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La Nouvelle Vague des Rosé de la Loire

Ne abbiamo assaggiati pochi di vini rosa durante la nostra permanenza in Loira in occasione di Val de Loire Millésime 2023, ci siamo infatti dedicati principalmente a quelli bianchi, d’altra parte con le centinaia di vini presenti una scelta occorreva pur farla.

Non ci siamo comunque lasciati sfuggire la Masterclass a loro dedicata, dal titolo “La Nouvelle Vague des Rosé de la Loire”, nel corso della quale, seppur unicamente assaggiando cinque vini (due spumanti e tre fermi), ci siamo fatti un’idea del potenziale dei Vins Rosé de la Loire.

Ecco quant’abbiamo assaggiato con alcuni cenni sulle varie denominazioni.

Aoc Saumur Mousseaux (Fines Bulles)
L’area di produzione delle Fines Bulles di Saumur è quella dell’Aoc Saumur ma esteso ad ovest e che corrisponde al vecchio arrondissement di Saumur, si tratta di 1.300 ettari di vigne dalle quali si ricavano annualmente 11 milioni di bottiglie il 90% delle quali di spumanti bianchi e il 10% di quelli rosa.

Il suolo è in genere calcareo (tuffeau) ed in parte scistoso (Anjou noir), il clima varia dipendentemente dalla vicinanza o meno della Loira, questi fattori influenzano l’espressione dei vari vitigni all’interno dell’Aoc.
I vitigni utilizzabili infatti sono numerosi: Chenin, Chardonnay, Sauvignon, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Pineau d’Aunis, Gamay, Grolleau gris et noir et Pinot Noir ed il metodo produttivo è unicamente quello della rifermentazione in bottiglia (méthode traditionnelle) con sosta sui lieviti di almeno nove mesi.

Saumur Fines Bulles – Méthode Ancestrale Rosé 2020 – Château de Targé
Prodotto con uve Cabernet franc provenienti da vigneti inerbiti situati su suoli composti d’argille con sottosuolo calcareo.
Il metodo produttivo “Ancestrale” prevede che le uve vengano raccolte a piena maturazione, la fermentazione alcolica viene arrestata quando rimangono ancora 20g/l di zucchero, dopo l’imbottigliamento riparte la fermentazione e il vino rimane per almeno un anno sui lieviti prima d’essere sboccato, la tappatura finale avviene senza aggiunta di liqueur d’expedition.

Rosa pallidissimo, buccia di cipolla dorata.
Buona la sua intensità olfattiva, sentori di lieviti, fieno e piccoli frutti rossi.
Decisa la sua effervescenza, sapidità pronunciata, accenni di radici e di rabarbaro, note vegetali, buona la persistenza.

Aoc Crémant de Loire

Aoc Crémant de Loire

La zona di produzione del Crémant de Loire corrisponde alle zone di denominazione Anjou, Touraine e Cheverny, in pratica, rispetto all’Aoc Rosé de Loire si spinge un poco più a Nord-Est di Blois.
Gli ettari vitati sono 2.350, i vitigni utilizzabili sono Chardonnay, Chenin Blanc, Orbois, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Grolleau (Noir et Gris), Pineau d’Aunis e Pinot Noir e le bottiglie prodotte annualmente sono 20 milioni, il 95% delle quali di spumanti bianchi ed il rimanente 5% di quelli rosa mentre i produttori sono 320.
In quanto al clima vale quant’abbiamo scritto per l’Aoc Saumur Mousseaux.
Prodotto unicamente tramite rifermentazione in bottiglia il vino si deve affinare sui lieviti per un periodo minimo di 12 mesi.

Crémant de Loire – Crémant de Loire Rosé Domaine Asseray
70% Cabernet franc e 30% Grolleau gris.

Color rosa confetto.
Buona la sua intensità olfattiva, emergono sentori di piccoli frutti di bosco, lampone e fragolina.
Sapido e dall’effervescenza decisa, bella vena acida, leggere note vegetali e di rabarbaro, lunga la sua persistenza.

Aoc Rosé De Loire
Quest’Appellation s’estende su 850 ettari di vigneti situati sull’intero territorio delle Aoc Anjou e Touraine, i vitigni che possono essere utilizzati per la sua produzione sono: Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Grolleau (sia noir che gris), Pineau d’Aunis, Gamay e Pinot Noir.

