Lunga vita al Vermentino
Presentato in anteprima a Milano il San Bruzio, nuovo Vermentino della Cantina Vignaioli Scansano, per l’occasione è stata effettuata anche una verticale di quattro annate del loro Vermentino storico, ovvero il Vigna Fiorini.
In assaggio anche altri vini aziendali.
Della Cantina Vignaioli Scansano avevamo scritto nell’ottobre 2022 (vedi) dopo essere stati loro ospiti in occasione del 50° anniversario della sua fondazione.
Ritorniamo ora a parlarne in occasione di un altro evento, ovvero la presentazione di un nuovo vino, ovvero il Maremma Toscana Doc Vermentino Superiore “San Bruzio”.
Questo vino, degustato in anteprima a Milano a metà gennaio – verrà infatti immesso sul mercato il prossimo 25 marzo- viene prodotto con uve Vermentino provenienti da un vigneto di oltre dieci anni d’età, situato a 120 metri d’altitudine su suolo arenareo limoso nel comune di Magliano in Toscana, il sistema d’allevamento è a Cordone speronato con densità d’impianto di 4.000 ceppi/ettaro e va ad affiancarsi allo storico Vermentino “Vigna Fiorini” che sempre nell’incontro milanese abbiamo potuto degustare in quattro annate allo scopo di mostrarne il potenziale evolutivo e la tenuta nel tempo.
Tornando al San Bruzio – il nome deriva dai ruderi dell’Abbazia dell’XI secolo situata a Magliano in Toscana- un terzo delle uve vengono raccolte a metà settembre a corretta maturazione mentre i rimanenti due terzi rimangono in pianta sino alla fine del mese andando così in surmaturazione.
Le uve vengono poi diraspate e messe in pressa -quelle raccolte per prime vengono conservate in cella frigorifera- in ambiente saturo di anidride carbonica, segue una macerazione a bassa temperatura per circa 24 ore, segue la pressatura e quindi il mosto viene lasciato a decantare per 72 ora prima di iniziare una lenta fermentazione in vasche d’acciaio, contenitori nei quali il vino poi s’affina sulle fecce fini per sei mesi.
Nel bicchiere troviamo un vino dal color giallo paglierino luminoso di buona intensità.
Intenso anche al naso, fresco e pulito, vi si colgono sentori fruttati che rimandano alla frutta a polpa gialla, soprattutto pesca gialla, seguono note di fiori gialli ed accenni d’erbe officinali.
Alla bocca troviamo un vino di buona struttura, carnoso, morbido e sapido, dove nuovamente emergono i sentori frutta a polpa gialla matura, buona infine la sua persistenza.
Maremma Toscana Doc Vermentino “Vigna Fiorini”
Di questo vino, che nel corso degli anni è stato commercializzato sotto diverse denominazioni, abbiamo effettuato -come scritto sopra- una verticale di quattro annate.
Viene prodotto con l’85% di uve Vermentino, mentre la parte rimanente e data dall’uva Viognier, i due vitigni coesistono nello stesso vigneto che ha un’età variabile dai sette ai dieci anni ed è situato a 120 metri d’altitudine su suolo arenareo limoso, allevato a Cordone speronato ha una densità d’impianto di 4.000 ceppi/ettaro.
Le uve vengono raccolte separatamente circa tre settimane dopo la maturazione, anche le varie lavorazioni avvengono separatamente per i due vitigni che rimangono in pressa -saturata con anidride carbonica- per 12 ore prima d’essere pressate, segue una decantazione a bassa temperatura per 12 ore, segue quindi fermentazione ed affinamento per tre mesi sulle fecce fini in vasche d’acciaio.
– Maremma Toscana Doc Vermentino “Vigna Fiorini” 2021
Color giallo paglierino di buona intensità.
Molto intenso al naso, profumato, dotato di buona verticalità, presenta sentori di mandorla in confetto, erbe aromatiche e accenni minerali.
Asciutto al palato, verticale, sapido, con buona vena acida e leggeri accenni tannici e sentori di mela, buona la persistenza.
– Maremma Toscana Doc Vermentino “Vigna Fiorini” 2020
Color paglierino luminoso con leggeri riflessi dorati.
Intenso al naso dove cogliamo note di frutta tropicale, lievi sentori di pompelmo e leggeri accenni d’idrocarburi.
Discreta la sua struttura, sapido, asciutto e verticale, con bella vena acida e buona persistenza.
– Igt Toscana Vermentino Vendemmia Tardiva “Vigna Fiorini” 2019
Il colore è oro luminoso di buona intensità.
Buona la sua intensità olfattiva anche se all’inizio appare un poco compresso, si riconoscono sentori d’erbe essiccate.
Carnoso al palato, di buona struttura, sapido, morbido e succoso, frutta gialla matura, pesca gialla e frutta tropicale, discreta la sua persistenza.
Pensiamo sia giunto al suo massimo potenziale espressivo, soprattutto per quanto riguarda le sensazioni gusto-olfattive.
– Igt Toscana Vermentino Vendemmia Tardiva “Vigna Fiorini” 2018
Qui l’età si fa sentire, già dal colore, oro antico.
