Fattoria della Talosa, verticale di Alboreto…ed altro ancora
L’azienda Talosa nasce nel 1972 quando Angelo Jacorossi acquista un podere con annessa una piccola cantina in Località Pietrose, nel comune di Montepulciano pensando di farne il suo “buen retiro”.
Nel corso degli anni l’azienda si è ingrandita ed attualmente può contare su 32 ettari di vigneti, 29 dei quali a Sangiovese, il focus aziendale è infatti il Vino Nobile di Montepulciano che occupata il 95% della produzione totale.
Il cambio di marcia nella gestione di Talosa avviene nel 2004 quando viene riprogettato tutto l’insieme dell’azienda, dalle strutture ai vasi vinari, due anni dopo si mette mano anche ai vigneti, sostituendo i più datati e riprogettando il loro orientamento, oltre a metterne a dimora di nuovi: sei ettari nel 2006, otto ettari nel 2008 ed altri due ettari nel 2010.
Sempre nel 2010 dopo una minuziosa ristrutturazione viene aperta al pubblico la cantina storica, situata nei sotterranei di Palazzo Tarugi e Palazzo Sinatti.
Nel 2015 viene inaugurata la nuova sala di degustazione e nel 2019, dopo aver restaurato Villa Talosa l’azienda si apre al pubblico di enoturisti (attualmente il 30% delle 100.000 bottiglie prodotte annualmente viene venduto direttamente nello shop aziendale).
L’azienda è attualmente condotta da Edoardo Mottini Jacorossi, nipote del fondatore che ha dato un nuovo impulso anche alla parte commerciale, ora maggiormente focalizzata sulla vendita in Italia dove viene destinato il 60% del vino prodotto.
L’Alboreto
L’Alboreto è per così dire il Vino Nobile di Montepulciano Docg d’entrata dell’azienda, Talosa ne produce infatti altri due, il Filai Lunghi vino che abbiamo avuto il piacere d’assaggiare nell’annata 2011 (lo trovate sotto) e la Riserva.
I diversi vigneti dai quali provengono le uve che lo compongono sono posti ad altitudini comprese tra i 350 ed i 400 metri slm, sono allevati a Cordone speronato e sono esposti a Sud-Ovest, il suolo, di medio impasto, è di origine pliocenica, la resa è assai bassa e s’attesta sui 40 q.li/ha.
La vendemmia, che s’esegue manualmente, s’effettua dalla seconda settimana di settembre alla prima d’ottobre, dopo la selezione delle uve si attua la fermentazione alcolica in tini troncoconici d’acciaio, dove si svolge anche la malolattica, il vino matura quindi per due anni in tonneaux usati, in botte grande ed in acciaio.
Le percentuali tra tonneaux e botte grande variano di anno in anno a seconda dell’andamento stagionale, prima della commercializzazione il vino riposa per un lungo periodo in bottiglia.
La verticale
Sono cinque le annate che abbiamo potuto assaggiare, dalla 2020, l’ultima in commercio, sino alla 2016, annata dalla quale il vino è stato prodotto con Sangiovese in purezza.
– 2020 – 35% tonneux 3°, 4° e 5° passaggio – 65% botte grande
30.000 le bottiglie prodotte
Color rubino luminoso di discreta intensità.
Buona la sua intensità olfattiva, frutto rosso maturo, ciliegia, note speziate, accenni balsamici.
Succoso e strutturato, presenta un buon frutto ed una buona trama tannica, lunga la sua persistenza.
– 2019 – 40% tonneaux 3° ,4° e 5° passaggio – 30% botte grande
40.000 le bottiglie prodotte
Rubino luminoso di buona intensità.
Buona la sua intensità olfattiva, frutto dolce, note balsamiche e speziate, legno dolce.
Bel frutto rosso dolce, succoso, accenni speziati, pepato, buona trama tannica, dell’equilibrio complessivo, buona la sua persistenza.
– 2018 – 45% tonneaux 3°, 4° e 5° passaggio – 55% botte grande
30.000 le bottiglie prodotte
Rubino, unghia con sfumature color granato.
Buona la sua intensità olfattiva, frutto rosso maturo e dolce, accenni di cioccolato al latte, balsamico, legno dolce.
Morbido e succoso, sapido, discretamente strutturato, frutto dolce, presenta leggeri accenni piccanti e sentori di liquirizia, bella la sua trama tannica e lunga la persistenza.
– 2017 – 35% tonneaux 3°, 4° e 5° passaggio – 65% botte grande
Frutto di un’annata calda ne porta tutte le caratteristiche. 18.000 le bottiglie prodotte
Color rubino-granato luminoso.
Discretamente intenso al naso, balsamico, spezie dolci, legno dolce, frutto un poco surmaturo.