Aoc Rosé de Loire

Essendo la zona di produzione molto ampia i vigneti sono situati su suoli di diversa natura e composizione, quelli dell’Ajou sono scuri e scistosi, chiamati localmente Anjou noir, spostandosi verso Saumur s’incontrano terreni bianchi composti da tufo (Tuffeau) chiamati Anjou blanc, infine nella Touraine troviamo un grande variabile, ovvero tufo calcareo, argilla con selce, suoli argilloso-calcarei e ghiaia leggera.
Stesso discorso per quanto riguarda il clima, oceanico temperato nell’Anjou-Saumur e semicontinentale nella Touraine e nella valle dello Cher.
La produzione annuale è di sei milioni di bottiglie, unicamente di vini fermi, i produttori sono 526.

Rosé De Loire – Champ d’Oiseaux 2022 – Domaine des Trottières
Prodotto con uve Gamay e Grolleau tramite vinificazione tradizionale.

Color rosa confetto.
Pulito al naso, sentori di caramella ai frutti di bosco, lampone e fragola.
Fresco e sapido, discretamente strutturato, bel frutto, accenni vegetali sul fin di bocca, buona la sua persistenza.

Aoc Rosé d’Anjou
Le aree di produzione dell’Aoc Rosé d’Anjou e Cabernet d’Anjou corrispondono a quella dell’Aoc Anjou.
La produzione è riservata unicamente ai vini rosa fermi dei quali se ne producono annualmente 14.630.000 bottiglie su una superficie di 1.800 ettari suddivisi tra 496 produttori.
I suoli sono in parte scistosi scuri (Anjou noir) ed in parte detivati da alterazione del gesso (tuffeau), ovvero Anjou blanc mentre il clima è oceanico temperato e piuttosto secco.

I vitigni utilizzati sono Grolleau, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Pineau d’Aunis, Gamay e Côt (Malbec).
Si tratta di un vino demi-sec” (abboccato), che in questo caso specifico prevede un residuo zuccherino uguale o superiore a 7 g/l (i vini appartenenti a questa categoria debbono avere un residuo zuccherino compreso tra i 4 g/l ed i 18 g/l), è il vino in assoluto più esportato di tutto l’Anjou, presente in oltre 100 paesi.

Rosé d’Anjou – Rosé d’Anjou Domaine de Mongilet 2022 – Domaine de Mongilet
Prodotto con uve Gamay provenienti da vigneti posti su suoli argillosi con presenza di scisti, vinificazione in acciaio ed affinamento in vasche di cemento.

Color rosa cipria.
Pulito e di discreta intensità olfattiva, frutti di bosco.
Fresco e succoso, morbido, sentori di mela e pera, leggermente abboccato.

Aoc Cabernet d’Anjou
Per l’area di produzione e di conseguenza per il clima vale quanto scritto in merito all’Aoc Rosé d’Anjou, quello che cambia sono i vitigni, qui infatti si possono utilizzare unicamente Cabernet franc e Cabernet sauvignon, cambia anche il residuo zuccherino che in questo vino dev’essere di almeno 10 g/l (si tratta dell’unico vino rosa francese che può rientrare nella categoria “moelleux” (residuo zuccherino da 12g/l a 45 g/l).

La superficie vitata è di 5.900 ettari per una produzione di 44 milioni di bottiglie/anno, i produttori sono 755, anche questa denominazione prevede esclusivamente la produzione di vini rosa fermi.

Cabernet d’Anjou – Cabernet d’Anjou Domaine du Petit Clocher 2022 – Domaine du Petit Clocher
Cabernet sauvignon e Cabernet franc in parti uguali, i vigneti sono situati su suoli composti da scisto degradato, la fermentazione alcolica viene arrestata quando nel vino rimangono 25 g/l di zucchero residuo.

Color rosa antico, non molto intenso.
Intenso e pulito al naso, frutti di bosco.
Sapido e morbido, dorato di discreta struttura, decisamente dolcino, buona la sua persistenza.

Conclusioni: nel complesso abbiamo trovato dei vini piuttosto semplici ma piacevoli e soprattutto di facile beva, adatti quindi a consumatori non molto smaliziati.
Altro punto a loro favore sono i prezzi, alla portata di tutte le tasche.
Lorenzo Colombo