Al naso si colgono sentori di mela piuttosto matura -segno che si va verso un principio d’ossidazione- e accenni d’idrocarburi.
Alla bocca si conferma quanto ipotizzato all’analisi olfattiva, ovvero il sentore netto è di mela, il vino è comunque asciutto, dotato di buona struttura e di un ottimo supporto acido, lunga la sua persistenza.
Nel corso del pranzo seguito alla degustazione si sono potuti degustare -in verità bere- quattro altri vini aziendali, ricordiamoci che stiamo parlando di un’azienda che sforna annualmente cinque milioni di bottiglie suddivise su una ventina d’etichette a loro volta inserite in tre distinte linee produttive.
Eccoli:
– Maremma Toscana Spumante Doc Vermentino “San Rabano”
85% Vermentino e 15% Chardonnay per questo spumante prodotto con metodo Charmat lungo.
Le uve provengono da un vigneto di 5 – 10 anni d’età situato a 150 metri d’altitudine su suolo arenareo limoso, le citi sono condotte a Cordone speronato con densità d’impianto di 4.500 ceppi/ettaro.
Il Vermentino fermenta in vasche d’acciaio mentre lo Chardonnay in barriques nuove, dopo almeno sei mesi di sosta sulle fecce fini si effettua la Cuvée e quindi il vino base viene posto a rifermentare in autoclavi da 50 ettolitri dove rimane per cinque mesi.
Questo vino, unitamente al Morellino sotto descritto, appartiene alla linea produttiva Le Vigne.
Più che assaggiato lo abbiamo bevuto in abbinamento ad un vitello tonnato e purtroppo non abbiamo preso appunti.
– Maremma Toscana Doc Ciliegiolo “Capoccia” 2023
Questo vino appartiene alla linea “I Classici”, composta da sei etichette, viene prodotto con 85% Ciliegiolo e 15% Alicante provenienti da un vigneto situato a 300 metri d’altitudine su suolo ricco di limo, il sistema d’allevamento è a Guyot con densità d’impianto di 3.500-4.500 ceppi/ettaro.
La vendemmia s’effettua a metà settembre e le uve raccolte vengono protette con neve carbonica, dopo una macerazione a caldo vengono pigiate e quindi s’effettua la fermentazione in vasche d’acciaio dove il vino rimane sulle fecce fini per tre mesi.
Color rubino luminoso di buona profondità.
Buona la sua intensità olfattiva, si coglie un frutto rosso maturo che rimanda alla ciliegia selvatica, troviamo inoltre note balsamiche e leggeri accenni aromatici.
Discreta la sua struttura, sapido e succoso, molto bello il frutto alla bocca, lunga la sua persistenza.
Un bel vino, dalla piacevolissima beva.
– Morellino di Scansano Docg “Vigna Benefizio” 2023
Prodotto con uve Sangiovese in purezza provenienti da un vigneto di 15 anni d’età situato a 150 metri d’altitudine su suolo arenareo-limoso, il sistema d’allevamento è il Cordone speronato con densità d’impianto di 4.000 ceppi/ettaro.
La vendemmia s’effettua a fine settembre, le uve subiscono una macerazione a caldo per 12 ore, vengono quindi pigiate e fermentate, l’affinamento del vino s’effettua in barriques, una parte delle quali nuove, per sei mesi, segue quindi una sosta in bottiglia di almeno tre mesi prima della commercializzazione.
Color rubino purpureo di buona intensità.
Discretamente intenso al naso, bel frutto, ciliegia matura, note balsamiche.
Dotato di buona struttura, succoso, bel frutto, leggeri accenni piccanti e pepati, legno un poco percepibile -ma il vino è ancora molto giovane- lunga la sua persistenza.
– Igt Toscana Passito “Pe’ Sfizio”
Le uve, Sangiovese in purezza, provengono da vigneti di 10 e 20 anni d’età situati tra i 250 ed i 300 metri d’altitudine su suoli principalmente arenarei-limosi, i sistemi d’allevamento sono sia il Cordone speronato che il Guyot e la densità d’impianto varia dai 3.500 ai 4.500 ceppi/ettaro.
La raccolta avviene a fine settembre, le uve subiscono quindi un appassimento per quattro-cinque mesi in cella frigorifera, dopo la pigiatura e la macerazione a caldo per circa 12 ore vengono fermentate in vasche d’acciaio, dopo la svinatura il vino viene posto in barriques dove termina la fermentazione che s’arresta spontaneamente quando ha raggiunto una gradazione alcolica di poco superiore al 14,5% mantenendo una certa dose di zuccheri.
La maturazione del vino prosegue in barriques usate per circa un anno al quale seguono almeno sei mesi di riposo in bottiglia.
Color gramato-rubino di buona intensità.
Prugna secca al naso, confettura di prugne, nota alcolica in evidenza.
Strutturato, prugna secca e frutta secca.
Lorenzo Colombo

Aldo Fiordelli e Sergio Bucci
Nota: le degustazioni sono state condotte da Aldo Fiordelli con il contributo, per quanto riguarda la descrizione tecnica dei vini, di Sergio Bucci direttore generale della cooperativa.