Il metodo Classico da uva Durella
Circa un anno fa, il Consorzio Tutela Vini Lessini Durello ha finalmente deciso di cambiare il disciplinare della Doc Lessini Durello, denominazione riservata alla produzione di vini spumanti a base Durella (minimo 85%), che contemplava al suo interno due diverse tipologie: il Lessini Durello Doc, che poteva essere prodotto esclusivamente tramite fermentazione in autoclave (Metodo Charmat, o Martinotti, o Italiano, che dir si voglia) ed il Lessini Durello Riserva Doc, riservato agli spumanti prodotti con il Metodo Classico e che prevedeva una sosta sui lieviti di almeno 36 mesi.
Finalmente, dicevamo, i due vini sono stati separati ed inseriti in due specifici disciplinari di produzione, lo Spumante Charmat continuerà a chiamarsi Lessini Durello Doc, con l’aggiunta di Metodo Italiano, mentre quello rifermentato in bottiglia assumerà il nuovo nome di Monti Lessini (denominazione sinora rivolta esclusivamente ai vini fermi) Metodo Classico Doc e la sua sosta sui lieviti verrà ridotta ad un minimo 24 mesi, per differenziarlo dalla tipologia Riserva, che continuerà ad avere un periodo minimo di sosta sui lieviti di 36 mesi.
La zona di produzione è collocata tra le province di Verona e Vicenza ed il 70% del vini viene prodotto in quest’ultima; le bottiglie prodotte annualmente sono circa un milione, il 90% delle quali con il Metodo Charmat.
Durante l’evento SPUMANTITALIA che si è tenuto a Pescara il 18 e 19 gennaio scorsi, abbiamo partecipato ad una degustazione guidata di alcuni di questi vini, tutti Metodo Classico, tranne uno.
Ecco le nostre impressioni:
– Cantina di Soave: Lessini Durello Brut Settecento33
Si tratta dell’unico Metodo Charmat di questa serie di vini.
Paglierino-verdolino.
Intenso al naso, fresco, agrumato, con sentori di pesca bianca.
Fresco, sapido, citrino, con spiccata vena acida e buona persistenza.
– Gianni Tessari: Lessini Durello Brut 36 mesi
Le uve provengono da Roncà, in Val d’Alpone, la sosta sui lieviti, come s’evince dal nome, è di minimo 36 mesi.
Paglierino.
Intenso al naso, frutto giallo maturo (pesca gialla), leggere note tropicali.
Fresco, verticale, sapido, sentori di mela, leggeri e piacevoli accenni ossidativi, lunga la persistenza.
– Franchetto: Lessini Durello
I vigneti si trovano a Vestenanova, in provincia di Verona, sono situati a circa 600 metri d’altitudine, su suoli argillosi-basaltici d’origine vulcanica.
La sosta sui lieviti è di 36 mesi.
Color giallo paglierino di buona intensità.
Intenso al naso, frutto giallo maturo ed accenni di paglia umida.
Buona la struttura, sapido, spiccata vena acida, mela matura, sentori di paglia.
– Tonello: Lessini Durello “Io Teti”
36 mesi di sosta sui lieviti anche per questo vino, prodotto con uve provenienti da un vigneto situato su suolo vulcanico alluvionale-argilloso, sito in provincia di Vicenza.
Verdolino-paglierino.
Mediamente intenso al naso, agrumato, sentori di pesca bianca.
Fresco, sapido, minerale, verticale, di media struttura e lunga persistenza.
– Casa Cecchin: Lessini Durello “Nostrum” 2014
Color paglierino di buona intensità.
Intenso ed ampio al naso, presenta sentori di frutta gialla maura (pesca gialla).
Fresco, sapido, minerale, verticale, con spiccata vena acida, buone la cremosità e la persistenza.
– Sandro de Bruno: Lessini Durello Riserva 60 mesi
Vigneti situati ad oltre 500 metri d’altitudine su suoli vulcanici.
Color giallo carico, quasi dorato.
Mediamente intenso al naso, complesso, note di miele e leggeri accenni ossidativi.
Fresco, complesso, con accenni tostato-affumicati, buona vena acida, sentori di mela cotogna, buona la persistenza.
– Sacramundi: Lessini Durello “Merum” Pas Dosé 60 mesi
Il vigneto è situato a Val del Chiampo, a 380 metri d’altitudine, con esposizione sud-est.
Giallo dorato luminoso.
Intenso al naso, buona la complessità, sentori di frutta secca.
Decisamente sapido, complesso, con piacevoli accenni ossidativi, lunga la persistenza.
– Fongaro: Lessini Durello Brut Riserva 2011 (84 mesi sui lieviti)
I vigneti sono collocati sulle colline a nord-est di Verona, su suoli d’origine vulcanica.
Lunghissimo il periodo di sosta sui lieviti.
Giallo dorato luminoso.
Complesso al naso, buccia di mela matura, mela cotogna, miele.
Intenso, sapido, verticale, con spiccata vena acida, elegante, note mielose, lunga la persistenza.
Prodotti nel complesso assai interessanti, in questo caso le nostre preferenze vanno soprattutto ai vini di Gianni Tessari, Fongaro, e di Casa Cecchin.
Lorenzo Colombo