Giacomo Fenocchio, Barolo ed altro ancora

Claudio Fenocchio
Siamo stati a trovare Claudio Fenocchio, titolare dell’Azienda Agricola Giacomo Fenocchio di Monforte d’Alba a fine novembre, l’ultima volta c’eravamo stati setto o otto anni fa, in occasione di un’edizione di Nebbiolo Prima, quando ancora non c’era la nuova cantina, inaugurata da poco.
Cantina che s’aggiunge ad ampliamento della precedente, si tratta di un open space dedicato all’affinamento dei vini, ovvero dove si trovano tinaia e bottaia e dove Claudio ha ricavato anche la sala di degustazione che in precedenza si trovava nell’abitazione.

Tini
L’azienda che si trova in località Bussia Sottana, è stata fondata nel 1864 e produce vini da cinque generazioni, anche se non certificata biologica in vigna non s’utilizzano prodotti chimici.
Claudio attualmente dispone di circa 14 ettari di vigneti, poco meno della metà dei quali in alcuni prestigiosi Cru (Menzioni Geografiche Aggiuntive) del Barolo: Bussia, Cannubi, Castellero e Castiglione Villero.
A Monforte d’Alba ci sono inoltre i vigneti allevati a Nebbiolo (per la produzione di Langhe Nebbiolo e Nebbiolo d’Alba), Barbera, Dolcetto e Freisa, mentre di là dal Tanaro, a Monteu Roero possiede un vigneto di 1,5 ettari allevato ad Arneis.
La produzione annuale è di circa 45.000 bottiglie suddivise su una dozzina d’etichette metà delle quali di solo Barolo: Barolo Castellero, Barolo Bussia, Barolo Villero, Barolo Cannubi, Barolo Riserva Bussia 40 dì e Barolo. Circa l’80% del vino prodotto viene esportato.
Dopo aver assaggiato numerosi campioni di botte ci siamo seduti ed abbiamo iniziato a degustare diversi vini dell’ultima annata in commercio.
Eccoli:
– Dei sei Barolo prodotti abbiamo assaggiato il Bussia 2018, le cui uve provengono dall’omonima MGA, dove Claudio dispone di cinque ettari esposti a Sud-Ovest ad un’altitudine di 300 metri slm su suoli argillosi e calcarei ricchi di ferro.
I vigneti hanno 35 anni d’età e danno una resa di 70 q.li/ettaro, la vendemmia s’effettua a metà ottobre, la fermentazione, condotta in vasche d’acciaio tramite lieviti indigeni, prevede una macerazione sulle bucce di 40 giorni, il vino rimane poi nelle stessa vasche per sei mesi prima d’essere trasferito in botti di rovere di Slavonia da 35 e 50 ettolitri dove sosta per 30 mesi prima dell’imbottigliamento.
Le bottiglie prodotte annualmente sono 25.000 ed il loro prezzo in cantina è di 40 euro.
Color granato di media intensità, unghia aranciata.
Mediamente intenso al naso, elegante, presenta note speziate, chiodi di garofano e cannella.
Dotato di buona struttura, asciutto, con tannino deciso, buona la sua vena acida, accenni di radice di liquirizia, lunga la sua persistenza.
– Langhe Nebbiolo 2021
Le uve provengono da un vigneto di due ettari d’estensione e di 15 anni d’età, situato nel comune di Monforte d’Alba a 300 metri d’altitudine con esposizione Est su suolo con argille, marne blu e tufo.
La vendemmia s’effettua a metà ottobre, la fermentazione, con macerazione di 10 giorni s’effettua senz’aggiunta di lieviti selezionati, l’affinamento del vino si svolge per i primi sei mesi in vasche d’acciaio e successivamente per altri sei mesi in botti di rovere di Slavonia.
9.000 le bottiglie prodotte e 15 euro il suo prezzo in cantina.
Granato di media intensità, unghia leggermente aranciata.
Di media intensità olfattiva e buona eleganza, bel frutto, ciliegia, accenni di rose.
