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Pizza & Falanghina Tour

Tappa in Brianza, da Enosteria Lipen

Lo scorso 16 luglio abbiamo partecipato alla seconda tappa del Pizza & Falanghina Tour, evento organizzato dal Gambero Rosso in collaborazione con il Consorzio di Tutela dei Vini del Sannio.

Il format, che ha coinvolto (e sta coinvolgendo) sei pizzerie premiate dalla Guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso con i 3 Spicchi (il massimo riconoscimento per una pizzeria) era iniziato lo scorso 22 ottobre 2020 dalla pizzeria Seu Pizza Illuminati di Roma e poi, causa pandemia, era stato sospeso per riprendere perlappunto lo scorso 16 luglio a Triuggio, sede dell’Enosteria Lipen.
Le tappe successive sono state (e saranno) Piccola Piedigrotta di Reggio Emilia (29 luglio), Renato Bosco Pizzeria Saporè di San Martino Buon Albergo (30 luglio), Lievito Madre di Genova e Lievito Madre al Duomo di Milano (le date di questi due ultimi appuntamenti sono ancora da definirsi.
Lo scopo di questo tour è quello di promuovere l’abbinamento tra le pizze di qualità e la Falanghina del Sannio.

Corrado Scaglione

L’appuntamento del 16 luglio presso l’Enosteria Lipen prevedeva una cena con cinque tipologie di pizza (che poi sono diventate sei) con altrettanti vini in abbinamento, Corrado Scaglione, padron di Lipen ha presentato le varie pizze, mentre Giuseppe Carrus del Gambero Rosso, dopo aver spiegato lo svolgimento della serata ha commentato gli abbinamenti coi vini, quest’ultimi sono stati presentati, per conto del Consorzio da un responsabile della Cantina La Guardiense in rappresentanza del Consorzio Vini del Sannio.

Era da diverso tempo che non andavamo da Lipen, seppure si trova non lontano dalla nostra abitazione ed ancora non avevamo visto il locale che è stato completamente rinnovato, molto bello e luminoso, con un tocco d’elegante semplicità e decisamente pratico.
Prima della cena abbiamo avuto la possibilità di fare una chiacchierata con Corrado Scaglione che ci ha descritto il suo percorso evolutivo all’interno del mondo della pizza, tanto da far diventare il suo locale un punto di riferimento per una tra le più apprezzate specialità italiane.

Il menù prevedeva:

Montanara classica

Montanara classica
(Pasta della pizza napoletana, fritta e servita con Antico Pomodoro di Napoli Az. Agricola Vincenzo Egizio con spolverata di Grana Padano DOP e basilico fresco) in abbinamento a Falanghina del Sannio Spumante Brut “Aicon”, prodotto con Metodo Charmat Lungo, un vino fresco, morbido, fruttato e fragrante.

 – Acciuga
(Cubetti di Pomodoro, Acciughe di Armatore Di Cetara IGP, Timo, Songino fresco, Stracciatella, Basilico, Olio EVO Italiano, abbinata con Primus Albus, Vino Spumante Extra Dry Grand Cuvèe dell’azienda Il Poggio di Torrecuso, vino verticale, con bella vena acida.

 – Neirano
(Pasta della pizza napoletana, mozzarella fior di latte di Agerola, zucchine alla scapece, pomodoro confit, Grana Padano DOP, provolone del Monaco) con Falanghina del Sannio Dop Taburno di Cantina Iannella, intenso e dagli accenni vegetali con fin di bocca amaricante.

E’ quindi stata servita, fuori programma, Na Papacell
Fior di latte di Agerola, Provola affumicata, Spianata calabra, Papaccelle in agrodolce, Menta fresca, Olio EVO Italiano
Nota: per chi non le conoscesse le Papacelle sono dei piccoli peperoni costoluti diffusi soprattutto nel napoletano

 – Tartare di Ventresca di Tonno
Impasto soffice padellino profumato al limone con ventresca di tonno cruda, crescenza al coriandolo e puntine di wasabi. In abbinamento è stata servita la di Meoli, piccola azienda situata a Dugenta, nella Val Telesina. Il vino è giocato su sentori di frutta gialla matura, pesca gialla ed albicocca, con accenni d’erbe officinali.

In ultimo, come dessert ecco una pizza dolce, ovvero la Dolce
(Base soffice dolce padellino croccante con crema di ricotta al caffè e aria di mascarpone con zuppetta di fragola e gelato alla Sambuca) servita con l’Igp Passito Ruscolo 2004 di Cantina del Taburno, vino dove emergono sentori di frutta tropicale disidratata.

Nel complesso s’è trattato di una bella esperienza con abbinamenti qualche volta un poco al limite, la sala gremita e l’apprezzamento da parte dei partecipanti ha rimarcato il successo di simili iniziative, da parte nostra abbiamo apprezzato soprattutto la Acciuga e la Neirano mentre qualche perplessità (ma si tratta di gusto personale) l’abbiamo avuta sulla pizza Dolce.
Lorenzo Colombo