Lorenzo Colombo Blog Io e il vino
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Il Sangiovese alla Fattoria dei Barbi

La Fattoria dei Barbi è una storica azienda di proprietà di un’antica famiglia senese: i Colombini.

Ci sono documenti che ne testimoniano l’attività risalenti al ‘200, e la storia della famiglia e dell’azienda -attualmente guidata da Stefano Cinelli Colombini– è ben descritta sul sito aziendale.

Degli oltre 300 ettari di proprietà, che s’estendono da Montalcino alla Maremma, sessantasei sono quelli vitati, per una produzione annua di circa 800mila bottiglie, delle quali oltre 200mila di Brunello, in azienda si producono anche olii e grappe.
Dei vini prodotti la maggior parte sono rossi ed il vitigno principe è naturalmente il sangiovese, utilizzato ovviamente per i Brunello di Montalcino – tre le etichette per questo vino- come pure per il Rosso di Montalcino, il Morellino di Scansano, il Chianti e gli Igt Toscana.

Noi abbiamo assaggiati un paio di questi vini: il Morellino di Scansano ed il Brunello di Montalcino Etichetta Blu.

Ecco le nostre impressioni:

Morellino di Scansano 2014

Uve sangiovese più 15% di merlot provenienti da vigneti situati a 250 metri d’altitudine, in vista del Mar Tirreno.
Prima della vinificazione le uve vengono raffreddate, portandole a 16°C., dopo la fermentazione alcolica il vino s’affina per sei mesi parte in acciaio e parte in botti di piccole e medie dimensioni.

Color rubino luminoso di buona intensità.
Un poco chiuso all’inizio, s’apre quindi su frutto rosso leggermente speziato (ciliegia matura) e leggeri accenni aromatici.
Fresco, fruttato-speziato, con bella vena acida, tannino leggermente vegetale, lunga persistenza su accenni di cioccolato.

Brunello di Montalcino 2012

Si tratta del vino più importante dell’azienda, prodotto sin dal 1892.
Anche in questo caso le uve vengono prima raffreddate, segue la fermentazione in acciaio e, dopo la malolattica il vino s’affina dapprima in botti e barriques ed in seguito in botti di capacità maggiore per almeno due anni.

Il colore è granato, con sfumatura aranciata sull’unghia.
Buona l’intensità olfattiva, si colgono sentori di confettura di prugne e di ciliegie sotto spirito, ricordi di sottobosco, note balsamiche e speziate (cannella e vaniglia) ed accenni di frutta rossa matura e dolce.
Intenso e strutturato, fresco, con tannini decisi ma ben amalgamati nell’insieme, speziato (vaniglia e pepe), note di cioccolato e liquirizia dolce, buona la spina acida, lunga la persistenza.
Lorenzo Colombo

 
pubblicato in origine su www.vinealia.org