Fresco e succoso, mediamente strutturato, con bella trama tannica (tannino delicato).
– Barbera d’Alba Superiore 2021
Il vigneto, di 2,5 ettari d’estensione, di trova a Monforte d’Alba, a 300 metri d’altitudine con esposizione Ovest, situato su suolo argilloso con marne blu e tufo ha 30 anni d’età.
La vendemmia s’effettua a metà ottobre, la fermentazione, senza lieviti aggiunti, s’effettua in vasche d’acciaio con una macerazione di 10 giorni, il vino sosta quindi per sei mesi nelle stesse vasche e per ulteriori sei mesi in botti di rovere di Slavonia.
Viene venduto in cantina a 14 euro e ne vengono prodotte annualmente 20.000 bottiglie.
Violaceo-purpureo luminoso.
Intenso al naso, frutta rossa matura, ciliegia.
Dotato di buona struttura, vi ritroviamo il frutto rosso maturo unito a decise note speziate, lunga la sua persistenza.
– Langhe Freisa 2021
Da un piccolo vigneto di mezzo ettaro situato a 300 metri d’altitudine su suolo argilloso con marne blu e tufo provengono le uve per la produzione di questo vino, le vigne hanno 15 anni d’età e sono esposte ad Ovest.
La vendemmia s’effettua ad inizio ottobre e vinificazione ed affinamento sono gli stessi del Langhe Nebbiolo e del Barbera d’Alba Superiore, quello che cambia è il tempo di macerazione sulle bucce, ridotto ad una settimana.
4.000 le bottiglie prodotte e 14 euro il suo costo in cantina.
Il colore è un mix tra il rubino, il purpureo ed il violaceo, il tutto molto luminoso.
Bello il naso, pulito e fresco, intenso e speziato.
Fresco al palato, succoso, con tannino asciutto e buona vena acida, buona anche la sua persistenza.
– Roero Arneis 2021
Siamo nel Roero, precisamente a Monteu Roero, un vigneto di 1,5 ettari, situato tra i 300 ed i 350 metri d’altitudine, con esposizione Sud-Est, fornisce le uve per la produzione di questo vino, le vigne hanno 10 – 15 anni d’età e sono situate s’un suolo calcareo argilloso.
Vendemmia a metà settembre, refrigerazione del mosto per 24 – 36 ore dopo la pressatura delle uve, fermentazione ed affinamento in vasche d’acciaio.
12.000 le bottiglie prodotte.
Color tra il paglierino ed il dorato scarico, luminoso.
Buona la sua intensità olfattiva, pulito e fresco, vi cogliamo un frutto giallo (pesca) ed accenni d’erbe officinali.
Bello il frutto anche al palato dove ritroviamo la pesca unita a leggeri accenni piccanti, buona la sua persistenza.
– Anima Arancio – Vino bianco 2021
Le uve (Arneis) sono le stesse del Roero Arneis e vengono raccolte a metà settembre.
La fermentazione, spontanea, prevede una macerazione sulle bucce di 30 giorni in vasche d’acciaio.
La produzione è limitata a 1.000 bottiglie/anno.
Ogni volta che ci accostiamo ad un bianco macerato o ad un’orange wine lo facciamo con una certa diffidenza.
Sempre più spesso questi vini, ormai sin troppo diffusi (cosa porta a fare la moda…) sono una fotocopia uno dell’altro, sovente senz’anima alcuna, dove fatichiamo a ritrovare vitigni e luoghi d’origine.
E’ quindi con questo spirito che ci accingiamo ad assaggiare questo vino.
Il colore è oro antico, sembra olio.
Intenso al naso dove cogliamo una leggerissima pungenza ed i tipici sentori di mela, soprattutto della buccia di questo frutto.
Il vino è dotato di buona struttura, le sue note tanniche ci ricordano il tè, i sentori rimandano alla mela acerba, con la sua buccia, la persistenza è lunga.
In definitiva un vino interessante e curioso.
Lorenzo Colombo