Gambellara: aziende e vini

Durante il press tour “Nel cuore vulcanico della Garganega” abbiamo potuto visitare diverse cantine ed assaggiarne i vini, vini di altre aziende li abbiamo inoltre potuti degustare duranti i vari pranzi e cene (purtroppo a volte non nelle migliori condizioni per poterli valutare al meglio).

Ecco una sintesi di quant’abbiamo maggiormente apprezzato (volutamente non accenniamo ai vini degustati non appartenenti alle denominazioni Gambellara e Recioto di Gambellara, anche se in molti casi ci sono piaciuti).

Tenuta Maule

Marzia Maule

Nonostante la Tenuta Tarcisio Maule sia nata unicamente nel 2019 la famiglia coltivava la vite dal almeno due secoli.
Situata a Selva di Montebello e condotta da Mauro Maule e dalla figlia Marzia può contare su una superficie vitata di circa 10 ettari e su una produzione attuale di 30.000 bottiglie/anno (con un potenziale di 100.000 bottiglie).

Modernissima la cantina, ancora in fase di completamento e con ancora vigneti in fase d’impianto, a tal proposito abbiamo visto in funzione una speciale macchina che trita le pietre presenti in quelli che saranno i futuri vigneti.
Una decina i vini prodotti, anche con vitigni PIWI.

Gambellara Classico
Due le annate assaggiate di questo vino -in due diversi momenti- prodotto con uve Garganega, vinificazione in vasche d’acciaio dove il vino sosta per cinque mesi con periodici batonnage.
Abbiamo preferito il vino più giovane, anche se il 2020 offre una maggiore complessità olfattiva.

2021 – Giallo paglierino luminoso.
Buona l’intensità olfattiva, agrume maturo, erbe officinali, note sulfuree.
Asciutto, sapido, succoso, frutta a polpa gialla, pesca, nespole, vena acido-agrumata, buona la persistenza su note mandorlate.
Più espressivo alla bocca che al naso.

2020 – Colore simile al precedente vino.
Bel naso, elegante, minerale, verticale, presenta leggere note d’idrocarburi.
Fresco ed asciutto, mediamente strutturato, leggere note vegetali, discreta la persistenza.

Veneto Bianco Igt Passito di Garganega “Tarcisio” 2019
Oro antico luminoso, tendente all’ambrato.
Intenso ed ampio al naso, albicocca disidratata, cannella, vaniglia, pasta di mandorle, tamarindo.
Morbido e pastoso alla bocca, dolce non dolce, con accenni piccanti di zenzero, lunghissima la sua persistenza.
Un vino dalla notevole qualità, prodotto unicamente in 400 bottiglie da 37,5 cl.

Dal Maso
Azienda della quale abbiamo più volte scritto, vi invitiamo quindi a cliccarre qui e qui per maggiori informazioni.

Gambellara “Ca’ Fischele” 2022
Le uve provengono da vigne con almeno trent’anni d’età situate in Località Selva di Montebello, i vigneti, situati tra gli 80 ed i 100 metri d’altitudine su suolo basaltico argilloso, sono allevati a Pergola veronese con densità di 4.000 ceppi/ha e con esposizione Sud, Sud-Est.
Vinificazione ed affinamento si svolgono in vasche d’acciaio dove il vino sosta per circa tre mesi.

Color paglierino luminoso.
Bel naso, intenso, fresco, fruttato, pesca bianca.
Fresco e sapido alla bocca, di media struttura e spiccata vena acida, frutta a polpa bianca, pesca e mela.

Gambellara “Riva del Molino” 2020
Il nome del vino dipende dal fatto che il vigneto dal quale provengono le uve un tempo costeggiava un vecchio mulino.
Situato a 120 metri d’altitudine su suolo basaltico-argilloso, è condotto in parte a Pergola aperta ed in parte a Guyot con densità di 5.500 ceppi/ha ed esposizione Sud, Sud-Est.
La vendemmia s’effettua a metà ottobre e la fermentazione avviene parte in vasche d’acciaio e parte in botti di rovere d’Allier da 15 ettolitri, l’affinamento, per una durata di sei mesi, si svolge parte nelle stesse botti e parte in vasche di cemento.

Giallo dorato luminoso.
Buone l’intensità olfattiva e la complessità, frutta tropicale, note d’idrocarburi.
Fresco, sapido ed al contempo morbido, con bella vena acido-agrumata, leggeri accenni piccanti e note d’idrocarburi, lunga la sua persistenza.