Morbido, succoso e strutturato, liquirizia dolce, buona la persistenza.
–2016 – 30% tonneaux di 3°,4° e 5° passaggio – 70% botte grande
30.000 le bottiglie prodotte
Rubino di buona intensità, unghia con sfumature color granato.
Media la sua intensità olfattiva, frutto dolce, balsamico, elegante.
Morbido e succoso, elegante, armonico, notevole l’equilibrio complessivo, lunga la sua persistenza.
Vino elegante e dalla notevole qualità, frutto di una magnifica annata.
Durante il pranzo seguito alla degustazione abbiamo avuto l’opportunità d’assaggiare altri vini, oltre al sopracitato Filai Lunghi ci sono stati infatti proposti due vini della linea Pietrose.
– Metodo Classico Rosé Brut Millesimato “Pietrose” 2018
Prodotto con uve Sangiovese raccolte nella prima metà del mese di settembre.
La preparazione del vino base prevede la fermentazione alcolica in tini troncoconici d’acciaio, la malolattica si svolge in acciaio ed in legno, il vino s’affina per due anni in tonneaux nuovi, botte grande e acciaio inox prima d’essere imbottigliato per la presa di spuma dopo di che sosta in bottiglia per 60 mesi.
La prima annata di produzione è stata la 2017.
Color rame luminoso.
Intenso e pulito al naso dove presenta sentori di piccoli frutti rossi e di tabacco.
Asciutto e sapido, con decisa effervescenza.
– Toscana Bianco Igt “Pietrose” 2021
Vino dalla complessa composizione e dall’altrettanta complessa vinificazione.
Si tratta di un blend tra Trebbiano Toscano, Malvasia Bianca Lunga, Grechetto Bianco, Petit Manseng e Traminer Aromatico provenienti dai tre piccoli appezzamenti (si tratta di mezzo ettaro in tutto) dove si trovano i vitigni a bacca bianca.
La vendemmia s’effettua nella prima metà di settembre e la vinificazione prevede che le uve di Traminer Aromatico vengano pressate a grappolo intero, il mosto ottenuto viene unito con quello delle altre uve precedentemente diraspate e pigiate macerando sulle bucce per tre giorni a bassa temperatura.
Successivamente il mosto fiore viene posto a fermentare in due tonneaux, uno nuovo e uno di secondo passaggio, terminate le fermentazioni il vino rimane nei tonneaux per almeno dieci mesi sulle fecce di fermentazione con batonnage settimanale.
Vino dal color giallo dorato, intenso e luminoso che presenta decisi sentori di frutta gialla matura, con mela in primo piano.
Ne sono state prodotte unicamente 1.333 bottiglie.
– Nobile di Montepulciano “Filai Lunghi” 2011
Anche questo vino – prodotto per la prima volta nel 2007, è frutto di uve Sangiovese in purezza provenienti da tre diverse vigne: Filai lunghi, Alboreto e Sotto Casa, tutte posizionate su suoli completamente sabbiosi.
Qui la resa è molto bassa, 20 quintali per ettaro garantendo così al vino una notevole struttura e concentrazione.
Le uve dei diversi vigneti vengono vinificate separatamente in vasche da 50 q.li con una macerazione di circa tre settimane, dopo la fermentazione malolattica i tre vini maturano per un anno in tonneaux nuovi, vengono quindi assemblati in botte grande dove sostano per un altro anno prima dell’imbottigliamento, segue quindi il riposo in bottiglia prima della commercializzazione.
Il vino si presenta con un color intenso e profondo, non dimostra assolutamente gli oltre dieci anni d’età.
Intenso al naso, di buona complessità, si coglie ancora molto bene il frutto rosso maturo, emergono poi sentori di spezie e note affumicate.
Strutturato, succoso, con un piacevolissimo frutto scuro dolce e note speziate, bella la sua trama tannica e buona la persistenza.
Un vino dalla notevole qualità.
In chiusura abbiamo potuto apprezzare il Vin Santo di Montepulciano 1996, prodotto con le migliori uve di Trebbiano, Malvasia e Grechetto, selezionate e raccolte nella prima metà d’ottobre e messe ad appassire in cassette per tre/quatto mesi.
Le uve vengono pressate tramite un torchio verticale, il mosto viene quindi posto a fermentare con la madre in caratelli di rovere di capacità 110 litri dove rimane per molti anni.
Color tra l’aranciato ed il ramato.
Intenso ed ampio al naso dove presenta sentori ossidativi che rimandano al caramello ed al rabarbaro.
Vino dalla notevole qualità, complesso ed elegante, con una buona vena acida ed una persistenza impressionante.
Lorenzo Colombo