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Boscarelli: le nuove annate ed il primo Nocio

La grande, e graditissima, sorpresa è arrivata verso la fine del pranzo, quando inaspettatamente sono comparse sul tavolo due bottiglie della prima annata prodotta del Nocio -allora Vino Nobile di Montepulciano Riserva del Nocio-, ovvero la 1991.

Un vino al quale, se non avessimo visto la bottiglia, avremmo dato una ventina d’anni di meno, tant’era ancora fresco e vibrante.
Ovviamente già dal colore si capiva che qualche anno fosse passato dalla sua produzione, nonostante ancora si presentasse con una tonalità granata compatta e solamente con riflessi mattonati percepibili sull’unghia.
Austero ed un poco chiuso appena servito, con note di china e radici di rabarbaro che nello spazio di pochi minuti s’apriva su sentori ancora fruttati.
Integro al palato, verticale e fresco, asciutto ma al contempo succoso, dotato di notevole equilibrio gustativo, ovviamente terziari i sentori che viravano su note di radici ma la contempo rinfrescato da curiosi accenni agrumati.
Un grande vino, dalla freschezza impressionante, ancora in forma smagliante ad oltre trent’anni dalla sua vendemmia, un vino che avrebbe la sua giusta collocazione nella rubrica del sabato dei Garantito IGP, ovvero InvecchiatIGP.

Ma andiamo con ordine:

L’azienda

Ne avevamo scritto un paio d’anni fa in occasione della degustazione del Vino Nobile di Montepulciano dell’annata 2011 (vedi), a completamento di quanto riportato allora andiamo ad aggiungere che il nucleo originario della Boscarelli era costituito da 9 ettari di vigneto suddiviso in due appezzamenti mentre la superficie attuale dei vigneti è di 22 ettari, sedici dei quali riservati al Prugnolo Gentile.
Il 70%-80% della produzione viene collocata all’estero in una trentina di diversi mercati.

La Boscarelli ha aderito al progetto “Pieve”, che, attraverso un processo di zonazione,  ha portato all’individuazione di dodici diverse unità geografiche (UGA), che potranno essere riportate in etichetta appunto con la menzione di “Pieve”.
Per poter ottenere questa menzione i vini dovranno essere prodotti unicamente in azienda (quindi niente imbottigliatori) e saranno sottoposti ad un disciplinare più rigido che prevede l’utilizzo di un minimo del 90% di uve Sangiovese (l’attuale disciplinare prevede un minimo del 70%), mentre per la parte rimanente su potranno utilizzare vitigni autoctoni della zona.

I vini

I vini sono stati degustati in occasione di un pranzo stampa in compagnia di Luca De Ferrari che cura la parte enologica con il contributo di Maurizio Castelli, ecco le nostre impressioni:

 – Rosso di Montepulciano Doc Prugnolo 2021
20.000 le bottiglie prodotte annualmente di questo vino, composto per il 90% da Sangiovese e per il 10% da Mammolo.
Le uve provengono da diversi vigneti situati a Cervognano, la vinificazione, con lieviti autoctoni, avviene in vasche d’acciaio, mentre la maturazione si svolge in vasche di cemento.

Rubino luminoso e trasparente non molto intenso, tendente al melograno.
Buona l’intensità olfattiva, il vino è pulito e fresco e presenta sentori di ciliegia e note floreali.
Fresco e pulito anche al palato, succoso, delicatamente asciutto, con tannino fresco e gentile, lunga la sua persistenza su leggeri accenni amaricanti.
Un vino semplice ma di grande piacevolezza e bevibilità.