Recioto di Gambellara “Rive dei Perari” 2001
Selezione di grappoli di Garganega provenienti da un vigneto situato tra gli 80 ed i 100 metri d’altitudine a Selva di Montebello, il sistema d’allevamento è a Guyot con densità di 5.000 ceppi/ha, su suolo basaltico-argilloso.
Le uve vengono appassite per circa cinque mesi in fruttaio, dopo la pigiatura fermentano in barriques di rovere d’Allier e Nevers e d’acacia dove il vino poi rimane a maturare per almeno 12 mesi.

Ambrato, con unghia tendente al giallo.
Mediamente intenso al naso, si colgono sentori di tamarindo e chinotto.
Fresco, strutturato, caramella all’orzo, fichi secchi, buona la sua persistenza.
Decisamente interessante.

Gambellara Vin Santo 2007
Le uve, Gambellara in purezza, provengono dai due vigneti di Ca’ Fischere e Riva del Mulino, raccolte a fine settembre rimangono ad appassire in fruttaio per sei mesi, dopo la pressatura il mosto viene posto in caratelli di rovere da 100 litri dove fermenta e s’affina per almeno 10 anni senz’essere mai colmato.

Colore tra il topazio e il tonaca di monaco.
Buona la sua intensità olfattiva, sentori di fichi secchi e caramello.
Pastoso, caffè, irish coffee, lunghissima la persistenza.
Notevole.

Cantina di Gambellara
Prima cantina cooperativa del vicentino, la Cantina di Gambellara è stata fondata 1947 sul preesistente Enopolio di Gambellara, termine (enopolio) che verrà poi trasformato in Monopolio e starà ad indicare la linea di vini più pregiati.

Dal 2015 è entrata a far parte della Vitevis Cantine, gruppo che conta 1.350 soci conferitori che dispongono di 2.800 ettari vitati tra il lago di Garda ed il vicentino.
Questa realtà sforna annualmente 13 milioni di bottiglie oltre a vino in fusti ed in bag in box per un totale di 50.000 tonnellate di uva ed occupa nella varie cantine associate 99 dipendenti.
I vini prodotti coprono ben 49 diverse denominazioni.

Gambellara Classico “Monopolio” 2022
Da uve Garganega provenienti da vigneti situati su suolo di natura basaltica nella zona collinare del comune di Gambellara.

Color paglierino di buona luminosità.
Naso di buona intensità, fruttato, pesca, accenni d’erbe officinali.
Mediamente strutturato, succoso, decisamente sapido, erbe officinali, chiude leggermente vegetale.
L’abbiamo preferito al naso.

 – Recioto di Gambellara Classico Spumante Dolce “Monopolio”
Color paglierino intenso con riflessi dorati.
Buona l’intensità olfattiva, sentori di pesca gialla.
Dotato di buona effervescenza e bella vena acida, sapido, pesca matura, buona la persistenza.

Recioto di Gambellara Classico “Monopolio” 2017
Oro antico luminoso, tendente all’ambrato.
Frutta secca e fichi secchi al naso.
Dolce non dolce, ritroviamo i sentori di frutto secca, soprattutto noci.
Vino interessante.

Sordato
Azienda famigliare situata che vinificava uve nella zona di Monteforte d’Alpone già ad inizio Novecento, nel 1938 Basilio Sordato acquista il primo appezzamento a Selva di Montebello Vicentino.
I vini sono stati assaggiati durante la cena presso il Ristorante La Marescialla.

 – Gambellara Classico 2022
Vinificazione in vasche d’acciaio, dove il vino sosta sui lieviti sino al momento dell’imbottigliamento.

Giallo paglierino luminoso.
Intenso e pulito al naso, fruttato, frutta a polpa gialla.
Sapido, asciutto, succoso, accenni vegetali, lunga la persistenza.

Recioto di Gambellara Classico 2019
Le uve, provenienti da vigneti situati a Selva, vengono raccolte a fine settembre, dopo attenta selezione, vengono quindi fatte appassire in fruttaio sino alla fine del mese di gennaio, dopo la spremitura il mosto fermenta in vasche d’acciaio, il vino viene quindi posto in barriques dove sosta in affinamento per un anno.

Color oro, intenso e luminoso.
Un poco chiuso al naso, s’apre su sentori di frutta secca ed albicocca disidratata.
Asciutto, presenta note vanigliate alla bocca.

Marchetto
Piccola azienda famigliare fondata nel dopoguerra e con sede nel centro del comune di Gambellara, dispone di circa quattro ettari di vigna per una produzione annuale di circa 30.000 bottiglie suddivise tra una decina d’etichette.
Tutti i vini sono prodotti esclusivamente con uve di proprietà.

