Dal Maso ed i Colli Berici
Un paio di rossi decisamente interessanti
Dell’azienda Dal Maso -e dei suoi vini- abbiamo più volte scritto, ad esempio qui, qui ed ancora qui,
ricordiamo che, pur avendo cantina e sede storica a Selva di Montebello, nella zona Doc di Gambellara, i Dal Maso posseggono vigneti anche sui Monti Lessini, dove producono un Durello spumante e sui Colli Berici.
In quest’ultima zona l’azienda produce alcuni vini bianchi e diversi vini rossi utilizzando, oltre al locale Tai rosso, vitigni internazionali, quali Pinot bianco, Chardonnay e Sauvignon blanc per i bianchi e Merlot, Cabernet sauvignon e Carmenere per quelli rossi.
Ed è appunto in merito ad un paio di vini rossi che andiamo a scrivere.
Iniziamo dal Tai Rosso (ex Tocai Rosso) un vitigno appartenente alla grande famiglia dei Grenache che trova la sua unica collocazione sui Colli Berici, dei quali, almeno secondo noi, dovrebbe essere l’emblema.
L’azienda ne produce tre versioni, una di queste è il “Colpizzarda” del quale, lo scorso anno avevamo degustato uno strepitoso 2005 (vedi).
Ora invece andiamo a scrivere in merito al Doc Colli Berici Tai Rosso “Monte Mitorio” 2015 – 13% vol.
(Anche di questo avevamo già scritto qui in merito al vino dell’annata 2014)
Le uve per la produzione di questo vino provengono da vigneti situati nei comuni di Lonigo e Alionte, a 150 metri d’altitudine su suoli franco-argillosi con buon contenuto in calcare.
leviti, allevate in parte a Guyot ed in parte a Cordone speronato hanno quindici anni d’età, la densità d’impianto è di 5.000 ceppi/ettaro con una resa di circa 95 quintali.
La vinificazione avviene in tini aperti d’acciaio con una permanenza sulle bucce di una settimana, l’affinamento si svolge parte in vasche d’acciaio e parte in cemento per dodici mesi.
Il colore è rubino profondo, l’unghia violacea.
Intenso e pulito al naso, fruttato, con note floreali ed accenni aromatici, sentori di spezie dolci (vaniglia e cannella).
Fresco al palato, fruttato (ciliegia e frutti di bosco), leggermente speziato (cannella), con bella vena acida e lunga persistenza.
Vino di buona complessità e dalla piacevolissima beva.
Proseguiamo con il Doc Colli Berici Rosso “Terre dei Rovi” 2012 – 14,5% vol.
Dalla composizione decisamente complessa, si tratta infatti di un assemblaggio di Merlot (50%), Cabernet Sauvignon (20%), Tai Rosso (20%) e Carmenére (10%).
Del Tai rosso abbiamo già scritto relativamente al “Monte Mitorio”, mentre gli altri tre vitigni sono ormai diventati un tutt’uno con i suoli del Colli Berici e, spesso vinificati in purezza danno vini assai interessanti.
De tre quello più diffuso è certamente il Merlot.
Le uve utilizzate per il “Terre dei Rovi” provengono dal vigneto “Casa Roveri”, situato nel comune di Alionze a 180 metri d’altitudine, le viti hanno circa vent’anni d’età, sono allevate a Cordone speronato con una densità di 6.000 ceppi/ettaro per una resa di sessantacinque quintali.
La vendemmia delle varie uve avviene in epoche diverse, variando di molto l’epoca di maturazione delle stesse, la fermentazione avviene in tini aperti da 50 ettolitri mentre l’affinamento, per un periodo di circa venti mesi, si svolge in barriques francesi nuove di varia provenienza.
Profondo il colore, con unghia violacea.
Elegante al naso, complesso, ampio, balsamico, mentolato, speziato (pepe e chiodo di garofano), note di sottobosco, tabacco, prugna secca, confettura di frutta rossa, chinotto.
Strutturato, intenso, alcolico, fresco, con buona vena acida e bella trama tannica, speziato (noce moscata), con netti sentori di caffè, amaricante, lunghissima la persistenza su note di liquirizia forte.
Un grande vino.
Lorenzo Colombo
pubblicato in origine su www.vinealia.org