona intensità, luminoso. Intenso al naso, pulito, con frutto rosso maturo e note di smalto. Buona la struttura alla bocca, asciutto, con tannino deciso e sentori di smalto, legno percepibile. Bott. 3.600 – € 6,50 – 84 meno il nostro voto.
Lorenzo Colombo

p.s.: avrete notato un’azienda Santa Maria ed una Sante Marie, si tratta di due differenti realtà.

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  1. […] anche condotto la degustazione “L’anima forte del Sangiovese Orcia” (per i resoconti vedi qui, qui e qui). Insomma era da quasi una decina d’anni che non venivamo in questo territorio, […]

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