InvecchiatIGP: Gianfranco Fino – Negramaro Salento “Jo” 2012
E’ deontologicamente non consigliato scrivere di un vino quando hai un affetto smisurato verso chi lo produce ma, statene certi, non sarà l’amicizia con Gianfranco e Simona Fino a farmi scrivere bene del loro Negramaro “Jo” 2012 perché, oggettivamente, ho avuto la fortuna di degustare un grande vino. Come molti sanno, la storia vitivinicola dei coniugi Fino nasce quasi venti anni fa, nel 2004, quando il richiamo della Terra li ha spinti ad acquistare un piccolo vigneto di primitivo ad alberello di quasi un ettaro e mezzo con lo scopo di produrre vini dalla forte identità territoriale ma, al tempo stesso, in grado di dare una scossa qualitativa importante e decisiva all’immagine dei vini pugliesi.
L’amicizia con Severino Garofano, grande enologo che ha cambiato per sempre il destino del negroamaro, spinse Fino nel 2006 ad acquistare una vecchia vigna ad alberello di 60 anni di questo vitigno autoctono pugliese in località San Pietro in Bevagna, nel Salento, sulla costa ionica del Tarantino.
Il naso, ancora giovane e scalpitante, è molto complesso e animato da fragranze intense di succo di arancia rossa, cola, erbe mediterranee e, col passare del tempo, si schiude su articolate e più scure note empireumatiche e di liquirizia amara. Al gusto non manca sostanza e personalità, il vino nonostante il suo calore intrinseco e sospinto da una vitale freschezza e da un fine tannino che rendono la beva dinamica e goduriosa.
La 2012 dello “Jo” è un vino per chi ama coccolarsi e, a volte, per sentirci meglio soprattutto con noi stessi.
Andrea Petrini