La Castellada
Durante il press tour ottobrino ad Oslavia, in occasione di RibolliAMo 2021 abbiamo avuto l’opportunità di visitare le sette cantine che fanno parte di APRO (Associazione Produttori Ribolla d’Oslavia) e d’assaggiare alcuni dei loro vini.
Qui andiamo quindi a scrivere dell’Azienda La Castellada, nata nel 1985, quando Giorgio e Nicolò, figli di Giuseppe Bensa, decisero d’imbottigliare il vino che prima vendevano sfuso.
L’azienda dispone di 10 ettari di vigneti a Oslavia, la metà dei quali hanno un’età variabile tra i 45 ed i 55 anni ed hanno una densità di 3.000-3.500 ceppi/ettaro, l’altra metà messa a dimora circa 25 anni fa ha un sesto d’impianto più fitto, ovvero 5.500-6.000 ceppi /ettaro.
Vi si ricavano dalle 25.000 alle 30.000 bottiglie/anno suddivise in nove vini, tutti vinificati con lieviti indigeni ed imbottigliati senza nessuna filtrazione.
I vini che abbiamo assaggiato: (in merito alla Ribolla Gialla vedi qui)
– Pinot Grigio 2015
Le uve provengono da vigne di 31 – 52 anni d’età situate ad Oslavia, su suolo marnoso (Ponca) a 175 metri d’altitudine con esposizione Nord-Est e Ovest, la resa è di 45 q.li/ettaro.
Dopo la diraspa-pigiatura avviene la fermentazione in tini di rovere di Slavonia con una macerazione sulle bucce di quindici giorni, affinamento per due anni in botti ai quali segue un ulteriore anno in vasche d’acciaio.
Color rame-rosso di buona intensità.
Di media intensità olfattiva, si colgono sentori di piccoli frutti rossi e di pesca tabacchiera uniti a note balsamiche.
Morbido al palato, dotato di buona struttura, con accenni tannici e lunga persistenza.
Un vino decisamente interessante.
– Collio Doc Friulano 2015
Da vigne di 22 – 52 anni d’età, situate a 175 metri d’altitudine con esposizione Sud-Ovest, sulla tipica Ponca friulana, la resa è di 45 q.li/ettaro.
Dopo la diraspatura e la pigiatura le uve vengono messe a fermentare in tini di rovere di Slavonia dove rimangono quattro giorni a macerare sulle bucce, la fermentazione prosegue in barriques e tonneaux dove si svolge anche la fermentazione malolattica e dove il vino rimane in affinamento per undici mesi, segue quindi un anno di sosta in vasche d’acciaio seguito da un ulteriore anno di riposo in bottiglia.
Dal color giallo intenso e luminoso.
Intenso al naso, floreale, con sentori di frutta gialla ed accenni vanigliati.
Dotato di buona struttura, con leggeri accenni tannici, si ritrovano i sentori di frutta a polpa gialla, note mandorlate sul lungo fin di bocca.
Ci è piaciuto assai.
– Collio Doc Rosso della Castellada 2011
85% Merlot e 15% Cabernet sauvignon provenienti da vigneti in parte di quasi settant’anni ed in parte di 24, situati ad Oslavia a 175 metri d’altitudine su suoli costituiti da Ponca e con esposizione Sud e Nord-Ovest, la resa è di 40 q.li/ettaro.
Dopo la diraspatura il pigiato viene messo a fermentare in tini di rovere di Slavonia per 15 giorni, il vino s’affina quindi in barriques per 24 mesi, segue un anno in botti di rovere e sei mesi in vasche d’acciaio.
Color granato di discreta profondità.
Molto intenso al naso, frutto rosso maturo, ciliegia e prugna, note surmature.
Succoso, ritroviamo alla bocca i sentori di frutta rossa matura uniti a note speziate e a leggeri accenni vegetali, buona la vena acida come pure la persistenza.
Lorenzo Colombo