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I vini di Sandro, Elena e Marco Fay

La bottaia

Fondata nel 1973 ad opera di Sandro Fay, l’azienda gestita ora dai figli Marco ed Elena, sempre con l’ausilio del padre, si sviluppa su 15 ettari di vigneti in proprietà, quasi tutti situati nella Sottozona Valgella, la più ampia delle cinque sottozone in cui è suddivisa la Docg Valtellina Superiore, la produzione annuale varia dalle 60.000 alle 70.000 bottiglie metà delle quali destinate all’export.

Durante una nostra visita in azienda nel mese d’aprile abbiamo potuto degustare alcuni dei vini prodotti in compagnia di Elena Fay, va da sé che tutti i vini assaggiati sono prodotti con uve nebbiolo (Chiavennasca).

Posizione dei vigneti di Fay nella Sottozona Valgella

Ecco le nostre impressioni:

 – Valtellina Superiore Valgella 2022
I vigneti, esposti a sud, sono situati tra i 350 ed i 650 metri d’altitudine su suoli a prevalenza sabbiosa, allevati a Guyot d a Sylvoz valtellinese danno una resa di 45 ettolitri/ettaro.
La vendemmia è stata effettuata ad inizio ottobre, la fementazione s’è svolta in vasche d’acciaio quindi il vino è maturato per un anno in botti da 25 ettolitri.
Le bottiglie prodotte variano annualmente dalle 20.000 alle 22.000, il loro prezzo in azienda è di 21 euro

Color granato piuttosto scarico.
Intenso e pulito al naso, fruttato, presenta leggere note speziate, molto elegante.
Fresco, intenso e sapido alla bocca, con buona trama tannica e bella vena acida, frutta rossa speziata, lunga la persistenza.
Vino di notevole qualità che in questo momento si esprime al meglio soprattutto al naso.

 – Valtellina Superiore Sassella “Il Glicine” 2022
Le uve provengono da un vigneto di un ettaro d’estensione esposto a sud e situato a 470 metri d’altitudine nella parte est del comune di Sondrio, nella Sottozona Sassella, il suolo è a prevalenza sabbiosa.
La resa è di 40 ettolitri/ettaro e vi si ricavano annualmente circa 7.000 bottiglie vendute in azienda a 28 euro.
La vendemmia si svolge nella seconda metà del mese d’ottobre, la fermentazione avviene in vasche d’acciaio quindi il vino s’affina per 12 mesi in botti da 30 ettolitri ed in piccola parte in tonneaux.

Color rubino-granato scarico.
Bel naso, molto elegante, fruttato, floreale, balsamico.
Dotato di discreta struttura, succoso, asciutto, con trama tannica leggermente più presente rispetto al Valgella, buona la sua vena acida, accenni di legno.
Notevole soprattutto al naso, alla bocca il legno dev’essere ancora completamente digerito.

 – Valtellina Superiore Valgella “Cà Morèi” 2021
Il nome del vino è l’espressione dialettale con la quale veniva definita Casa Morelli, la proprietà in cui sorge il vigneto, situato a 550 metri d’altitudine nella parte orientale del comune di Teglio.
Esteso per 2,5 ettari ed esposto a sud si trova su suolo prevalentemente sabbioso ed è allevato a Guyot, come la quasi totalità del vigneto valtellinese, la resa è si 40 q.li/ettaro.
La vendemmia si svolge solitamente nella seconda metà del mese d’ottobre, la fermentezione viene effettuata in vasche d’acciaio quindi il vino matura in botti da 30 ettolitri ed una piccola parte in tonneaux per 12 mesi ai quali ne seguono altri 15 di riposo in bottiglia.
9.000 – 10.000 le bottiglie prodotte annualmente, 28 euro il loro prezzo in azienda.

Granato scarico con riflessi color rubino.
Intenso al naso, speziato, cannella e chiodi di garofano, rabarbaro, nota alcolica percepibile, frutto rosso maturo.
Dotato di buona struttura, sapido, tannino leggermente asciugante, legno ancora percepibile, buona la vena acida, lunga la persistenza.
Un vino con caratteristiche organolettiche piuttosto diverse rispetto a tutti gli altri degustati.

 – Valtellina Superiore Valgella Riserva “Carterìa” 2021
Carterìa è il nome di una piccola frazione del comune di Teglio dove, a 550 metri d’altitudine, si trova un vigneto, di circa tre ettari appartenente da anni alla famiglia Fay.
Esposto a Sud ed allevato a Guyot, su suolo prevalentemente sabbioso, dà una resa di 40 ettolitri/ettaro.
La fermentazione si svolge in vasche d’acciaio quindi il vino matura per 12 mesi in botti da 30 ettolitri mentre una piccola parte d’affina in tonneaux, seguono 18 mesi di sosta in bottiglia.
le bottiglie prodotte annualmente variano tra le 7.000 – 8.000, il loro prezzo in azienda è di 33 euro.

Granato scarico con riflessi rubino.
Bel naso, elegante, balsamico, bel frutto, accenni floreali e di spezie dolci.
Discretamente strutturato, bella la trama tannica, buona la vena acida, legno leggermente percepibile, lunga la persistenza che sfuma leggermente su sentori di pellicina di castagne crude.
Bel vino.

 – Sforzato di Valtellina “Ronco del Picchio” 2022
Vino che sarà messo in commercio a partire dal prossimo mese di settembre, se ne producono 7.000-8.000 bottiglie/anno, il loro prezzo in azienda è di 49 euro.
Le uve provengono da vigneto San Gervasio situato a 750 metri d’altitudine nel comune di Teglio, su suolo a prevalenza sabbiosa, la sua estensione è di 2,5 ettari e la sua esposizione è a Sud, la resa è di 35 ettolitri/ettaro.
La vendemmia s’effettua nella prima metà del meso d’ottobre e l’appassimento delle uve si protrae sino a metà dicembre.
La fermentazione si svolge in vasche d’acciaio quindi il vino matura per 24 mesi in botti da 30 ettolitri.

Color granato non molto intenso.
Bel naso, elegante, presenta note surmature di ciliegia e prugna.
Fresco e sapido, succoso, con bella trama tannica e spiccata vena acida, lunga la sua persistenza su sentori di radice di liquirizia.
Un vino assolutamente non pesante che si lascia bere con grande piacere.
Lorenzo Colombo