I 60 anni di Livon e la verticale di Braide Alte
In occasione del 60° anniversario di fondazione dell’azienda, la famiglia Livon ha organizzato due giorni di festeggiamenti ai quali è stata invitata la forza vendita ed una quindicina tra giornalisti ed organi di stampa.
Circa un centinaio di persone che hanno quindi potuto godere dell’ospitalità di questa famiglia giunta alla terza generazione.
L’Azienda Livon è stata fondata nel 1964 da Dorino Livon che negli anni Ottanta ha passato la mano ai figli Valneo e Tonino che attualmente la gestiscono con i loro figli, Rossella, Francesca e Matteo, quest’ultimo occupa il posto di amministratore delegato.
Nel corso di questi sessant’anni si è espansa tanto da annoverare quattro tenute un tre regioni, Livon nel Collio dove dispone di 180 ettari di vigneti nel per una produzione annuale di 800.000 bottiglie, Villa Chiòpris nella Grave del Friuli, Borgo Salcetino nel Chianti Classico, acquistata nel 1996 e ColSanto in Umbria, a Montefalco, acquisita nel 2001.
L’ultima novità riguarda la nuova cantina che verrà inaugurata l’anno prossimo e che sarà dotata, oltre che di una sala degustazione nell’area della bottaia anche di una cucina a vista per ospitare show cooking.
Tornando ai festeggiamenti per il compleanno aziendale, questi sono iniziati con una cena presso il Ristorante Trattoria al Cacciatore, meglio conosciuto come La Subida, a Cormons, durante la quale sono state servite diverse bottiglie anche di vecchie annate in formati piuttosto inusuali, come i nove litri del Braide Alte 2013 e del Tiare Blù 2011, formati più normali per la Ribolla Gialla Fenis, Spumante prodotto tramite Metodo Charmat lungo e Magnum per il Collio Pinot Bianco Cavezzo 2022 e per il Collio Bianco Solarco, anch’esso dell’annata 2022.
Il mattino seguente, unicamente per la stampa, c’è stato il momento clou dell’evento, ovvero la degustazione di una verticale di nove annate di Braide Alte, vino appartiene alla Linea Grand Cru nella quale si trovano i vini di punta dell’Azienda Livon.
La degustazione si è svolta presso Villa Chiòpris, la tenuta dei Livon situata nelle Grave che offre anche ospitalità nelle sue nove camere.
Braide Alte
La prima annata in commercio di questo iconico vino è la 1996 anche se il progetto Braide Alte (braide è un appezzamento di terreno con casolare) nasce diversi anni prima.
Si tratta di un blend di quattro vitigni: Chardonnay, Sauvignon, Picolit, Moscato Giallo, con Chardonnay e Sauvignon a costituire la componente principale, le uve provengono dall’omonimo vigneto, situato a 220 metri d’altitudine in località Ruttars nel comune di Dolegna del Collio.
Le forma d’allevamento è il Guyot con densità di 7.500 ceppi/ha, l’esposizione è Est-Ovest ed il suolo è costituito da marne e argille, ovvero la tipica Ponca del Collio.
La fermentazione s’effettua in barriques nuove d’Allier dove poi il vino rimane a maturare per circa otto mesi.
Esce in commercio come Igt Venezia Giulia e le bottiglie prodotte annualmente sono circa 13.000 alle quali vanno aggiunte 250 Magnum e qualche decina di bottiglie in formati più grandi.
La verticale

Valneo Livon
Nove le annate presentate, dall’ultima in commercio, ovvero la 2021 sino alla 1997, seconda annata prodotta.
Dato il numero elevato di ospiti è stato necessario utilizzare due bottiglie per annata il che ha comportato alcune differenze organolettiche soprattutto nei vini con diversi anni sulle spalle.
Ecco quant’abbiamo assaggiato:
– 2021 – Color giallo paglierino di media intensità tendente al dorato.
Intenso al naso dove emergono note aromatiche, floreali, agrumate, di pesca gialla e frutta tropicale (il Sauvignon domina un poco la scena), uniti a leggeri accenni di zenzero.
