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“Ori” 2017: la Vernaccia di San Gimignano Riserva de Il Palagione

Il più rosso tra i vini bianchi

Della Vernaccia di San Gimignano abbiamo più volte scritto, l’assaggio di questa tipologia di vino è infatti una delle nostre tappe obbligate quando scendiamo in Toscana per le Anteprime.
Si tratta di un vino che si discosta dalla maggior parte delle altre tipologie di vini bianchi, caratterizzato com’è da accenni tannici che si colgono nei prodotti più aderenti alla tipologia.
Un grande vino, a volte banalizzato da produzioni atte a soddisfare le richieste di una clientela di turisti che affolla la cittadina di San Gimignano e si porta a casa come ricordo la confezione da due/tre bottiglie a basso prezzo.
Un vero peccato, che vanifica in parte il lavoro dei produttori che puntano sull’eccellenza e sulla valorizzazione di uno tra i più antichi vini italiani -viene citato già nel ‘200 e ne scrive anche Dante nella sua Divina Commedia- e primo vino italiano ad ottenere la Doc nel 1966.

L’azienda ed il vino

Giorgio Comotti e famiglia

Per quanto riguarda Il Palagione ed il suo proprietario Giorgio Comotti vi rimandiamo a quanto scritto nel luglio del 2019, in occasione della nostra visita in azienda (vedi), dove avevamo assaggiato numerosi vini, tra cui quello oggetto della degustazione di oggi.
E’ quindi interessante notare il grande cambiamento che questo vino ha avuto col passare del tempo, l’abbiamo infatti trovato piuttosto diverso da come ce lo ricordavamo, certamente più complesso ma ancora in forma smagliante, fresco e vibrante, segno che il tempo, come più volte scritto, è galantuomo con la Vernaccia di San Gimignano.

Il Palagione – Vigneti

Nel bicchiere troviamo un vino dal color paglierino dorato luminoso.
Al naso, non esplosivo in quanto ad intensità si colgono le tipiche note del vitigno che presenta sentori vegetali di fieno e d’erbe officinali essiccate, unite a ricordi di frutta gialla, frutta tropicale e melone bianco, fiori secchi e miele.
Asciutto al palato, quasi tannico -ecco quindi i sentori da vino rosso- verticale e deciso, sapido, con accenni d’agrumi e sentori di nespole e melone invernale, lunga la sua persistenza.
Lorenzo Colombo