 – Vino Nobile di Montepulciano 2019
Prodotto sin dal 1968, quando ne uscirono unicamente 2.000 bottiglie, il Vino Nobile di Montepulciano costituisce il vino più rappresentativo dell’azienda Boscarelli, ora sono infatti circa 50.000 le bottiglie prodotte e costituiscono poco meno della metà dell’intera produzione aziendale.
E’ frutto di un blend tra 85% Sangiovese ed il rimanente equamente suddiviso, tra Canaiolo, Colorino e Mammolo, le uve provengono da vigneti d’almeno 10 anni d’età con densità d’impianto di 6.500 ceppi/ettaro, situati a Cervognano su suoli sabbiosi di origine alluvionale .
Le fermentazione avviene in tini di rovere con l’ausilio di lieviti indigeni, mentre la maturazione si svolge in rovere di Slavonia ed in botti d’Allier di varia capacità, dai 5 ai 30 ettolitri, per un periodo di 18-24 mesi, il vino sosta quindi in bottiglia per alcuni mesi prima d’essere commercializzato.

Color rubino-granato luminoso di media intensità.
Naso non intensissimo che presenta note fruttate di ciliegia matura e sentori di spezie dolci.
Discretamente strutturato, fresco, con spiccata vena acida e tannino fresco ed asciutto, accenni di radici di liquirizia su una buona persistenza.

 – Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2018
Abbandonata per quasi vent’anni la tipologia Riserva è stata riproposta a partire dall’annata 2010, le uve provengono da vigneti di almeno vent’anni d’età reimpiantati con densità di 6.500 ceppi/ettaro, in quello che è il nucleo storico di Boscarelli.
La sua composizione prevede 90% Sangiovese e 10% Colorino, la fermentazione s’effettua in tini di rovere con lieviti autoctoni, la maturazione del vino si svolge in botti di rovere francese e di Slavonia da 5 e 25 ettolitri dove il vino rimane dai 28 ai 32 mesi, quindi s’affina in bottiglia per alcuni mesi.

Alla vista su presenta simile al precedente vino.
Al naso è più intenso, il frutto rosso appare più maturo e si colgono note balsamiche e vanigliate, buona la sua eleganza.
Di media struttura, succoso, con bella trama tannica ma al contempo abbastanza morbido, sentori di liquirizia su lunga persistenza.
Un vino che ci sembra già pronto al naso ma ancora da amalgamarsi completamente alla bocca.

 – Vino Nobile di Montepulciano “Il Nocio” 2018
Prodotto con uve Prugnolo Gentile (Sangiovese) in purezza, provenienti dal vigneto “Vigna del Nocio”, situato tra i 280 ed i 350 metri d’altitudine.
Il vigneto, acquistato da Boscarelli nel 1988, s’estende su quattro ettari con suoli di diversa natura, composti da sabbie, terre rosse ed argille.
Le rispettive uve vengono vinificate separatamente e fermentate in tini di rovere tramite l’inoculo di lieviti autoctoni, anche la maturazione è condotta separatamente e si protrae per 18-24 mesi in botti di rovere francese e di Slavonia da 5 e 10 ettolitri, successivamente viene effettuato l’assemblaggio con percentuali diverse in base all’annata ed il vino, che quindi sosta in affinamento per almeno un anno in bottiglia.
Le bottiglie prodotte annualmente sono circa 5.000.

Color rubino-granato di buona intensità.
Intenso al naso, elegante, balsamico, vanigliato, nocciolato, frutto rosso maturo.
Dotato di buona struttura, succoso, con tannino importante ma già morbido, accenni di radici, lunghissima persistenza su sentori di liquirizia.

 – Vin Santo di Montepulciano Occhio di Pernice “Familiae” 2011
Sangiovese, Grechetto, Malvasia e Trebbiano costituiscono la composizione di questo vino che s’avvale d’un lungo affinamento per almeno quatto o cinque anni in caratelli da 20 a 50 litri.

Color rame intenso con unghia aranciata.
Intenso al naso dove presenta sentori di caramella all’orzo.
Dolce ma non stucchevole, zucchero caramellato, miele di castagno, datteri, fichi secchi, leggeri accenni pungenti, lunghissima la sua persistenza.
Un Vin Santo un poco anomalo, con la caratteristica nota ossidativa appena accennata, vino di grande qualità.
Lorenzo Colombo

Boscarelli Vino Nobile di Montepulciano (poderiboscarelli.com)