Villa Vasi

Tra Collio e Isonzo

Tina e Gianluca Pellizzon

Ancora una volta siamo a scrivere in merito ad un’azienda nata di recente che abbiamo conosciuto tramite l’amico Stefano Cosma a fine agosto, durante la nostra permanenza di alcuni giorni in Friuli Venezia Giulia.

L’azienda si chiama Villa Vasi e prende il nome dall’omonima località, sitata nella frazione di San Mauro del comune di Gorizia, siamo sotto il Monte Sabotino, tristemente famoso per le battaglie durante la Prima Guerra Mondiale, sul confine con la Slovenia.

Nata nel 2016 è condotta da Gianluca Pellizzon e dalla moglie Tina e dispone di 32 ettari a vigneto sitati parte nella Doc Collio e parte nella Doc Isonzo, ovviamente i suoli sono assai diversi tra loro, come lo sono le altitudini alle quali sono poste le vigne: marne ed arenarie, ovvero Ponca nel Collio, dove siamo a circa 200 metri d’altitudine e ghiaia, marna ed argilla nell’isontino dove ci collochiamo attorno ai 100 metri slm.

Partita in sordina, con le prime 2.000 bottiglie dell’annata 2018, nel corso di pochissimi anni ha visto crescere esponenzialmente la sua produzione, nel 2021 si era giunti a 21.000 bottiglie e si prevede, per quest’annata, di arrivare a circa 30.000.
L’obbiettivo comunque è quello d’arrivare a 40.000 bottiglie, vendendo, come s’è sempre fatto il resto delle uve ad aziende del territorio.

La piccola cantina è situata nella vecchia casa di famiglia e dispone sia di vasche in acciaio come di barriques per l’affinamento di alcuni vini.

I vitigni coltivati sono in prevalenza a bacca bianca, Friulano, Malvasia istriana, Ribolla gialla e Sauvignon per quelli a bacca bianca e Merlot e Refosco per le uve rosse, se ne ricavano sei etichette, cinque di vini bianchi ed una di rosso e comprendono sia vini a Doc Isonzo come a Doc Collio, dipendentemente dalla provenienza delle uve, il vino più importante è però classificato come Venezia Giulia Bianco, provenendo le sue uve dai due distinti territori.

Durante la nostra visita abbiamo avuto l’opportunità d’assaggiare quattro di questi vini, trovandovi due caratteristiche che li accomuna: la pulizia e la qualità.

Eccoli:

 – Doc Friuli Isonzo Malvasia “Somnija” 2021
Curioso il nome di questo vino che racchiude due distinti significati, il primo riguarda i sogni, ovvero l’avverarsi di quanto si desidera, il secondo, più intimo, non è nient’altro che l’insieme delle iniziali dei tre figli di Tina e Gianluca: Sofija, Miha e Nejc.
Le uve vengono sottoposte per due giorni ad una macerazione pellicolare a temperatura controllata prima di essere pressate, segue quindi la fermentazione in vasche d’acciaio.

Color giallo paglierino luminoso.
Bel naso, fresco, frutta a polpa bianca, accenni d’erbe officinali.
Fresco, sapido e verticale, presenta un bel frutto e note ‘erbe officinali, accenni aromatici e buona persistenza.

Doc Friuli Isonzo Friulano 2021
Macerazione delle uve a temperatura controllata per 15 ore, segue fermentazione ed affinamento in vasche d’acciaio per nove mesi.

Color giallo paglierino di buona intensità.
Intenso e pulito al naso, erbe officinali e frutta a polpa gialla.
Dotato di buona struttura, frutta a polpa gialla in evidenza, pesca gialla ed albicocca, lunga la sua persistenza.

 – Igt Venezia Giulia Bianco “Autoktona” 2021
Frutto di un blend tra i tre vitigni autoctoni friulani: Friulano, Ribolla gialla e Malvasia istriana, vinificate in uvaggio, dopo due giorni di macerazione a temperatura controllata e dopo la fermentazione alcolica una parte del vino s’affina in vasche d’acciaio mentre un 30%-40% in barriques francesi dove sosta per sette mesi, dopo di che avviene l’assemblaggio e l’imbottigliamento.

Color giallo paglierino luminoso di buona intensità.
Bel naso, elegante, frutta a polpa bianca.
Fresco, sapido, succoso, elegante, con un bellissimo frutto ed una lunga persistenza.
Vino di notevole qualità.

Doc Collio Sauvignon 2021
Le uve provengono da un vigneto terrazzato di 60 anni d’età, situato sul tipico suolo del Collio costituito da Ponca, macerazione delle uve a bassa temperatura per quattro giorni e successiva fermentazione ed affinamento in vasche d’acciaio.

Il colore è paglierino luminoso i media intensità.
Intenso al naso con netto sentore di pompelmo.
Fresco e verticale, sapido, nuovamente emerge la nota di pompelmo, lunga la sua persistenza.
Lorenzo Colombo