Garantito IGP: Osteria Le Panzanelle
Sarà anche vero che, traboccanti il vaso e il business della cucina stellata e gourmet – o ancor di più del baraccone di stardom comunicativo che un certo sistema si porta appresso, fate voi – le trattorie stanno tornando un po’ strumentalmente di moda. Ma, almeno per quanto mi riguarda, l’amore verso i locali defilati e campagnoli non c’entra coi trend, bensì con la nostalgia. O meglio con odori, sapori e atmosfere di quando, da bambino del tutto estraneo alla dialettica del palato e attento solo ai messaggi diretti della gola, la domenica andavi a pranzo con la famiglia nei ristoranti rustici un po’ fuori mano che solo il tuo babbo (pensavi tu) poteva conoscere. E non capivi come.
Purtroppo il dilagante mangificio toscano e la retorica del tipico hanno, anche e soprattutto nella mia regione, ridotto al minimo l’esistenza delle trattorie rispondenti ai tre, soli, veri requisiti che dovrebbero connotare questa benemerita categoria. Primo: una cucina solida, saporita, casereccia, subito riconoscibile e tuttavia mai caricaturale ad usum turistarum. Secondo: a dispetto del punto uno, una leggerezza finale dettata dalla qualità delle materie prime e dalla mano esperta della cuoca (già, perchè in trattoria i cuochi sono più spesso donne, come da antico retaggio rurale). Terzo: un conto accettabilmente in linea con la semplicità del locale, perchè di trattorie care come gli stellati ne abbiamo piene ciò che sapete.
Per i miei pranzi-nostalgia ha tutto: l’uscio proprio sulla strada, la classica saletta a travi e correnti al pianterreno e una più vasta sala al piano di sopra, cui si accede con l’immancabile stretta scala dall’ingresso. Arredo sobrio quanto basta ad evitare l’effetto cartolina e una clientela variopinta che spazia dallo straniero residente alla famigliola locale che porta il nonno a pranzo nel giorno di festa, da qualche produttore chiantigiano alle personalità locali. E tanta gente normale.
Sarà per questo che ogni volta che ci vado incontro qualcuno che conosco.
Ma a darmi conforto sono il cibo e il vino.
A questo punto il conto è sui 35 euro, che potrebbero apparire non economicissimi (ma neppure troppi, considerato lo standard chiantigiano).
Ah, d’estate si mangia pure all’aperto.
Stefano Tesi
Osteria Le Panzanelle
Località Lucarelli, 29 53017
Radda in Chianti, Siena – Italia
Tel./Fax. +39 0577 733511
osteria@lepanzanelle.it
Chiuso il Lunedì.
(Le foto sono tratte dal sito dell’Osteria)