Igt Venezia Giulia Ribolla Gialla 2022 Terčič Matijaž
La presenza della famiglia Terčič a San Floriano del Collio (Števerjan in sloveno) è attestata, da alcuni documenti, almeno a tre secoli fa.
I primi passi nella futura costituzione dell’azienda vengono fatti, all’inizio del secolo scorso, da Alojz, nonno di Matijaž, tramite l’acquisto di alcuni terreni.
Dopo le vicissitudini dovute alle due guerre mondiali Zdenko, padre di Matijaž, prende le redini dell’azienda e tra gli anni ’50 e ’80 acquista terreni e vi mette a dimora vigneti oltra ad occuparsi di policoltura e allevamento.
E’ Matijaž che decide di dedicarsi interamente alla viticoltura, i primi vini che portano in etichetta il nome dei Terčič escono con l’annata 1993, si tratta di 2.000 bottiglie di Chardonnay ed altrettante di Pinot Grigio, nel corso degli anni la produzione cresce sino ad arrivare alle attuali 30.000 bottiglie da nove ettari di vigneti situati parte nel Collio e parte nel territorio della Doc Friuli Isonzo.
Nel 2004 viene costruita la nuova cantina e l’anno seguente vi viene svolta la prima vendemmia.
Le etichette prodotte sono nove, sette di vini bianchi e due di rossi commercializzati sotto le denominazioni Collio, Friuli Isonzo e Igt Venezia Giulia.
Il vino
Le uve provengono da un vigneto di 30 anni d’età media situato a San Floriano del Collio, il suolo, d’origine eocenica, è costituito da marne e arenarie ed il sistema d’allevamento è condotto a doppio capovolto e Guyot con densità d’impianto rispettivamente di 3.000 e 5.500 ceppi/ettaro.
La vendemmia viene effettuata attorno alla metà di settembre, fermentazione ed affinamento si svolgono in vasche d’acciaio dove il vino sosta sui lieviti per nove mesi.
L’imbottigliamento è avvenuto a fine giugno 2023 ed il vino è rimasto altri tre mesi in bottiglia prima d’essere commercializzato.
Color giallo paglierino di buona intensità.
Intenso al naso, vi cogliamo sentori d’erbe aromatiche e di frutta a polpa gialla e di pera.
Intenso anche al palato, di discreta struttura, fresco, succoso e piuttosto sapido, verticale, note minerali e d’agrumi, erbe aromatiche, lungo il fin di bocca su sentori mandorlati e di salvia.
Lorenzo Colombo