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Caterina Dei e la Riserva Bossona

Azienda e vigneti

Nel programma che ci eravamo preparato in occasione del Vinitaly uno spazio era stato riservato alla degustazione verticale del vino di punta dell’azienda di Caterina Dei, ovvero il Vino Nobile di Montepulciano Riserva Bossona.

L’azienda attualmente gestita da Caterina Dei e che richiama il suo nome venne fondata nel 1961 dal nonno Alibrando che acquistò alcuni terreni a Bossona, poco distante da Montepulciano e vi impiantò il primo vigneto.
Negli anni ’70 seguì l’acquisto di Villa Martiena e dei relativi vigneti e nel 1985 uscì la prima bottiglia di Vino Nobile di Montepulciano.
Attualmente gli ettari vitati sono 61, per una produzione annuale di circa 250.000 bottiglie, suddivise su otto etichette.

La cantina

Da segnalare e da visitare la splendida cantina, voluta dal padre di Caterina, Glauco e costruita in travertino (la famiglia Dei si occupa dell’estrazione e della lavorazione di questo materiale), spettacolare poi la scala d’ingresso, a forma di chiocciola e sempre costruita con lo stesso materiale.

La Riserva Bossona -da uve Sangiovese in purezza- è stata prodotta per la prima volta nel 1999, il vino, le cui uve provengono dal primo vigneto messo a dimora nel 1961 e viene prodotto unicamente nelle annate considerate migliori.
Il vigneto, rinnovato nel 1997 e nel 2003 ha una resa molto bassa, di 40 q.li/ettaro, è situato tra i 350 ed i 400 metri d’altitudine in una tra le zone più soleggiate di Montepulciano, i suoli, altamente drenanti, sono ricchi di tufo e di fossili.
La fermentazione alcolica si svolge in vasche d’acciaio con una macerazione che si protrae per circa un mese, mentre la maturazione del vino viene effettuata per un periodo di 36 mesi, almeno 20 dei quali in tonneaux.
Le bottiglie prodotte annualmente sono circa 13.000.

Prima però di passare a questa degustazione abbiamo assaggiato l’Igt Toscana Rosato “Rosa” 2021, prodotto con uve Sangiovese provenienti dalla Vigna Martiena, posta a 350 metri d’altitudine nelle vicinanze della cantina, messa a dimora tra il 2007 ed il 2011 è situata s’un terreno ricco di sabbia e tufo.
Le uve vengono raccolte un paio di settimana prima rispetto a quelle destinate al Rosso di Montepulciano, in modo che abbiano un elevato livello d’acidità, la vinificazione prevede una sosta del mosto per 24-36 ore in vasche d’acciaio refrigerate prima della fermentazione, mentre l’affinamento si protrae per tre mesi sulle fecce.
La produzione è di circa 6.000 bottiglie/anno.

Color rosa provenzale, luminoso, brillante.
Mediamente intenso al naso, fresco e pulito, presenta piacevoli sentori di frutti di bosco.
Succo e sapido, verticale, pulito, nuovamente si colgono i sentori di frutti di bosco.
Un vino dalla grande piacevolezza.

La Riserva Bossona

Come specificato sopra, la Riserva Bossona è stata prodotta per la prima volta nel 1999, di conseguenza il primo vino che andiamo assaggiare, essendo dell’annata 1996, venne commercializzato come Vino Nobile di Montepulciano Riserva.

Il colore è granato tendente all’aranciato, stiamo parlando di un vino di oltre 25 anni d’età.
Intenso al naso dove si colgono note terziarie che rimandano alle radici ed al sottobosco.
Mediamente strutturato, succoso, con tannino ancora ben presente, lunga la sua persistenza su sentori di radici.
Un vino notevole, perfettamente integro a venticinque anni dalla sua vendemmia.

Eccoci infine alla degustazione del Vino Nobile di Montepulciano Riserva Bossona, propostoci in tre diverse annate.

2004 – Color granato con unghia aranciata.
Mediamente intenso al naso, elegante, balsamico, presenta un buon frutto rosso e leggere note terziare che rimandano al sottobosco ed all’humus.
Strutturato, verticale, con tannino deciso, sentori di liquirizia, buona la persistenza. 88-89

Scala d’ingresso alla cantina

2012 – Granato luminoso di buona intensità.
Intenso ed elegante al naso, note terziarie, sottobosco, funghi, liquirizia.
Discretamente strutturato, succoso, con bella trama tannica, sentori di radice di liquirizia, lunga la sua persistenza.

2016 – Color granato, profondo e luminoso.
Intenso al naso, frutti rosso maturi, speziato.
Di buona struttura, fresco e succoso, balsamico, con trama tannica importante, legno ancora percepibile, lunga la sua persistenza.
Lorenzo Colombo