, , ,

Il Classico in nero: l’interpretazione spumantistica dell’Oltrepò

La produzione spumantistica in Oltrepò Pavese è un’attività iniziata già nella seconda metà dell’Ottocento ad opera del Conte Carlo Giorgi di Vistarino in collaborazione con il piemontese Carlo Gancia.

L’attuale disciplinare di produzione della Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg, denominazione nata nel 2007, permette la produzione di quattro differenti tipologie di vini spumanti (termine quest’ultimo che è comunque vietato porre in etichetta):

·        “Oltrepò Pavese” metodo classico

·        “Oltrepò Pavese” metodo classico rosé

·        “Oltrepò Pavese” metodo classico Pinot nero

·        “Oltrepò Pavese” metodo classico Pinot nero rosé

In tutte e quattro le tipologie il vitigno principale è il Pinot nero che dev’essere presente in una percentuale minima del 70%; nei vini in cui viene riportata in etichetta la scritta “Pinot Nero”, la percentuale minima del vitigno sale all’85%.

Per quanto riguarda la tipologia Rosé, se ottenuta esclusivamente da uve Pinot nero, è stato coniato il vocabolo Cruasé che può essere inserito in etichetta, anche se quest’ultimo termine non appare in nessun articolo del disciplinare di produzione.

Nonostante la notevole produzione spumantistica, effettuata con il sistema della rifermentazione in bottiglia, ovvero del Metodo Classico, la Docg non è molto utilizzata dai produttori oltrepadani, considerando che le bottiglie ricadenti sono questa denominazione sono state nel 2021, solamente 523.000, a fronte di una produzione stimata attorno ai 2.000.000 di bottiglie di generico VSQ Metodo Classico.

La degustazione

Nell’ambito della seconda edizione dell’evento “Oltrepò Terra di Pinot Nero”, tenutasi lo scorso 26 settembre presso l’Antica tenuta Pegazzera, a Casteggio, si è svolta una Masterclass, guidata da Chiara Giovoni, durante la quale abbiamo potuto assaggiare nove vini appartenenti alla Docg Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero.
Tutti i vini, tranne il Vergomberra, sono frutto di uve Pinot nero in purezza.

Eccoli in ordine di servizio:

Bruno Verdi – Vergomberra Dosage Zero 2018
85% Pinot nero, 15% Chardonnay, il 5% del mosto fermenta in barriques austriache dove sosta per sei mesi, La permanenza sui lieviti in bottiglia è di 38 mesi.

Il colore è paglierino luminoso.
Fresco al naso, verticale, dotato di buona eleganza, vi cogliamo note di frutta a polpa bianca e netti sentori d’agrumi che ricordano il pompelmo rosa.
Verticale, sapido, asciutto, mediamente strutturato, dalla spiccata vena acida-citrina, vi ritroviamo la frutta a polpa bianca, pesca, mela un poco acerba, buona la sua persistenza.

Calatroni – Poggio del Duca Pas Dosé 2018
Pinot nero in purezza provenienti da un vigneto posto a 540 metri d’altitudine, 48 i mesi di sosta in bottiglia sui lieviti.

Color paglierino luminoso.
Intenso ed elegante al naso, bel frutto, pesca gialla, mela.
Fresco, sapido e verticale, dalla spiccata vena acida e dalla discreta struttura, bel frutto, pesca matura, lunga la sua persistenza.

Bertè & Cordini – Cuvéè Nero d’Oro (s.a.)
Pinot nero in purezza da vigne situate a 250 metri d’altitudine, almeno 28 i mesi di sosta in bottiglia sui lieviti.

Paglierino di discreta intensità.
Di media intensità olfattiva, frutto giallo maturo, pesca gialla, leggeri accenni fumé, note dolci di pasticceria.
Discretamente strutturato, sapido e verticale, note d’agrumi, pesca gialla, leggerissimi accenni vegetali, lunga la sua persistenza.

Alessio Brandolini – Luogo d’Agosto 2018
Da uve Pinot nero in purezza, le vigne si trovano a 300 metri d’altitudine.

Color paglierino lu8minoso di media intensità.
Buona la sua intensità olfattiva, frutto giallo maturo, pesca gialla, arancio maturo.
Fresco, verticale, sapido, asciutto, succoso, con buona vena acida, leggere note vegetali, lunga la persistenza.

Chiara Giovoni

Giorgi – Giorgi 1870 2018
Da uve Pinot nero provenienti da vigneti posti tra i 250 ed i 400 metri d’altitudine, almeno 36 i mesi di sosta in bottiglia sui lieviti.

Giallo paglierino di buona intensità.
Bel naso, intenso, dove emergono sentori di frutta a polpa gialla matura e di fiori gialli.
Intenso e strutturato, sapido, nuovamente cogliamo la frutta a polpa gialla, lunga la sua persistenza.

Oltrenero – Brut Nature 2017
Azienda di proprietà della famiglia Zonin, le uve per la produzione di questo vino, Pinot nero in purezza, provengono da un vigneto posto a Zenevredo.

Color giallo paglierino di discreta intensità.
Buona la sua intensità olfattiva, vi troviamo note mielose, fiori di tiglio e frutta a polpa gialla.
Fresco e succoso, leggere note vegetali percepibili sul fin di bocca lievemente amaricante.

Castello di Cigognola – Moratti Cuvée dell’Angelo 2015
Blanc de noir Pas Dosé da Pinot nero in purezza, 72 i mesi di permanenza in bottiglia sui lieviti.

Paglierino luminoso.
Intenso al naso, di buona complessità, presenta leggeri e piacevoli accenni ossidativi che rimandano alla mela matura.
Intenso, asciutto, deciso al palato, vi ritroviamo i leggeri accenni ossidatici e le note di mela e di frutta secca, buona la sua persistenza su accenni leggermente amarognoli.
Vino molto particolare.

Tenuta Pegazzera

Quaquarini – Classese 2014
Una delle poche aziende che ancora utilizza il termine Classese in etichetta, vocabolo utilizzato in passato per definire i Metodo Classico prodotti in Oltrepò Pavese, viene prodotto con uve pinot nero in purezza e sosta in bottiglia sui lieviti per 64 mesi.

Color giallo paglierino luminoso.
Intenso al naso dove cogliamo leggere note di fumo ed accenni aromatici.
Fresco e sapido, asciutto, con buona vena acida, leggere note vegetali e d’erbe aromatiche, chiude leggermente amarognolo con buona persistenza.

Ballabio – Farfalla Cave Privée 2013
Dalla cantina privata della famiglia proviene questo Dosaggio Zero, le cui uve, Pinot nero, provengono da due distinti e vecchi vigneti, situati a Casteggio e Montecalvo Versiggia, la sosta sui lieviti in bottiglia è di almeno sette anni.

Paglierino luminoso.
Bel naso, elegante, frutta gialla e frutta tropicale, fiori gialli.
Fresco, asciutto e di buona struttura, leggere note vegetali ed accenni d’erbe officinali, chiude leggermente amaricante con lunga persistenza.
Lorenzo Colombo