“ProFondo” e “Lambrusco Tiepido” in una doppia verticale “monca”
Una Masterclass particolare questa, dal titolo “Doppia Verticale” che prevedeva la degustazione di sei annate di due vini assai diversi tra loro, il Colli Trevigiani Igt Frizzante “ProFondo” Col Fondo Agricolo dell’Azienda Agricola Miotto e il Lambrusco Grasparossa Ancestrale “Tiepido” di Claudio Pessi.
Questa doppia verticale s’è tenuta nell’ambito di Inconfondibile, il festival nazionale dei vini ancestrali e rifermentati in bottiglia, svoltosi gli scorsi 23 e 24 ottobre a Milano, ed è stata condotta a due voci da Massimo Zanichelli e da Gianpaolo Giacobbo.
L’Azienda Agricola Miotto si trova a Colbertaldo di Vidor, nella zona di produzione della Docg Conegliano-Valdobbiadene Prosecco, dove dispone di numerosi vigneti a Colbertaldo, Premaor, Campea, Saccol e Colfosco.
Si produce ovviamente Valdobbiadene Docg ma anche Prosecco Doc Spumante e Frizzante ed anche l’Igt Colli Trevigiani “ProFondo” frutto della nostra degustazione, si tratta di un vino ottenuto da uve Glera selezionate anno per anno nelle zone migliori dei vigneti di proprietà, le uve di ogni singolo vigneto vengono poi vinificate separatamente e fermentate in vasche d’acciaio lasciando quindi riposare il vino sulle proprie fecce per cinque mesi.
Dopo una leggera filtrazione le diverse basi vengono assemblate ed imbottigliate in primavera per la rifermentazione, dopo un affinamento d’alcuni mesi il vino è pronto per la commercializzazione.
La degustazione
Sei vini come scritto all’inizio, assai diversi tra loro e non potrebbe essere altrimenti dato il metodo produttivo, tutti interessanti e soprattutto longevi (il vino che in assoluto abbiamo maggiormente apprezzato è quello dell’annata 2013, seguito dal 2019 e dal 2016).
Eccoli, in ordine di servizio:
– 2020 – Color giallo paglierino di discreta intensità, limpido.
Mediamente intenso al naso dove si colgono sentori di frutta gialla.
Fresco e succoso, sapido, con bella vena acida, note d’agrumi, sentori di lieviti, buona la sua persistenza.
Dà il meglio di sé alla bocca.
– 2019 – Giallo paglierino luminoso.
Intenso al naso, pulito, mela fresca.
Fresco, sapido, verticale, con spiccata vena acida, note vegetali, buona la persistenza.
– 2016 – Color giallo paglierino di buona intensità.
Discretamente intenso al naso, frutta a polpa gialla, pesca, note di lieviti.
Intenso e fruttato, con buona effervescenza, lieviti, accenni piccanti di zenzero, buona la sua persistenza.
– 2014 – Color giallo dorato.
Buona la sua intensità olfattiva, bel naso, elegante anche se un poco evoluto, cogliamo sentori di frutta tropicale ed accenni di pasticceria.
Sapido e dotato di buona intensità, asciutto, frutta a polpa gialla, buona la persistenza.
L’abbiamo preferito al naso.
– 2013 – Paglierino dorato, meno intenso del precedente.
Discretamente intenso al naso, bel frutto, mela.
Dotato di buona struttura, sapido e succoso, con bella vena acida, presenta leggeri accenni piccanti, buona la sua persistenza.
– 2012 – Color oro di buona intensità.
Intenso al naso, evoluto, leggere note tostate e sentori di mela matura.
Sapido, strutturato, con buona vena acida, mela matura, buona la persistenza.
L’altra azienda, quella di Claudio Pessi si trova a Castelnuovo Rangone, in provincia di Modena, nei pressi del torrente Tiepido (da cui il nome del vino posto in degustazione), l’azienda ha iniziato la conversione in biologico in tempi non sospetti, ovvero nel 1986, ottenendo nel 1993 la certificazione BIO.
Claudio presenta i suoi vini come “Biologici Naturali Autoctoni Modenesi”, sono prodotti infatti con vitigni locali e spesso misconosciuti, Lambrusco Grasparossa ovviamente, Trebbiano di Spagna (o Trebbianina), Uva Ruggine, Uva Tosca, Festasio, Lambrusco del pellegrino, Sgavetta.
E qui veniamo al termine “monca” che appare nel titolo.
Cosa significa?
Eccolo spiegato: il vino in degustazione è il Lambrusco Tiepido, prodotto con Metodo Ancestrale e anche lui proposto in sei diverse annate, ovvero 2020, 2019, 2017, 2016, 2015 e 2014.
Però su questo vino non andiamo a scrivere alcun commento, non avendolo assolutamente (colpa nostra, certamente) capito.
D’altra parte il mondo del vino è bello anche per questo.
Lorenzo Colombo