 – VSQ Metodo Classico Extra Brut “Emilio” 2020
Questo vino, prodotto con uve Garganega in purezza è dedicato al fondatore dell’azienda Emilio Marchetto

Color giallo paglierino luminoso di buona intensità.
Discretamente intenso al naso, frutta a polpa gialla, accenni di lieviti.
Buona l’effervescenza, asciutto, note vegetali, chiude leggermente amarognolo.

Vin Santo “Monte di Mezzo 2015”
Le uve, provenienti dalle colline più alte di Gambellara vengono raccolte a metà settembre ed appassite per sei mesi, fermentazione ed affinamento si svolgono in barriques dove il vino riposa per 30 mesi.

Color topazio.
Intenso al naso, caffè liofilizzato, leggere note tostate.
Leggera pungenza.

Tenuta Natalina Grandi
L’azienda è stata fondata ufficialmente nel 1991 da Natalina Grandi, anche se la sua è una famiglia di coltivatori d’uva da cinque generazioni.
Alla gestione dell’azienda, certificata biologica dal 2020 e che dispone di dieci ettari di vigne tra Gambellara ed i Colli Berici contribuiscono il marito Giovanni Framarin ed i figli Luca, Lisa e Valentina, sono circa una decina le etichette prodotte.

 – Gambellara Classico “Col di Mezzo” 2019 (da Magnum)
Le uve provengono dal vigneto Monte di Mezzo, situato a 300 metri d’altitudine su suolo vulcanico, il sistema d’allevamento è a doppia pergoletta veronese.
La fermentazione si svolge in vasche d’acciaio mentre l’affinamento avviene in botti di grandi dimensioni dove il vino sosta sui lieviti per sette mesi.

Giallo paglierino luminoso.
Bel naso, elegante, frutta tropicale, accenni d’idrocarburi.
Strutturato, succoso, sapido e morbido, bel frutto, leggere e piacevoli note piccanti, buona complessità e lunga persistenza.
Bel vino.

 – Recioto di Gambellara Classico Vivace (come da tradizione) 2017
Vino particolare, prodotto come una volta, le uve Garganega vengono appassite per circa cinque mesi, vengono quindi pigiate ed il mosto fermenta in vasche d’acciaio, il vino rimane sulle fecce fini per un paio di mesi, viene quindi imbottigliato per la seconda fermentazione e rimane in bottiglia per circa due anni prima d’essere sboccato e tappato con tappo raso.
La sua pressione interna non arriva ad 1 Bar, quindi non rientra neppure nella tipologia “Frizzante”,  ragione per cui viene qualificato come “Vivace”.

Color giallo-oro.
Bel naso, intenso, presenta sentori di frutta tropicale.
Leggerissima effervescenza, fresco, agrumi, canditi, albicocca.
Un vino decisamente curioso ed interessante, che ci è molto piaciuto.
(Nota: di questa particolare tipologia, ovvero (Vivace come da tradizione) non abbiamo trovato traccia sul disciplinare di produzione).

Gambellara Spumante Brut “Ricordo”
Le uve di Garganega provengono dalla Località Giaroni dove il suolo è di natura vulcanica, il sistema d’allevamento è a doppia pergoletta veronese.
Vinificazione in acciaio e rifermentazione in autoclave.

Color paglierino scarico.
Intenso al naso, fresco, frutta fresca, pera, mela, pesca bianca.
Fresco, sapido, asciutto, sentori di lieviti, buona la sua persistenza.

Virgilio Vignato
L’azienda, situata a Gambellara coltiva uva da oltre un secolo.

 – Gambellara Classico “Capitel Vicenzi” 2021
Paglierino scarico con riflessi verdolini.
Buona l’intensità olfattiva, fresco e verticale, note vegetali e d’agrumi.
Fresco, verticale, di media struttura, leggere note vegetali, discreta la persistenza.
L’abbiamo preferito al naso.

Gambellara Vin Santo 2015
Il vigneto dal quale provengono le uve è situato a 200 metri d’altitudine su suolo basaltico ed è allevato a pergoletta con densità d’impianto di 3.500 ceppi/ha.
Le uve vengono selezionate in campo e vendemmiate a fine settembre, sono quindi poste ad appassire tramite il sistema dei Picai, ovvero appese a cordicelle, la vinificazione avviene in vasche d’acciaio.

Ambrato luminoso.
Di buona intensità olfattiva, note ossidative, frutta secca, fiori secchi, uva passa.
Fresco ed asciutto, fichi secchi, lunga la persistenza.
Notevole.
Lorenzo Colombo