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Cantine Neri – Orvieto

Abbiamo conosciuto Enrico Neri nell’aprile 2019, in occasione della presentazione alla stampa, tenutasi a Milano, del gruppo dei 5 Orvietani, cinque produttori accomunati dal rispetto per il loro territorio e dall’idea di farlo meglio conoscere per il potenziale e la qualità dei vini che vi si producono (vedi).
Durante quell’incontro avevamo assaggiato due annate dell’Orvieto Classico Superiore Ca’ Viti oltre al vino passito Poggio Forno.
A fine luglio abbiamo avuto finalmente l’occasione di fare una visita in azienda, conoscerla meglio e soprattutto fare una degustazione più approfondita.

Sebbene i Neri gestiscano l’azienda sin dagli anni ’50, è solamente con l’ingresso in azienda d’Enrico, nei primi anni del 2000 che s’inizia a produrre vino col proprio nome.
50.000 le bottiglie prodotte annualmente che sin da subito conquistano sia il mercato nazionale che quello internazionale.
Sono sette le etichette, tre di vini bianchi, due di rossi, uno spumante Metodo Classico ed un Passito, oltre a questi c’è anche la produzione di due ulteriori vini venduti in Bag in Box, uno bianco ed uno rosso, inoltre in azienda si produce anche olio.

La nostra degustazione

Abbiamo iniziato con il “Barrage”, Metodo Classico Extra Brut 2016, vino prodotto con uve Grechetto provenienti dalla Località Bardano, sul versante Nord-occidentale del comune d’Orvieto.
La vinificazione si svolge in vasche d’acciaio mentre l’affinamento sui lieviti prevede una sosta minima in bottiglia di 30 mesi, che, nel caso del vino assaggiato, diventavano 45.

Nel bicchiere si presenta con un color dorato luminoso, di buona intensità.
Intenso al naso dove si volgono note d’agrumi maturi, lieviti e frutta a polpa gialla.
Cremoso e sapido al palato, con leggere note vegetali, chiude mandorlato su lunga persistenza.

Si prosegue con la parte più interessante, ovvero una verticale di quattro annate dell’Orvieto Classico Superiore Ca’ Viti.
Il vino è frutto di un blend tra Grechetto (50%), Procanico (40%) e Chardonnay (10%), i vigneti si trovano a Bardano, tra i 250 ed i 300 metri d’altitudine, il suolo è argilloso ed il sistema d’allevamento è a Cordone speronato con resa di 75 q.li/ettaro. Le uve vengono vinificate separatamente in vasche d’acciaio.

 – 2020 – Color giallo paglierino di buona intensità.
Intenso al naso, fruttato, pesca gialla e pera matura.
Fresco e sapido al palato dove ritroviamo la pera matura.

2018 – Color giallo dorato.
Bel frutto al nasso, elegante, presenta leggere note idrocarburiche.
Dotato di buona struttura, sapido, con accenni idrocarburici e buona persistenza.
Bel vino, che avevamo già assaggiato due anni fa, in occasione dell’incontro a Milano, ecco quanto ne avevamo scritto allora:

Strutturato, intenso, di grande impatto, fresco, verticale e decisamente sapido, s’esprime su note di frutta gialla, lunghissima la sua persistenza.
Un prodotto notevole, soprattutto al palato.

 – 2015 – Vino frutto di un’annata particolare, ne abbiamo scritto in merito alla degustazione del Poggio Triale della stessa annata di Tenuta La Pazzaglia (vedi) vino al quale assomiglia in modo impressionante.

Color giallo oro di buona intensità.
Intense note tostate al naso che poi si ritrovano alla bocca. Pare si stato vinificato in legno.

2014 – Giallo dorato luminoso.
Bel naso, delicato, elegante, presenta un bel frutto.
Fresco e verticale, sapido, di media struttura, delicato, lunga la sua persistenza.
La vera sorpresa, un vino notevole, il migliore della batteria, frutto di una grande annata (come già evidenziato qui) per i bianchi orvietani.

 – Igp Umbria Grechetto “Vardano” 2018
I vigneti si trovano a 300 metri d’altitudine, sempre a Bardano, il sistema dall’allevamento è a Guyot, la resa è di 75 q.li/ettaro.
La fermentazione inizia in vasche d’acciaio, dopo tre giorni il mosto-vino viene trasferito in barriques di rovere francese dove il vino sosta in affinamento per sei mesi.

Color giallo dorato, intenso e luminoso.
Bel naso, intenso ed elegante, presenta note vanigliate e nocciolate ed accenni di miele e fiori di tiglio.
Fresco, elegante, di media struttura, bel frutto giallo, note nocciolate, lunghissima la persistenza.
Un vino di notevole qualità, dove il legno è stato usato con maestria, armonico, equilibrato ed elegante.

Si prosegue con un vino rosso, l’Igp Umbria Rosso Merlot “Americo” 2016
Siamo sempre a Bardano, tra i 250 ed i 300 metri d’altitudine, su suoli argillosi, il sistema d’allevamento è a Cordone speronato con resa di 50 q.li/ettaro.
Fermentazione in acciaio ed affinamento per dodici mesi in barriques francesi.

Profondo il colore, con unghia purpurea.
Intenso al naso, frutto rosso speziato, prugna secca, note balsamiche.
Dotato di buona struttura, con speziatura decisa, accenni pepati, leggere note vegetali e legno percepibile, lunga la persistenza.

Ed infine l’Igp Umbria Bianco Poggio Forno 2016, un vino passito da uve Grechetto e Sauvignon in parti uguali. La zona di provenienza è sempre quella di Bardano, la resa di 50 q.li/ettaro.
Le uve vengono raccolte nella prima settimana di novembre e la fermentazione si svolge in vasche d’acciaio.

Il vino si presenta con un color oro antico, luminoso.
Sentori di frutta candita al naso, cedro soprattutto.
Fresco al palato, mediamente strutturato e dalla dolcezza non stucchevole.
Lorenzo Colombo

http://www.neri-vini.it/

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