Fresco e sapido, dotato di buona struttura, nuovamente cogliamo la frutta a polpa gialla unita ad accenni piccanti ed a leggere note vanigliate, buona la sua persistenza.
Un vino molto giovane ma già perfettamente godibile.
– 2018 -Il colore è più intenso del precedente vino e la nota dorata è più decisa.
Intenso al naso, verticale, elegante, pesca gialla e frutta tropicale, note vanigliate.
Più strutturato rispetto al precedente, l’apporto del legno ci pare più deciso, si colgono sentori tostati ed il fin di bocca appare leggermente amarognolo.
– 2015 – Giallo dorato, intenso e luminoso.
Buona l’intensità olfattiva, frutta a polpa gialla, leggere note vegetali.
Intenso, sapido, presenta note piccanti, l’apporto del legno è ancora percepibile e la persistenza è media.
Avremmo supposto maggior espressività gustativa.
– 2013 – Color oro luminoso.
Bel naso, intenso, ampio ed elegante, si iniziano a cogliere le prime note idrocarburiche, pesca sciroppata, ananas, erbe aromatiche essiccate, leggeri accenni di zenzero.
Dotato di buona struttura, fresco, sapido, minerale, asciutto, con buona vena acida, sentori d’erbe officinali e di zenzero, lunga la sua persistenza.
Una bella sorpresa, uno dei vini che maggiormente abbiamo apprezzato.
– 2009 – Oro antico, intenso.
Discreta l’intensità olfattiva, buona l’eleganza, note balsamiche e di fiori appassiti.
Fresco, asciutto, erbe essiccate, leggeri accenni tostati, buona la vena acida e discreta la persistenza.
– 2007 – Color dorato luminoso.
Mediamente intenso al naso, erbe aromatiche, legno leggermente percepibile.
Sapido e strutturato, frutta a polpa gialla, erbe officinali, leggere note d’idrocarburi, buona la sua persistenza.
– 2003 – Color oro antico, intenso e luminoso.
Media l’intensità olfattiva, complesso ed elegante, note balsamiche e di foglie secche.
Dotato di buona struttura e di bell’equilibrio complessivo, frutto giallo maturo, armonico e di bell’equilibrio complessivo, lunga la sua persistenza.
Vino dalla notevole qualità, è quello che in assoluto abbiamo preferito.
– 2000 – Color oro antico, molto intenso.
Buona la sua intensità olfattiva, sentori di sottobosco.
Erbe secche, evoluto.
L’età si fa sentire.
– 1997 – Oro antico, tendente all’ambrato.
Buona la sua intensità olfattiva, sentori di mele cotogno e di distillato di mele.
Mela matura, distillato, media la persistenza.
Gli anni sono tanti ed i principi ossidativi, anche se al momento non fastidiosi, iniziano ad emergere.
Come sopra specificato abbiamo trovato differenze tra le due bottiglie proposte con alcuni vini che risultavano migliori tra quelli a noi versati ed altri che invece hanno favorito l’altro gruppo di degustatori.
In chiusura di questa emozionante verticale ci è stata servita una Magnum del vino prodotto in occasione del 50° anniversario dell’azienda, ovvero il “Selezione 50° Anniversario”, blend di Friulano e Ribolla gialla, del quale sono state prodotte 3.059 bottiglie e 242 Magnum, l’annata è la 2014.
Il colore è giallo paglierino luminoso.
Buona la sua intensità olfattiva, fresco e fruttato, sentori di pesca bianca, note nocciolate e leggeri accenni aromatici.
Ancora fresco nonostante l’età, succoso e sapido, dotato di buona verticalità, presenta note d’agrumi e accenni piccanti di zenzero, chiude con buona persistenza leggermente amaricante.
Dopo i momenti istituzionali presso la Vineria Vencò dove poi abbiamo pranzato, assaggiando altri vini, ci attendeva un’interessante gita nella laguna di Marano sulla motonave Saturno da Geremia in compagnia del simpaticissimo ed esuberante comandante Adriano Zentilin, gita che s’è conclusa con una cena a base di pesce in un Casone nel Villaggio dei Pescatori.
Lorenzo Colombo