Il “pigreco” di Roberto Cipresso
Roberto Cipresso è uno tra gli enologi italiani più conosciuti al mondo.
Ha iniziato la sua carriera oltre trent’anni fa lavorando per alcune famose aziende di Montalcino, per poi collaborare con numerose cantine in diverse parti d’Italia.
Vent’anni fa, nel 1999, fonda Winemaking, un gruppo di consulenza agronomica ed enologica.
Si sposta quindi all’estero, e fa dell’Argentina la sua seconda patria, quindi ha collaborazioni con aziende brasiliane e spagnole.
Montalcino però rimane sempre il suo primo amore, e qui apre la propria azienda, La Fiorita, tre ettari di vigneto -uno dei quali a Brunello- ed il Resort Poggio al Sole.
Fonda inoltre -assieme al fratello Gianfranco e all’argentino Santiago Achaval– Winecircus, cantina sperimentale e laboratorio che collabora con alcune prestigiose università.
Non bastasse, si cimenta anche come scrittore pubblicando tre libri, il più conosciuto dei quali è Il Romanzo del Vino.
Descrivere tutto il suo curriculum e le sue attività richiederebbe più pagine, comunque qui potere trovare tutte le informazioni.
Dai suoi vigneti di Montalcino ricava un Brunello ed un Rosso si Montalcino e, in combinazione con altre uve, provenienti da diversi siti della Toscana e dall’Umbria, altri sei vini.
Si tratta di vini sia frutto di monovitigno, come “pigreco” (Sangiovese) ed “Eureka L” (Cesanese), sia da blend tra vitigni italiani ed internazionali, come “Punto” (Sangiovese, Syrah e Alicante), “Eureka T” (60% Merlot, 40% Sangiovese), “Eureka” (Syrah e Grenache) e “La Quadratura”, quest’ultimo assemblaggio di soli vitigni italiani (Cannonau, Sangiovese, Aglianico, Canaiolo).
Noi abbiamo assaggiato l’Igt Toscana “pigreco”, appartenente alla linea “rosso d’Italia”, del vino non è riportata l’annata, anche se la stessa si dovrebbe dedurre dal lotto: L.2012.
Si tratta di un vino prodotto da uve sangiovese provenienti da tre diversi vigneti situati in tre distinte zone della regione: Massa Marittima, Montalcino e Serre di Rapolano.
(Da notare che il vino dell’annata 2011 -allora semplicemente Vino Rosso- era completamente diverso trattandosi di un blend di Syrah, Alicante, Merlot, Cabernet Franc e Marselan)
Altitudini e caratteristiche dei suoli variano in modo netto: 100, 350 e 300 mt. slm per i primi e sabbiosi, ricchi in ferro, con croste calcaree; galestrosi; limoso-argillosi i secondi.
Per tutti il sistema d’allevamento è il Cordone speronato, mentre la densità varia dai 4.200 ai 7.000 ceppi/ettaro; la resa media è di poco superiore al chilogrammo per ceppo.
La fermentazione si svolge in acciaio, tramite l’utilizzo di lieviti selezionati, mentre la maturazione avviene in barriques, per metà nuove e per metà di secondo passaggio per dodici mesi.
La produzione è di 6.000 bottiglie.
Il colore è rubino-purpureo, con riflessi color prugna, luminoso e di buona intensità.
Intenso al naso, pulito e di buona eleganza, emergono le note fruttate, more, ribes e confettura di marasche unite a note speziate di vaniglia, cannella e pepe e ad un leggero accenno affumicato.
Fresco e succoso, con bella vena acida ed un tannino fresco ed un poco esuberante ma ben inserito nell’insieme, ritroviamo alla bocca le note fruttate di marasche, la speziatura e gli accenni fumé, lunga la sua persistenza.
Lorenzo Colombo
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