Palazzone: Campo del Guardiano e Musco, il vino arcaico
Siamo stati in visita all’azienda Palazzone nei primi giorni del mese di settembre e ci ha accolti Pietro Dubini, che col padre Giovanni gestisce l’azienda situata in Località Rocca Ripesena nel comune d’Orvieto.
Palazzone ha sede in quello che fu, nel Medioevo, un ricovero per pellegrini, oggi trasformato in agriturismo di lusso.
L’azienda, fondata nel 1968, dispone di 24 ettari a vigneto, dai quali si ricavano annualmente circa 140mila bottiglie suddivise tra una dozzina d’etichette, delle quali, l’Orvieto Classico Superiore “Terre Vineate” è quella numericamente più importante, coprendo circa un terzo della produzione totale.
(Dell’ultima annata di questo vino, assaggiato durante la nostra visita, avevamo scritto qui).
Prima d’assaggiare i vini –una verticale di Campo del Guardiano, il loro Orvieto di punta- – Pietro ci ha portati a vedere la grotta dove si vinifica il Musco, vino arcaico che poi ci ha fatto assaggiare.
La degustazione
Il Campo del Guardiano è un Orvieto Classico Superiore frutto di un blend tra 50% Procanico, 30% Grechetto e 20% tra Verdello e Malvasia, le uve provengono da un vigneto situato a 300 metri d’altitudine giacente su suoli argillosi d’origine sedimentaria, le fermentazione si svolge in vasche d’acciaio ed il vino s’affina per diciotto mesi in bottiglia prima della commercializzazione.
E’ stato prodotto per la prima volta nel 1989.
– 2018 – Color giallo paglierino luminoso.
Buona l’intensità olfattiva, frutta a polpa gialla, accenni idrocarburici.
Dotato di buona struttura, sapido, con accenni vegetali, ritroviamo le note idrocarburiche, chiude leggermente amarognolo con lunga persistenza su note ammandorlate.
Bel vino, seppur non all’altezza dei due che seguono, si vede che il tempo fa proprio bene al Campo del Guardiano.
– 2015 – Giallo paglierino di buona intensità con riflessi dorati.
Frutto giallo maturo al naso, erbe aromatiche, accenni vegetali.
Fresco, sapido e verticale, note minerali, frutta fresca, lunghissima la sua persistenza.
Un vino di notevole qualità. 88-89
– 2011 – Paglierino luminoso di media intensità.
Buona la sua intensità olfattiva, delicato ed elegante, fresco, frutta a polpa bianca, sentori d’erbe officinali, leggere note d’idrocarburi.
Fresco, minerale, verticale, sapido e succoso, di discreta struttura, frutta a polpa bianca, accenni vegetali, buon equilibrio complessivo e lunga persistenza.
A dieci anni d’età si rivela ancora un vino dall’impressionante freschezza, il migliore, secondo noi, tra le tre annata degustate.
Presso lo shop aziendale potete trovare il Campo del Guardiano (anche in formato Magnum) in diverse annate, dalla più recente 2018 sino alla 2009.
– Musco 2018 (Vino non ancora in commercio)
50% Procanico, 30% Verdello e 20% Malvasia
Le uve provengono da un singolo e piccolo vigneto situato a 350 metri d’altitudine su suoli argillosi d’origine sedimentaria ed esposto ad Est, chiamato Musco dove, com’era consuetudine una volta, erano mescolate tra i filari vitigni diversi.
La lavorazione viene effettuata in una grotta di tufo scavata in tempi antichi (potrebbe anche essere una tomba etrusca) in un bosco di castagni senza ausilio delle moderne attrezzature da cantina e senza energia elettrica, dopo la raccolta le uve subiscono una macerazione di alcuni giorni sulle bucce in un vetusto tino troncoconico di castagno senza alcuna follatura, le uve vengono quindi pressate tramite un vecchio torchio, dopo di che il mosto viene posto a fermentare in botti di castagno senza aggiunta di lieviti (la fermentazione si protrae per un paio di mesi) dove il vino sosta per un anno mentre l’affinamento si svolge per otto mesi in damigiane, anche l’imbottigliamento viene effettuato con una tappatrice manuale ed il vino sosta poi in bottiglia per diversi mesi.
Il colore è tra l’oro antico e l’ambrato.
Intenso e fresco al naso dove si colgono le note macerative, buccia di mela, mela grattugiata, succo d’uva.
Fresco e succoso, verticale, sentori di mela, leggere note tanniche, lunghissima la persistenza.
Un vino complesso e di grande eleganza, 1.500 le bottiglie prodotte.
Lorenzo Colombo