InvecchiatIGP: Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Utopia 2008 Montecappone
Non posso nascondere di avere un debole per i vini di Gianluca Mirizzi, che si tratti di bianchi o di rossi non fa alcuna differenza. Mi mancava però l’occasione di assaggiare un suo Verdicchio che avesse un po’ di anni sulle spalle, qualcosa che potesse confermare ulteriormente le impressioni estremamente positive che gli ho sempre elargito.
Bene, l’occasione è arrivata con la nuova rubrica InvecchiatIGP, che insieme a Lorenzo Colombo, Carlo Macchi, Luciano Pignataro, Andrea Petrini e Stefano Tesi, alias Garantito IGP, abbiamo deciso di dedicare ai vini “vecchi” che ci hanno maggiormente sorpreso.
Premetto una cosa, l’Utopia (il nome è già chiarificatore) è la realizzazione di un sogno, di un’idea di Verdicchio che raccontasse al meglio le potenzialità dei vigneti che dimorano sulle colline dei Castelli di Jesi, per fare questo Gianluca non ha voluto chiedere il supporto del legno, ma ha usato solo il cemento, per un anno, al fine di preservare al massimo tutte le caratteristiche di quest’uva straordinaria.
Al palato, a occhi chiusi, potresti pensare a un bianco di 4-5 anni, non certo di 13, perché quella base acida che lo sostiene rende il frutto vivo, non dolciastro, addirittura più fresco che al naso, mentre il corredo minerale e le note di nocciola e mandorla accompagnano un finale lungo, intenso e sapido.
Un grande bianco marchigiano, che conferma quanto ci sarebbe bisogno di trovare vini del genere al ristorante, con i quali si contribuirebbe a demolire quella convinzione ancora troppo diffusa che i vini bianchi italiani siano buoni solo da giovani.
Roberto Giuliani